Nick: Evi|ArmA Oggetto: Anticipo Angolo NEVERLAND Data: 12/6/2003 16.53.17 Visite: 23
Domani per i Classici del Fumetto di Repubblica esce il volume dedicato ai Fantastici 4.
Sono i primi supereroi dell'era moderna, i primi con superproblemi e con problemi normali e quotidiani, come quello di pagare l'affitto di casa a New York. Tutto ha inizio con un viaggio spaziale. Colpito dai raggi cosmici il dottor Reed Richards diventa Mr. Fantastic, capace di allungarsi e allargarsi come fosse di gomma. Sue acquista la dote dell'invisibilità, mentre Johnny, Uomo Torcia, può infiammarsi e volare più leggero dell'aria. Poi c'è Ben Grimm, eternamente ingabbiato in una corazza di roccia arancione che non ha nulla di umano. Simboleggiano l'Aria, L'Acqua, il Fuoco e la Terra. La loro abilità è quella di combattere l'avidità del male sia che si annidi nelle strade della metropoli sia che si nasconda in mondi inaccessibili agli umani; la loro forza è nello spirito di squadra, la loro debolezza sta nel sentirsi più esseri umani che supereroi. Sono fantastici, e si fanno in quattro per salvare il mondo da tutto ciò che lo minaccia.
L'autore Stan Lee (1922) e Jack Kirby (1917-1994) sono i creatori dei Fantastici Quattro, la prima serie di supereroi della Marvel e hanno rivoluzionato completamente il fumetto americano dando vita ai celebri "supereroi con superproblemi". Dal 1958 al 1970 hanno formato una delle coppie di autori più amate e rispettate nella storia dei comics, creando dozzine di memorabili personaggi fra cui l'Uomo Ragno, gli X-Men, i Vendicatori e Thor. Con il loro ciclo dei Fantastici Quattro non hanno solo dato vita a un gruppo di personaggi famosissimi, ma hanno anche costruito le fondamenta di un colossale universo di fantasia. Nei primi anni Ottanta, è toccato al cartoonist angloamericano John Byrne, classe 1950, raccogliere il testimone di questi due giganti del fumetto, con un lungo ciclo di storie dei Fantastici Quattro che hanno fatto rinascere l'interesse per la serie. L'inglese Alan Davis e lo spagnolo Carlos Pacheco, invece, sono i rappresentanti di una generazione più recente che ha lavorato ai primi supereroi Marvel con occhio affettuoso, sempre in bilico fra l'omaggio alla tradizione classica e il tentativo di trovare nuove e moderne chiavi di lettura. Non mi permetterei mai di usurpare il posto di Mario, non potrei mai, ho solo anticipato un pezzettino.  |