Nick: ''ndimèn Oggetto: c'è chi porta.... Data: 9/8/2005 18.28.45 Visite: 117
scarpe da 700 eurI al matrimonio del figlio come Bertinotti (ah se lo vedesse Lenin)...e chiiii è sceso in campo e lo ha fatto per noiiii (cit. A. Cornacchione ) Una piscina circondata da duemila varietà di cactus, il bagno in una torretta a forma di nuraghe, piscine per la talassoterapia, un laghetto, piazze circolari di mosaico, filari di antichi menhir, ettari di erbetta inglese. Ecco tutte le foto delle grandi opere realizzate da Berlusconi a Villa Certosa, pubblicate - in un libro dell'architetto che le progettò - prima ancora che arrivasse il via libera del Comune di Olbia. A riproporle sul Corriere della Sera Magazine, il giornalista Gian Antonio Stella. CAGLIARI - Lavori richiesti dal Cesis, la società che si occupa della sicurezza personale del Presidente, insistentemente dal 2001, secondo il ministro Carlo Giovanardi. Semplici migliorie apportate alla sua proprietà da un privato cittadino, secondo il portavoce del premier Paolo Bonaiuti. Della ristrutturazione di Villa Certosa, la residenza sarda del Cavaliere, si è parlato tanto, ma poco si è riusciti a fare chiarezza. Gli uomini del Berlusconi dicono che è tutto in regola e che l'amministrazione sarda sapeva e approvava. Il presidente Masala ha smentito di essere stato informato dei progetti a Punta Lada. L'opposizione, che ha cercato di capirne di più, tentando una serie di blitz in gommone per documentare le opere in corso, puntualmente bloccata da un cordone spesso di forze dell'ordine, ha gridato all'abuso con scarsii risultati. A fare luce sulla questione certo non ha aiutato il segreto di stato, imposto sull'entità dei lavori e sul decreto ad hoc che li ha consentiti. Finalmente, perchè ognuno possa guidicare autonomamente e con più cognizione di causa, arrivano le foto della mega-villa. Sul caso la Certosa è tornato il giornalista del Corriere della sera Gian Antonio Stella che, sul supplemento del quotidiano ha descritto dettagliatamente le opere già completate e quelle ancora in fieri, autorizzate direttamente dal ministro Pietro Lunardi. Le foto non rubate, ma studiate e nitidissime, le firma il fotografo Giancarlo Gardin e sono tratte dal libro "Ville esclusive & Resorts", edito da Archideos, che illustra ville e giardini progettati dall’architetto Gianni Gamondi. Stella e poi Roberto D'Agstino sul sito Dagospia le hanno riproposte ai loro lettori. Il risultato è che per la prima volta è possibile vedere pezzo per pezzo la residenza sarda del capo del Governo, corredata da una mappa completissima della tenuta di Punta Lada. "Vi si vede crescere (con una certa elasticità sui permessi) -scrive Gian Antonio Stella - una reggia vacanziera come, satrapi arabi a parte, non se ne vedeva da un po’. Una reggia che aspira a seguire il solco di villa Pisani a Stra, del castello di Chenonceau sulla Loira o della Villa d’Este di Tivoli voluta da Ippolito II ....Certo è che le «migliorie apportate alla sua proprietà da un privato cittadino», come le ha descritte il portavoce Paolo Bonaiuti, lasciano senza fiato. Piazze circolari di mosaico, filari di antichi menhir, ettari ed ettari di erbetta inglese miracolosamente verde nell’aspra costa smeraldina, chiostri, saloni, piscine coperte e opere d’arte". Tra le creature di cui va orgoglioso l’architetto una piscina a forma di anfiteatro circondata da oltre duemila varietà di cactus, provenienti da tutto il mondo, la stanza da bagno costruita in una torretta a forma di nuraghe, «con i vetri a cristalli liquidi privi di tende per non rovinare l’effetto visivo che, con un semplice scatto di interruttore, si polarizzano per garantire la massima privacy». In costruzione l'anfiteatro in marmo. E poi ancora piscine di talassoterapia alimentate con acqua marina: la più ampia, divisa in due, scavata nel prato, le più piccole incastonate tra le rocce, a cascata. Tutte opere, conclude Stella, "fotografate e pubblicate nel libro (magia!) prima ancora che arrivasse il via libera del Comune". Ma lui, POVERINO, si difende...... Da Olbia il premier Silvio Berlusconi si difende dalle polemiche sui lavori nella sua villa smeraldina perorando anche la causa del "suo amico" Pietro Lunardi, al quale avrebbe chiesto un parere da esperto. "Non un sassolino e neppure un grammo di terra finiranno a mare perciò è stato costruito un ponteggio" ha spiegato. Soru da Cagliari: "Non vogliamo un amico dei Sardi che ci toglie autonomia e gestisce il nostro territorio come una vicenda personale" OLBIA E CAGLIARI - Attacchi trasversali e verbali sferrati dai due capoluoghi sardi antagonisti storici: Pili-Berlusconi da Sassari (e dintorni), Soru-Rutelli da Cagliari. "Pagliacciate da centrosinistra", tanto per cominciare, è il modo in cui il premier azzurro ed il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi hanno definito le polemiche scatenate da politici d'opposizione ed ambientalisti sui lavori a Villa Certosa. "Non volevo costruire l'approdo a mare davanti a Villa Certosa. Avevo una licenza provvisoria per l'estate, ma il Censis insisteva -ha dichiarato Silvio Berlusconi-. Un mio collaboratore ha avuto un'idea, ha trovato una piccola grotta, un ingresso per una barchetta larga un metro e cinquanta, un gommone. Ampliamo la grotta, fuori non si vede niente, potremmo fare una banchina per l'approdo. Ho chiamato Lunardi, ho voluto risparmiare, semplicemente ho un amico che fa anche il ministro delle opere pubbliche, è un esperto di grotte e di tunnel e ho chiesto di seguire i lavori. Alla fine non si vedrà nulla dall'esterno". L'arma di difesa del Presidente dei Ministri è degna dei migliori politici vecchio stampo: l'ironia, ma, di seguito, gli strali perdono la trasversalità per diventare diretti ed arrivare subito al peggior nemico del suo protetto ricandidatosi alla guida della "sua" Sardegna: "Il signor Soru mi accusa di essere protagonista delle decisioni assunte per fare della Sardegna una pattumiera nucleare -ha proseguito il leader di F.I-, io non sapevo nulla di questo e poi all'Isola non ci avevo nemmeno pensato e quando l'ho saputo ho detto mai. Mi accusa di aver venduto agli Americani una parte di La Maddalena. Io non ho mai venduto niente. Non ne so niente di questa cosa e poi bisogna vedere se pagavano bene. Anche questa è un'enorme menzogna". I lavori, quindi, non sarebbero abusivi perché il capo dei ministri non è un pivellino che "si fa cuccare in pieno abuso edilizio o mentre incorre in irregolarità". "Abbiamo rispettato la leggi ed ottenuto tutte le autorizzazioni richieste. Il presidente è un amico e ad un amico si può anche chiedere la sua consulenza professionale" ha asserito Lunardi. Il presidente americano, quindi, in Sardegna ci verrà eccome, "magari col suo sottomarino nucleare ed incrociatore, visto che i giornali isolani parlano di bunker Bush" ironizza il premier italiano. Sulle polemiche per i lavori nella villa Certosa non ci sarebbe niente da dire bensì unicamente da esserne fieri, secondo Berlusconi, dal momento che è un inno alla sardità con le sue 52 specie di piante tipiche della flora isolana, 500 specie di cactus e 160 varietà di agrumi, una palude trasformata in laghetto poi popolato con animali autoctoni, un anfiteatro dove si può invitare anche Pavarotti (perché no?) e tutto con licenze alla mano. Rivolgersi al ministro Lunardi è stato poi intelligente, perché, da esperto, ha consigliato al premier il modo per non scaricare a mare neppure un sassolino o un grammo di terra rimossa; "meglio il ponteggio" avrebbe suggerito. Dall'opposizione partono gli strali: "Ma quali migliorie e migliorie, in una proprietà privata a nome dello sviluppo turistico dell'intera Isola? "Non crediamo più a colui che viene (in voluti termini biblici?) e si propone come l'amico dei Sardi -ha proferito Renato Soru aprendo la convention della sua coalizione nel palazzo dei Congressi della Fiera-. Non vogliamo la sua soluzione ma la cerchiamo in noi stessi. Non lo vogliamo come amico dei Sardi quando si tratta di individuare nell'Isola un sito per discariche nucleari o per cedere porzioni di territorio, come nel caso dell'arcipelago della Maddalena, alle basi militari. Al territorio dei Sardi è stata tolta l'autonomia ed è stato gestito come vicenda personale". "Occorrono anni per costruire strade, ponti e cavalcavia -ha detto Francesco Rutelli, leader della Margherita-. Ma Lunardi è riuscito in tempi record a fare un tunnel nella residenza estiva di Berlusconi". Sulla vicenda Certosa sono tornati alla carica altresì i diessini Carboni, Maurandi e Vigni ponendo alcuni quesiti al ministro Lunardi: "ma queste migliorie alla villa sono state realizzate in area classificata F5 senza l'adozione del prescritto piano particolareggiato da parte del competente consiglio comunale?" E adesso si aggiunge anche Stefano Deliperi, in nome e per conto di "Amici della Terra" e "Gruppo d'Intervento Giuridico", il quale ha inviato al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania materiale tratto dai giornali per "richiedere informazioni a carattere ambientale ed adottare opportuni provvedimenti riguardo la realizzazione di strutture edilizie in località Golfo di Marinella-Comune di Olbia".
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