Nick: NEVERLAND Oggetto: il Vero Bambino Immaginario Data: 29/8/2005 16.57.52 Visite: 116
"Io credo a una maledizione mutarmi in un tuo nemico sei un grande predatore dentro la mia testa che uccide solo per gioco ma in questo sei mio complice la tua magia che muore la mia magia che muore in questo siamo complici ora che stringi solo un uomo immaginario non sono immaginario, non sono immaginario... BAMBINO IMMAGINARIO BAMBINO IMMAGINARIO BAMBINO IMMAGINARIO BAMBINO IMMAGINARIO BAMBINO IMMAGINARIO BAMBINO IMMAGINARIO..." Eravamo appena arrivati a Riccione, eravamo stanchi, sudati ma con il cuore colmo di aspettative. Dopo aver percorso la strada che separava il parcheggio dalla pensione, che avremmo chiamato casa per i seguenti 10 giorni, finalmente eravamo a destinazione. La stella Antares "splendeva" innanzi a noi, io lascio cadere la valigia pesantemente a terra mentre Pieruzzello si avvia veloce verso la reception. Era lui che aveva prenotato, era lui che aveva parlato telefonicamente con il "fattore" ed era lui che di diritto doveva sbrigare le noiose pratiche di Check-in. Preso fiato mi avvio anche io verso l'entrata quando Pieruzzello mi corre incontro velocemente bloccandomi. "Maruzziè, marò guarda sui divani appena dentro e nn ridere..." "Ma che..." "Non devi ridere, non ridere altrimenti abbiamm' buon' qua eh..." "Ma cosa..." "Entra e nn ridere...punto" Entro nella pensione e con aria indifferente butto gli occhi sui divani all'ingresso, sgrano gli occhi e vedo lui...
non so perchè ma ricordandomi delle parole di Pieruzzello sta per cogliermi un'improvvisa crisi di risate isteriche, stringo i denti e supero i divani con passo veloce fino a raggiungere la reception in lacrime per le risate... Pieruzzello mi tira... "ae ti avevo detto di nn ridere..." "Uagliò ma tu stai fori, cioè se mi dici ste cose così è naturale che poi mi viene da ridere, ma chi cazz' è chill'?!?!?" "E' il bambino immaginario, quello vero" nn mi trattengo più ed scoppio in grasse risate. Avevamo appena fatto la conoscenza di "Alcide" il bambino immaginario di Riccione, Alcide vestito alla moda con abiti firmati (Nike, Adidas, Kickers ecc.) come si addice ad un bamino immaginario Riccionese. Ma dopo un primo incontro per un paio di giorni Alcide sembrava essere scomparso o almeno nn lo si vedeva da nessuna parte per la pensione, tanto che pensai che era stato frutto della mia immaginazione, una proiezione mentale del bambino immaginario di Franti... ma nel terzo giorno di vacanze i sogni diventarono realtà. Mentre stavamo tutti pranzando allegramente ecco che ti spunta il bambino immaginario che passando verso il ns tavolo posò gli occhi su quello che lui interpretò essere un fratello, e così si rivolse a Pieruzzello sorridente: "hai mangiato? hai mangiato? hai mangiato? hai mangiato? hai mangiato? hai mangiato?" e Franti... "ooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhh ma stai fori uagliò?" detto questo il bambino immaginario passò oltre camminando pensieroso (con le mani conserti dietro la schiena) e alzando e abbassando la testa in continuazione. Arrivò alla porta della pensione aprendola e chiudendola un 5/6 volte osservando pensieroso ogni volta il risultati di tale operazione. Dal ns tavolo si levò un coro da stadio... "è lui, è lui, l'abbiamo trovato finalmente, è il vero bambino immaginario, guardalo, guardalo è la descrizione fisica di un bambino immaginario è lui, è lui... TUTTI INSIEME ORA... BAMBINO IMMAGINARIO BAMBINO IMMAGINARIO BAMBINO IMMAGINARIO BAMBINO IMMAGINARIO BAMBINO IMMAGINARIO BAMBINO IMMAGINARIO..." "ciao bambino immaginario, come ti chiami?" "Alcide" rispose secco e veloce con una voce simile a quella di Duffy Duck dei cartoni animati. Cazzo nn riuscivo a controllarmi quando lo vedevo, nn riuscivo a tenere per me alcuni pensieri tanto che ne parlavo sempre angelicamente ad alta voce facendo il più delle volte grandi grezze, nn so perchè forse era lui che mi condizionava mentalmente. Dopo quell'incontro rivelatorio "tuppitiai" Franti più volte come per fargli una specie di lavaggio del cervello: "uagliò, devi conoscerlo, devi fartelo amico, vedi quale tecnica vuoi usare delle tue ma te lo devi torniare e deve uscire con noi...assolutamente, credo che la sua presenza riesca a tirar fuori il tuo bambino immaginario, quello di Praia e sarebbe interessante vederli a confronto..." "ae, faccio le grezze ci sono i genitori e poi..." "nn m'interessa vedi come devi fare..." Qualche giorno dopo di pomeriggio uscii dalla pensione per comprare le sigarette quando vidi alla mia sinistra Alcide superarmi in corsa seguito dalla nonna in lieve affanno... "Alcide dove vai?" nn ebbi risposta, alchè mi si avvicinò la nonna sorridente... "a vedere i cantanti" "abbè, ora sono sereno..." Ancora qualche giorno dopo Piero mi narrò di averlo incontrato per le scale della pensione a tarda notte, lui stava scendendo quando gli si aprì davanti una porta all'improvvisa, era lui... "dove stai andando? dove stai andando? dove stai andando? stai dormendo? stai dormendo? stai dormendo?" "oooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ma stai fori uagliò?" Giorni dopo lo rividi, io stavo sul dondolo a fumarmi una bella siga quando lo vidi uscire da solo dalla pensione, incredulo mi confidai con Piero... "esce da solooooooooooooooo, giurooooooooooooo... bisogna seguirlo, vedere che fa, dove va, chi incontra, credo sia importante..." "ae abbassa la voce..." La sera lo fermammo: "ciao Alcide, oggi sei uscito eh, dove sei andato di bello?" "sapessi" Piero era estasiato ogni volta che ci parlava, a me invece cominciava a scadere dal cuore in quanto troppo saccente e antipatico per essere un vero bambino immaginario. Cercammo di fare qualche congettura, in giro per Riccione avevamo visto tantissimi bambini immaginari di ogni età, forma e dimensione e tutti vestiti alla moda, che Alcide s'incontrasse con un gruppo di amici immaginari o meglio con una bambina immaginaria? Questi pensieri erano come tarli che si mangiucchiavano la nostra materia grigia nn facendoci pensare ad altro.
Alcide era amico di tutti i bambini che alloggiavano nella pensione... "Pieruzzè è amico di tutti i bambini...TUTTI!" "ae abbassa la voce..." ogni sera vedevi frotte di bambini che gli gironzolavano attorno, che lo tuppitiavano per giocare insieme a lui... "ciao Mattia, ciao Francesco, ciao Luigino, ciao Pieruzzello..." e lui sembrava a volte felice e a volte infastidito dalla situazione... una volta lo vidi arrattare su una di quelle piccole creature, mi sembrava che gli maniasse il pesce, Piero mi disse che la mia mente malata vedeva il nero dovunque ma che nn era così in quanto i bambini immaginari nn hanno malizia... io nn ero convinto e da quel momento, per me, quello nn era più il vero bambino immaginario.
Alcide la sera prima di cena lo trovavi sempre sui divanetti a guardare la TV. Alcide nn guardava cartoni animati, telefilm o film... no Alcide era sempre sintonizzato su qualche telegiornale, lui aveva una missione. Il fattore (proprietario della pensione) lo aveva nominato vicecapo e il suo scopo era controllare il tempo, il tempo meteoreologico. Alcide era un amante delle previsioni del tempo e in qualsiasi momento tu glielo chiedessi lui sapeva dirti le previsioni a memoria per le prossime 24 ore. Alcide era meglio di Bernacca, solo che tutti lo odiavano perchè in quei giorni a Riccione era sempre brutto tempo. E così Alcide a volte esitava nel recitare le previsioni, soprattutto per paura delle bestemmie del villeggiante di turno che poco se ne fotteva della sensibilità di Alcide in quanto voleva solo che uscisse fuori un bel sole per poter andare finalmente a mare. Una delle ultime sere io, Piero e Ciro Lee (fratello di Talpotta) ci sedemmo sui divanetti guardare il TG insieme ad Alcide. Cercammo di parlare con lui che proprio nn ci cagava per nulla... si fissò con Ciro che giocava col cellulare... "smettila smettila smettila smettila smettila smettila" praticamente s'intrippò con Ciro credendo che stesse scattandogli foto col cellulare quando nn era così, ero io quello che col telefonino nelle posizioni più assurde cercavo di immortararlo per i posteri. Una di queste sere dopo l'ennesimo tentativo di torniare Alcide per uscire insieme a noi Franti si spazientì... "uagliò ti riamango stiso per terra" (mi sembra pure che ci chiavò un bel pizzico anche se nn posso giurarlo) Alcide era troppo acido, scorbutico e antipatico... "Alcì devi essere più socevole perchè tu già tieni la guerra in capa e se ti metti a fare lo schizzinoso con chi ti vuole essere amico rischi di rimanere solo con i tuoi pensieri immaginari!" Alla fine ce ne andammo da Riccione e nn riuscimmo a stringere nessun tipo di amicizia con Alcide, pensadoci bene a posteriori ho anche capito il perchè.
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