Nick: Gen[i]oma Oggetto: re:Grazie Eugenio Scalfari Data: 2/8/2005 18.14.37 Visite: 8
il problema, chiaramente, è insito nella natura stessa della coltivazione in vitro. La ricerca biologica sperimentale è un'attività assimilabile alla ricerca farmacologica. I risultati sono soggetti a scifici protocolli di sperimentazione. D'altra Basilea II impone la segmentazione del portafoglio clienti in, con le dovute semplificazioni, Corporate, SME e retail al fine di individuare un coefficiente rapresentativo della exected ed unespected loss sul portafoglio specifico. La segmentazione, infatti, consente di operare una regressione logistica dei dati migliorando di gran lunga il processo di allocazione del capitale e avvicinando le configurazioni di patrimonio economico (CaR) e di patrimonio regolamentare. Nell'ipotesi più semplice, banca che adotta il metodo standard, il laboratorio che opera la coltivazione dello streptococco si troverebbe a ricadere in una delle due seguenti ipotesi: 1. il centro di ricerca ha un rating assegnato da un'agenzia riconosciuta 2. il centro non ha reting nel primo caso la banca adotterà il rating esterno con un coefficiente di ponderazione che sarà migliore del fattore precedentemente applicato se il laboratorio è investment grade, nel secondo aplicherà una ponderazione standard del 75%. In entrambi i casi la banca avrà maggior free capital e potrebbe quindi aumentare l'affidamento complessivo al laboratorio il quale, presumibilmente, lo userebbe per comprare vetrini più comodi per gli streptococchi. conclusione: basilea ii fa bene agli streptococchi! quando passo a risquotere? :D
|