Nick: Franti Oggetto: Riccione non è la Verità Data: 18/8/2005 11.38.46 Visite: 274
Prologo: "Condizioni climatiche che mi rendono sterile. Vorrei bruciarti in modo naturale ma quando son così mi fai passare per minchione In fondo ero un tuo organo vitale o mi ricordo male? ...mi ricordo male! Decido quindi che per il nostro bene sarò noiosamente magnetico e intrigante e adesso si che sono un bel minchione ma tu mi presti fede perchè fuori non si vede Condizioni climatiche che mi rendono sterile E quanto ci fa male la delicatezza che ci usiamo per non farci male Ma se guardassi dentro quel che dico mi vedresti urlare quanto son contento che Riccione non sia la verità Riccione non è la verità Riccione non è la verità Riccione non è la verità Condizioni climatiche che mi rendono sterile Cosa farete quando la novità che rappresentate sarà finita? Vi appellerete all'inutilità della puntualità della puntualità! Riccione non è la verità Riccione non è la verità Riccione non è la verità" Fine del Prologo Riccione, in verità, non è la Verità. E tu lo sai che, in verità, Riccione non è la Verità. E tu ci vai a Riccione proprio per questo. Perchè in verità non è la Verità. Consapevolmente. Poi arrivi a Riccione e ti rendi conto che Riccione ti prende per il culo. Riccione è come una bella donna, bella forse come Val3, tanto per intenderci, con la quale inizi a trombare di tanto in tanto, senza pretese, poi trombi più spesso e paseggi con lei mano nella mano, poi ti ci affezioni e quasi ti innamori. A questo punto, quando la tua vità somiglia più o meno ad una vita felice, la bella donna, bella come Val3, tanto per intenderci, con la quale inizi a trombare di tanto in tanto, senza pretese, poi trombi più spesso e paseggi con lei mano nella mano, poi ti ci affezioni e quasi ti innamori, va via e sparisceperchè nonvuole un rapporto che sia, appunto, un rapporto. E tu stai male. Poi lei ricompare e tu stai bene. Poi lei decide di sparire di nuovo e tu stai male. Ma meno della prma volta. Poi lei ricompare e tu stai bene. Poi lei decide di sparire di nuovo e tu, pure se stai male, ma meno della prima e della seconda volta, la mandi a cagare. Ecco. Riccione si presenta a te bellissima, piena d lustrini e paillettes, di caos bellssimo e non fastidioso all'apparenza, che tu dici: "Cazzo! Questo è il Paradiso! Che mi sono perso negli anni addietro..". Ma poi scopri che a Riccione le spiagge somigliano a tante Piazza Plebiscito, piuttosto che a spiagge vere e proprie e che il mare fa schifo. Ma questo lo sapevi già. E poi scopri che se giri lo sguardo all'orizzonte, verso il mare, non vediil mare e il sole che tramonta. Perchè a Riccione il sole tramonta sui tetti e slle terrazze di cemento degli albergoni. E poi scopri che a Riccione non esiste pesce fresco, sebbene ci sia il mare, ma solo spiedini di molluschi congelati e che l'unica cosa genuina è la Piadina Romagnola. Ma poi scopri che la Piadina Romagnola è fatto con un impasto di acqua, farina e latte e io sono allergico alla proteina del latte. E poi scopri che a Riccione esiste una puntualità inutile e pazzesca che ti distrugge anche se sei un programmatico nato, cresciuto e pasciuto. E poi scopri che l'ingresso in una discoteca costa venticinque, trenta euro senza alcuna consumazione e che le discoteche in caso di black out, non hano appositi generatori e chiudono. E tu hai menato nel cesso venticinque, trenta euro senza alcuna consumazione. E poi scopri ragazzi di vent'anni con capelli con la zazzera, irti come gli aculei dei ricci, strafatti ed omologati che si dimenano come disegni murali egizi senza prospettiva. E poi scopri che in discoteca puoi scegliere di non andarci. Ma scopri anche che se non vai in disoteca o non trombi almeno quattro tipe in una settimana, a Riccione sei demodèe. Fuori. Allora te ne sbatti e preferisci una sega sotto la doccia e te ne sbatti dell'amio tuo che, dopo di te, dovrebbe andare sotto la tua stessa doccia dove, cinque minuti prima, ti sei fatto una sega e hai sborrato a terra. La sbrra resta attaccata al pavimento, per un pò, ace se l'acqua della doccia scorre. E poi scopri una ragazza dagli occhi bellissimi. Occhio agli occhi bellissimi. Ingannano e sono traditori. Ma lo sai e non puoi fare a meno di perderti in quegli occhi. Poi gli occhi bellissimi ti parlano e ti dicono: "Ma tu il cervello non lo stacchi mai?". Che ti viene da pensar: "Tu invece ce l'hai sempe staccato eh? Ma quand'è che t parte un embolo?" E allora mandi a cagare pure gli occhi bellissimi. E poi scopri locali con musica lounge con proprietari che inseriscono disi di musica lounge e jazzy senza sapere di quale disco si tratti, visto che, fino al giorno prima, ascoltavano solo Renga e Le Vibrazioni. Insomma, Riccione, che tu sai che in verità non è la Verità, ti prende per il culo in maniera clamorosa. Crudelmente. Questo se ti va male. Se ti va bene Riccione, che comunque in verità non è la Verità, ti illude. Si presenta a te come una donna versola quale scatta il copo di fulmini, tant' è che pensi: "Cazzo! La amo! Me la sposo, faccio con le sei figli e organizzo una tavoltata deltipo qiella della pubblicità de tavernello TELoDoIoIlPromemoria, con tanti labrador e setter che corrono sotto i tavoli". Poi, dopo un pò che ami questa donna, scopri che non la ami e che non l'hai mai amata. Ma e ci sa bene con eisolo saltuariamente. E la vedi saltuariamente, semmai solo per farci l'amore. Tu arrivi a Riccione e scopri il Paradiso e te ne innamori. E pensi di mollare tutto, fare un mutuo, costruirci una casetta sul mare e restarci tutta la vita. Ma dopo un pò ti annoi e, complici i tassi dei mutui bancari e i prezzi dela case in Romagna, decidi che fose è meglio fare a meno dell'investimento e tonare alla vita reale. Tanto da te stesso non fuggi neppure se sei Shumacker. E comunque a Riccione puoi tornarci l'anno prossimo. Se vai a Riccione devi essere consapevole di farti prendere per il culo. E divertirti a farti prendere per il culo. E con la consapevolezza che sei un trentenne che però può giocare a fare il diciottenne. Un pò come in Dazeroadieci. E così ti ritrovi ad un baretto di Viale Ceccarini, con due amici trentenni, in pantaloncini corti, maglietta e scarpe da ginnastica, ad ordinare tre apertii. A berli e poi a chiedere il conto al cameriere. Totale: ventuno euro. Ma tu fai un segno ai tuoi amici e all'improvviso tutti e tre scappate via come ladruncoli, spintonando passanti, con gli altri clienti del bar che vi guardano attoniti e schifati. E con il cameriere che, da ontano, gesticola, inveendo contro te e i tuoi amici trentenni, imbroglioni e coglioni. Chissà che faccia farà quel cameriere là quando, sotto il posacenere, troverà la banconota da cinquanta euro e un post it giallognolo, con sopra scritto: "Non ti fidi proprio un cazzo, eh?". Vittorio Emanuele "GUARDATE IL PELO NEGLI OCCHI DEGLI ALTRI IGNORANDO IL VOSTRO ALBERO MAESTRO." . By OCUSUTORE |