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Nick: NEVERLAND
Oggetto: re:Tragicomico post...
Data: 25/8/2005 12.58.6
Visite: 101

"...un altro giorno un'altra ora ed un momento dentro l'aria sporca il tuo sorriso controvento
il cielo su Riccione sembra muoversi al tuo fianco
tu sei come me..."

Il cielo su Riccione nelle giornate di questo Agosto 2005 è stato veramente il cesso, il sole si è proprio scordato di affacciarsi sulla riviera adriatica tanto che su 12 giorni di vacanze a Riccione si è potuto andare al mare la bellezza di tre volte e mezzo, forse quattro.
Certo era una bella noia ma non la fine del mondo (almeno per me) in quanto lo sanno tutti che a Riccione si va per la movida notturna e non per il mare, anche perché, diciamoci la verità, le spiaggette locali dovrebbero seriamente pensare di mettere dei cartelli a riva di mare, cartelli del tipo:
"Bio Hazard", "Rischio Contaminazione", "Acque Biologicamente Modificate", "Attenzione Rischio Quarantena" ecc.
Bene, chiarito che qui non si parla di mare andiamo al nocciolo della questione e parliamo di cosa sia veramente Riccione, o meglio cerchiamo di elargire dei consigli e delle utili controindicazioni per viverla al meglio.



"Bene vorrei invitarvi questa sera in un posto che io amo chiamare Riccione Labirinto...
...vorrei una discoteca labirinto, bianca senza luci colorate, grande un centinaio di km dalla quale non si possa uscire...

...FORZA!"

Ecco cos'è Riccione, una grande "discoteca labirinto" incastonata in una location marina.
Riccione non è un luogo di villeggiatura effettivo, Riccione non è una città, Riccione è un modo di vivere o di affrontare la vita...
Riccione è musica, danza, canto, trasgressione, libertà, sballo, amore e solitudine...
Riccione è sexy e anche un pò troia ma se la sai vivere al meglio può aiutarti a superare quelle salite che la vita ogni tanto ti mette davanti.

Il segreto è uno solo:
non deve essere Riccione a girare intorno a te ma devi essere tu a girare intorno a Riccione.
E' come nel pensiero filosofico, devi essere tu a prendere quanto di meglio Riccione può darti e farlo tuo.
Tutto ciò significa che devi concentrare i tuoi sforzi in alcuni punti strategici della città per conquistarla definitivamente.
Questi punti strategici sono alla portata di tutti e sono facili da individuare:
Viale Ceccarini, il centro storico di Rimini, i Beach Cafè lungo la riviera, il Cocoricò, l'Echoes, la Villa delle Rose, La Baia Imperiale, il Prince e così via.
Conquistare questi punti strategici in qualche modo significa conquistare Riccione, la sua essenza, e quello stile di vita di cui si è parlato all'inizio.
Ma se una vita del genere non fa per voi evitate di andare a Riccione proprio perché vi trovereste spaesati, fuori posto e forse ancora più soli e malinconici.
Per chi invece ama un certo tipo di musica e ha l'alcool, il ballo e lo sfrenamiento nel sangue è il paese dei balocchi...
il paradiso in terra...



"...Lovely, Lovely, Lovely
Lovely, Lovely, Lovely
Lovely, Lovely, Lovely
Lovely, Lovely, Lovely
Lovely, Lovely, Lovely
Lovely, Lovely, Lovely..."

Io dalla mia sono riuscito a conquistare solo alcuni dei punti strategici, un pò per colpa mia e un pò per via dei miei compagni di battaglie che ad un certo punto si sono fatti sopraffare da Riccione.
Cmq sia ho conquistato l'Echoes, La Villa delle Rose, La Baia Imperiale, Viale Ceccarini allagata, Piazza Cavour e Piazzale Curiel e due e più Beach Cafè dislocati sulla riviera.
In fondo non è male come bottino di guerra per soli 12 giorni di scontri .

L'Echoes l'ho conquistato dopo una prima sconfitta, tre minuti di David Morales e un black out permanente mi costrinse a ritirarmi a testa bassa dopo un primo e veloce scontro, ma il Venerdì successivo l'Echoes cadde sotto i colpi dei mie salti da 10 metri l'uno sulla pista stracolma di gente che non gradiva affatto che io ballassi in uno spazio così largo.
La sua conquista mi ha dato parecchie soddisfazioni, per me ormai l'Echoes è uno dei club più esclusivi di Riccione soprattutto grazie alla selezione musicale per veri intenditori della movida notturna…
se vi trovate lì anche Settembre andateci a fare 4 salti senza timori, non ve ne pentirete.

La Villa l'ho conquistata sconfiggendo Claudio Di Rocco e i suoi dischi, lui credeva che erano troppo tosti per uno della mia età, povero sciocco non sa che la lunga esperienza sul campo risulta utile nelle battaglie in cui si devono alzare le mani al cielo.

Piazza Cavour, i Beach Cafè di Riccione, Viale Ceccarini e Piazza Curiel li ho conquistati in un solo giorno nella ormai storica battaglia del 14 Agosto.



"...le stesse facce che ogni giorno fanno male
le stesse voci recitanti giudicare
posa l'orecchie sul bicchiere, sotto il mare
ma non il suono della musica che piace a lui
la solitudine che non sei più normale
di una prudente esagisterica morale
Maruzziello sogna e nei suoi sogni sa cercare
senza paura un'esclusiva felicità..."

Ore 10 Piazza Cavour a Rimini, ci sono i Subsonica in concerto.
Il luogo è ideale per un concerto degli SBS, un luogo dove la loro musica poteva essere veramente apprezzata perché la musica degli SBS è un pò come Riccione, solo ascoltarla non te la fa amare veramente, no...la devi sudare, saltare e cantare per farla tua...
solo in quel momento si potrà capire l'essenza degli SBS e loro diventeranno un pò come dei tuoi amici pronti a risollevarti il morale o a buttarti più malinconia addosso mentre prosegui con la tua vita di tutti i giorni.
In quella magnifica location Samuel e Boosta hanno dato il meglio di loro con salti, urla e balli...
vedere Boosta saltare con i piedi sulla testiera e suonarla in quel modo esaurito non ha prezzo per chi ama lo sfrenamiento e la musica che fa smuovere il culo...
così la gente ha ricambiato, ringraziando il gruppo ballando e saltando continuamente e senza sosta.
Piazza Cavour è stata così conquistata a colpi di "Disco Labirinto", "Aurora Sogna", "Sole Silenzioso", "Strade", "Liberi Tutti", "Nuvole Rapide", "L'Odore", "Abitudine", "Vita D'Altri", "Tutti i miei sbagli" e via saltando...



Ore 1:00 concerto finito, chiamano due amiche, si deve tornare a Riccione per continuare a battagliare in un Beach Cafè della riviera...
Verso le 2:30 stiamo dentro al Beach Cafè potenziandoci a suon di invisibili, Mojito, Burn e Red Bull...
Ore 4:00 qualcuno alza bandiera bianca e abbandona il campo di battaglia febbricitante, rimango a piedi insieme alle due ragazze.
Ore 5:30 la spiaggia è ormai conquistata, ora bisogna solo tornare a casa vivi.
Il tempo di una piadina, una Corona e l'amicizia con degli stravaganti tipi di portici e via verso casa...
ecco che faccio un salto indietro 10 anni nel tempo e salgo su uno dei Blu-Bus, quelli della mitica linea notturna di quella parte della riviera adriatica.
Ore 6 siamo a Piazzale Curiel alla stazione dei pullman, mentre si sta per scendere dal bus scatta il diluvio universale, piove come nn mai e così ci ripariamo sotto le tettoie delle fermate, riesco a far salire le amiche sul pullman per Cattolica e rimango solo sotto la fermata e sotto la pioggia scrosciante che non sembra voler smettere più.
Non c'erano bus ad aspettarmi, io ero ormai a destinazione ma casa mia a piedi era molto lontana, così aspetto che spiova ma la pioggia sembra aumentare invece di diminuire.
Perdo tempo giochicchiando col cellulare mentre assisto a scene da stadio quando tutti i ragazzi sotto la fermata ad ogni persona munita di ombrello o protezione regalavano cori e bestemmie all'unisono, mi unisco a loro e conquisto anche piazzale Curiel.
D'improvviso la pioggia rallenta sono le 7:00, è tutto un lago attorno...
sorrido, mi allaccio le Converse Pro-Team e inizio a correre verso casa.
Bagnato un pò ovunque arrivo a Viale Ceccarini e mi si para davanti una scena da film apocalittico...
gli scarichi erano ostruiti e la strada era completamente allagata, cazzo non potevo aspettare i camion degli scarichi ecologici, non ce la facevo più a stare fermo ad aspettare e non avevo nemmeno una sigaretta.
Noto un distributore alla mia destra circondato dall'acqua, provo a saltare ma sbaglio a valutare la profondità dell'acqua che a quel punto mi arriva fino alle caviglie!
Cazzo sembravo Noè in mezzo al diluvio universale, compro le sigarette e me ne accendo una...
ormai avevo le scarpe inzuppate e i jeans bagnati fino a sotto le ginocchia.
Sento acqua schizzare un pò ovunque, erano i ragazzi che strafottenti correvano nel mar rosso per tornare a casa, si bagnavano ma sorridevano...
prendo la rincorsa e inizio a correre anche io, ci prendo subito gusto e inizio a saltare a destra e sinistra per trovare le zone d'acqua meno profonde, cosa inutile in quanto ormai ero già fracido, ma proprio in quel momento conquisto Viale Ceccarini allagata insieme ad una decina di ragazzi e ragazze fuori di testa.

Arrivo a casa zuppo come una spugna, i mie due colleghi ronfavano beati e asciutti.
Cazzo mi ero dimenticato che per quella giornata ci toccava la stanza per due persone, piccola come un bunker, uno di noi doveva dormire con il materasso a terra senza rete o letto, quello ero io che ero tornato a casa per ultimo…maledetto Fattore!
Bestemmio, piglio tutte le valige messe in stanza a causa della pioggia e le butto fuori la porta, mi spoglio, mi asciugo alla meglio, piazzo il materasso per terra e ci stramazzo sopra esausto, nonostante tutto sorrido felice ho consumato un'altra esperienza strana quella sera e c’era da che stare allegri, vorrei vedere quanti trentenni riescono ancora ad aprire in due le acque del Mar Rosso!

Altri Beach Cafè (il Coconuts) li ho fatti miei nei giorni successivi come anche La Baia Imperiale nella quale sono riuscito anche a parlare con una statua muta e immobile grazie ai poteri cosmici dell’invisibile alla menta bianca ed ad un tatuaggio cibernetico e fosforescente che illuminava parte del mio occhio destro.



"Da ciò che uccide te e tutto ciò che è intorno
dall'uomo che non è padrone del suo giorno
da tutti quelli che inquinano il mio campo
io mi libererò perché ora sono stanco..."

Tra le cose pulp ricordo l'uscita a ballare con delle pensionate (fino a 70 anni giuro), il cui unico scopo (quello delll'uscita) era torniare la nuora giovane di una di queste, poi ricordo il vero bambino immaginario tale Alcide che è stata una grande delusione in quanto saccente e antipatico, la mamma di Francesco, bambino dai capelli biondi , ragazza madre che in quel di Rimini fu scambiata per mia moglie anche se la cosa non mi dispiaceva e non le dispiaceva.
Francesco divenne un pò come un figlio per qualche giorno e quando potevo ci giochicchiavo sempre di pomeriggio anche solo per vedere sorridere lui e la mamma felici senza preoccuparsi di dove fosse in quel momento il vero padre.
Come al solito mi ha anche torniato la quindicenne di turno, tosta e spilungona come sempre, non ho mai capito che ci trovano le teen in uno come me che in fondo non è per niente bello, poi ricordo la vita sfrenata che in fondo per i giovani cuori è una cosa bella da invidiare, imitare e amare.
Alla fine ho un'altra bambina che mi attenderà 4/5 anni quando un giorno tornerò a riscuotere il premio lasciato nei loro sorrisi, sempre se arriverà quel giorno ovviamente...

"Ci vediamo a San Nicola..."
"Ehmmm, ci vediamo fa quattro, cinque anni, cresci bene anche se da quanto vedo non c'è bisogno, che te lo dico a fare eh..."



E alla fine dopo tanto battagliare arriva anche il ritorno a casa con il cartello di Riccione che si allontanava alle mie spalle scomparendo nel nulla...

[Il Programma Riccione è stato cancellato correttamente dal sistema Maruzziello]

"...un altro giorno un'altra ora ed un momento dentro l'aria sporca il tuo sorriso controvento
il cielo su Dentecane sembra muoversi al tuo fianco
tu sei come me..."

Poi una sola notte di sonno e una nuova valigia più piccola e un nuovo viaggio per Dentecane.
Qualcosa o qualcuno voleva fermare la mie gambe che ancora continuavano a tenere il ritmo Riccionese e non riuscivano a bloccarsi del tutto, anche le mie Pro-Team ormai asciutte e come nuove volevano continuare a correre.
Un paio di colpi assestati dalla vita e dal destino al basso ventre, al volto e al cuore cercavano di fermarmi, certo mi sarebbe piaciuto fermarmi, a quel punto credo che sarebbe stato bellissimo se fosse andata bene in qualche modo, ma tutto si era rivelato distorto, come un mondo deformato osservato attraverso degli occhiali che hanno le lenti con i decimi diversi.
Tu che ci vedi bene se l'indossi vedi la realtà in modo diverso e distorto, magari ti piacerebbe pure vedere il mondo in quel modo così divertente, ma poi basta abbassare gli occhiali per accorgerti che la realtà è proprio differente e non è poi così divertente e piacevole come sembrava vista attraverso quegli occhiali.

"...ci sono gli occhiali distorti la notte in cui ti sei ubriacata
c'è ancora lì sul porta-cd un cappello west
ci sono le tue foto, il tuo profumo è ancora in questa casa
proprio lì, dove ti ho immaginata, c'eri tu
ah da quando a viale Ceccarini non corro più
ah da quando a Riccione non sono più
oh no,no, da quando mi hai allontanato pure tu
non è più estate, ma poi si dimentica
non si pensa, non si pensa più..."

In quel momento avevo bisogno di Riccione e della sua sensualità e delle sue carezze da vecchia puttana esperta.
Ma Riccione non c'era più, o meglio io non ero più a Riccione e ormai quello stile di vita a me caro sembrava essere stato cancellato dalla mia testa a causa di una tristezza che mi avvolgeva, una tristezza che in fondo non capivo da dove provenisse esattamente.
Poi mi ricordai che Riccione è solo uno stile di vita e Dentecane venne in mio aiuto.



Si, Dentecane divenne la mia nuova Riccione e così pariai con i Dentecanesi della Sagra del Fagiano, pariai con Antonio il vecchio dalla bottiglia di vino sempre a portata di mano (ciao Amico Mio), con Gaudino e il responsabile tecnico che non fa mai nulla ma che dirige sempre i lavori degli altri, con Erminio l’uomo delle piantagioni, con Pesciotto il compare o l’ubriacone innamorato, con Mario il barista generoso e non attaccato ai soldi, con Nicoletta dalla nasella sensuale, con Nino il bello e maledetto del paese, con Alberto bambino immaginario Dentecanese, con il malinconico ma sincerissimo Vittorio, con la signora Lia che ha paura di abbracciare Antonio a causa del marito, con il bellissimo e scodinzolante cane pellerossa amico di tutti sempre pronto a correre, saltare e giocare con chiunque gli regali una dolce carezza, con i fratelli pacci di Franti tali Rocco e Felicino, uno più fuori di testa dell’altro che nonostante tutto mi hanno trattato come si tratta un fratello, il quarto della famiglia Pavese, con il festeggiato falso amante della tecno tale Antonello e con il suo rave paesano e mondano e con le pepole di Dentecane che sono pure quasi tutte belle e carine e che non si fanno problemi a regalarti un sorriso o una parolina simpatica se serve.
Così Dentecane divenne Riccione e si brindava dovunque e a tutte le ore, si giocava a pallone alle 5 del mattino in piazza, si correva, si urlava, ci si giustificava con i Carabinieri, si torniava, si cantava e si ballava...



"...Dance in the East
dance in West
dance up Nord
dance down South
dance, dance, dance...
disco of the world...
dance, dance, dance...
disco of the world...
di chi ballerà
lungo la terra di chi
sempre ballerà
nel divertimento di chi
di chi ballerà
(il sole silenzioso)
quando il futuro è con chi
sempre ballerà
(il sole silenzioso)
la storia fatta di chi..."

Si, fu proprio Dentecane che mi levò un peso dal cuore rendendomelo più leggero, fu Dentecane questa volta che mi fece capire che non era come pensavo, non era arrivato il tempo di fermarsi, non ancora, era solo una pausa, dovevo solo allacciare le mie Pro-Team ancora una volta prima di iniziare a correre nuovamente e più veloce come se le scarpe dovessero non toccare più terra...
Dentecane come Riccione e allora non è importante il dove tu ti trovi ma come tu giri intorno al posto dove ti trovi, l’importante è il tuo stile di vita che deve essere come un’onda anomala che sovrasta e scamazza tutto e tutti nel bene o nel male...



"Tu ci staresti benissimo a Dentecane, sei uno di noi Maruzziè..."
E così ho conquistato anche Dentecane senza troppe difficoltà e credetemi è la vittoria di cui sono più orgoglioso perché Dentecane mi ha fatto bene al cuore con la sua semplicità e con le persone che ci vivono tutto l'anno.

"forse sta a pochi metri da me
quello che cerco e vorrei trovare la forza di voltarmi
perché se stai svanendo
io non ci riesco a stringere più a fondo
e ora che sto correndo
vorrei che fossi con me, che fossi qui
sento a pochi metri da me
quello che c'era e vorrei trovare la forza di voltarmi
perché sei stai svanendo
io non ci riesco
a stringere più a fondo
ora che sotto il mondo
vorrei che tu fossi qui, che fossi qui..."

[Una nuova periferica si è collegata al sistema,
la periferica si chiama Cuore...
la periferica cuore sta uppando files nel sistema Maruzziello,
il programma Riccione è stato scaricato correttamente...
installazione Riccione avvenuta con successo,
loading Riccione...
copia e incolla Riccione,
rinominare Riccione1 in Dentecane...
Riccione e Dentecane pronti ad essere lanciati...]

"in bilico tra santi che non pagano
e intanto il tempo passa e passerai
come sai tu, in bilico
e intanto il tempo passa e tu (Maruzziello) non passi mai
nascondo questa stupida allegria quando mi guardi e
non senti che tremo mentre canto
e il segno di un'estate che vorrei potesse non finire mai..."



Ora vorrei avere dei poteri speciali e vorrei portare il paese di Dentecane e tutti i veri amici che voglio bene dovunque essi siano a Riccione.
Incastonato Dentecane in un pezzo di Riccione alzerei delle mura altissime e chiuderei lo spazio che ci circonda creando un'immensa discoteca labirinto dalla quale non si possa uscire mai più o quasi.
A quel punto farei ingurgitare a tutti un paio di invisibili alla mente bianca in un colpo solo, poi farei indossare a tutti degli occhiali con le lenti dai decimi diversi cercando di distorcere la loro realtà, a quel punto farei cantare live i Subsonica prima e poi farei suonare a Claudio Di Rocco, io starei su di un palco cercando di trasmettere e insegnare uno stile di vita che conosco bene, poi farei fermare la musica obbligando tutti a togliere gli occhiali distorcenti che gli avevo fatto indossare in precedenza, sono sicurissimo che alzerebbero tutti le mani al cielo chiedendo ancora più musica in coro, Riccione a quel punto farebbe parte di loro, Riccione intesa come stile di vita, una Riccione fusa a Dentecane con quartieri Casertani, Napoletani, Torinesi e di altre città Italiane, quella sarebbe una bellissima "discoteca labirinto" dove nessuno vorrebbe mai più uscire fino a che non giunga il vero amore a fermare quell’inarrestabile corsa al divertimento e quello stile di vita che io amo chiamare Riccione...
e cmq anche se qualcuno per sua fortuna riesca ad uscirne farei sempre in modo che abbia sul braccio un timbro invisibile ma indelebile per poter rientrare se la vita e il destino decidano che così debba essere...

e tu l'hai mai sentito il cosmo dentro di te?

Liberi tutti sempre e comunque...
...GRAZIE!

"...un altro giorno un'altra ora ed un momento dentro l'aria sporca il tuo sorriso controvento
il cielo su Riccione e Dentecane sembra muoversi al tuo fianco
tu sei come me..."
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Tragicomico post...   23/8/2005 20.52.51 (144 visite)   DeK
   re:Tragicomico post...   25/8/2005 12.58.6 (100 visite)   NEVERLAND (ultimo)

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