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Proprio ieri si parlava di Lupin III su questo stesso forum e quindi nn posso nn esortare tutti i fan di
Lupin, tutti gli amanti dell'animazione Giapponese ma anche tutti gli appassionati del buon cinema, a correre subito in edicola.
E' da ieri in edicola infatti, allo specialissimo prezzo di 5,90 euro, il DVD (nn lo trovate a meno di 19 euro) di Rupan Sensei: Cagliostro No Shiro!
Per tutti gli appassionati della serie animata dedicata a Lupin III, il lungometraggio "Il Castello di Cagliostro"("Cagliostro no shiro" nella versione originale) rappresenta una visione mitica e indispensabile.
Il film viene diretto da Hayao Miyazaki, uno dei migliori animatori giapponesi.
Nel 1963 Miyazaki inizia a lavorare nello studio di animazione di Toei Doga e nel 1973 dirige la celebre serie di cartoni animati "Conan - Ragazzo del futuro". E' del 1979 il primo lungometraggio "Il Castello di Cagliostro".
In seguito Miyazaki realizzerà "Nausicaa della valle del vento", "Principessa Mononoke" (vincitore di un Academy Awards) e infine il meraviglioso "La città incantata – Spirited Away" (vincitore di un Oscar come miglior film di animazione nel 2002).
"Il castello di Cagliostro" è la seconda pellicola basata sulle avventure di Lupin III ed ebbe fama internazionale grazie alla proiezione al festival di Cannes del 1980.
In Italia apparve su Italia1 per la prima volta in occasione del Capodanno 1984 e fu rimesso in onda su Retequattro il 30 e 31 dicembre 1986.
Quanti di voi erano ridotti in trance davanti allo schermo?
Credo tanti.
La trama è affascinante, degna del romanzo d'avventura più rocambolesco.
Lupin vuole rubare alcune preziose matrici che sono conservate nel castello del conte di Cagliostro, un malvagio personaggio che tiene prigioniera una delicata fanciulla di nome Clarice.
L'intera storia ruota intorno a due anelli con effigie di capricorno che, incastrandosi perfettamente nell'orologio del campanile del castello, aprono la via ad un prezioso tesoro.
Un gioiello appartiene a Cagliostro e l'altro a Clarice.
Il perfido conte vuole costringere la fanciulla al matrimonio per impadronirsi dell'anello e scoprire così il tesoro celato.
Ma non ha considerato il nostro eroe.
Ne "Il Castello di Cagliostro" i disegni sono di altissima qualità, la trama è congegnata perfettamente e soprattutto le scene di inseguimento sono appassionanti come nei migliori film d'azione.
Lupin torna ad indossare la sua giacca verde come nelle prima serie risalente al 1971/72 ed è accompagnato dal fido Daisuke Jigen per l'intera durata del film e dall'amico samurai Goemon nel secondo tempo.
Non mancano Fujiko Mine in veste di bionda custode del castello di Cagliostro e l'ispettore Zenigata.
Sono presenti quindi tutti i protagonisti della serie creata dal fumettista Monkey Punch, personaggi che il regista Miyazaki muove con maestria incredibile, creando un ritmo vorticoso da action movie che caratterizzerà il cinema d'animazione giapponese successivo (un esempio per tutti "Akira" di
Katsuhiro Otomo, 1988).
Agli inseguimenti mozzafiato sulla Fiat 500 giallo banana, si mescolano momenti romantici di grande intensità tra Lupin e Clarice, momenti di profondo rispetto tra il ladro gentiluomo e il suo eterno nemico Zenigata, momenti in equilibrio perfetto tra dramma, commedia e film noir.
"Il Castello di Cagliostro" si presenta davvero come un vero gioiello cinematografico, adatto a tutti: neofiti del cartone animato e amanti del genere da anni, conoscitori di ogni fotogramma dei film dedicati a Lupin III e per chi muove i primi passi all'interno della saga.
Vederlo per la prima volta o conoscerne ogni dettaglio sarà sempre un'emozione.
Ad analizzare a fondo questo film si nota l'elevato lavoro di tutto lo staff, ma soprattutto di Miyazaki e Otsuka, nella ricerca di particolari.
Basta pensare alla scenografia, un perfetto piccolo paese transalpino.
Sebbene l'architettura del castello, del villaggio e pure la lingua richiamino chiaramente la Francia, ci sono riferimenti al vero conte di Cagliostro che morì prigioniero alla Rocca di San Leo, in un paese delle Marche vicino alla Repubblica di San Marino;
guarda caso i colori della bandiera di quest'ultimo sono il bianco e l'azzurro, come nel film, e Lupin mangia pure spaghetti in una trattoria.
La vicenda si svolge fra l'8 e il 13 settembre del 1968, lo si evince dalla data sul quotidiano Le Monde che Lupin legge mentre è a letto ferito e dal fatto che l'orologio della torre scandisce sempre il tempo della storia.
Miyazaki e Otsuka hanno voluto comparire nel film (come già è successo nell'ultimo episodio della prima serie) nella mitica scena dell'inseguimento iniziale, che è stata mimata nella realtà da loro due, usando le loro proprie auto:
Miyazaki una Citroen 2 Cavalli e una Fiat 500 Abarth, Otsuka.
Sulla strada, Otsuka ha pure messo degli ostacoli per vedere come ondeggiava la sua 500!
Un film così importante da essere citato in varie altre produzioni, per esempio in un episodio della serie TV "City Hunter", Ryo Saeba guida la sua Mini Cooper su un muro esattamente come Lupin con la sua Fiat 500 e nella serie "La super fortezza dimensionale Macross" si vede un videogioco con Jigen di spalle che cerca di colpire gli sgherri del conte.
Come tutti i capolavori veri, questo film non risente del passare del tempo, ed è sempre alquanto piacevole guardarlo, tanto più in un periodo in cui ormai l'animazione "fatta a mano" è stata soppiantata dall'uso, a volte, inutile e spregiudicato del computer.
E allora che state aspettando?
Forza correte in edicola prima che arrivi Zazà!
Fonte:
DeAgostiniEdicola.it
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