Nick: Corum Oggetto: Devo sfogarmi! Data: 17/6/2003 15.0.55 Visite: 25
Sono passati tre anni. Tre lunghissimi anni durante i quali ho sperato in una parola, una spiegazione, uno straccio di giustificazione. Sono trascorsi tre anni da quando mi presero a braccetto lungo i viali della sede romana, come pinocchio tra il gatto e la volpe. Quando mi parlarono di progetti futuri, di sviluppo e crescita professionale, quando mi prospettarono un ruolo da coordinatore dell'area di prodotto in cui lavoro. "Prenderemo un'altra risorsa meno qualificata di te, e tu gestirai il tuo e il suo lavoro. Seguirà, probabilmente, una terza persona..." Sacrificai la mia vita privata. Avevo un mare di problemi. Una storia lunga due anni stava finendo male, malissimo. Ero ad un bivio, e puntai tutto su questa chance servita sul celeberrimo piatto d'argento. Sacrifici da pendolare, resistenze, scorrettezze e assenteismo del programmatore uscente che avrebbe dovuto passarmi il testimone. Due lunghi mesi di reverse engineering, DA SOLO. Alla fine del calvario mi viene annunciata "la risorsa". Un ex compagno dell'ITIS di uno dei due capi. Un familiare acquisito, per lui. Era davvero meno "skillato" di me. Gli trasferii tutto il know-how sul prodotto, gli insegnai la programmazione in VB, visto che ne era praticamente digiuno. Dopo un mese dall'arrivo di questo individuo, giunge il primo pugno nello stomaco. Il gatto e la volpe all'estero per una demo e lui, dalla sua stanzetta, che mi chiama per interno. "A che stai?" - "Devi fare questo e quest'altro!" - "Mi spieghi questo e quello?" In seguito fummo mandati insieme a Roma per una riunione tecnica e, durante il viaggio in auto, si lasciò sfuggire i dettagli degli accordi presi con i due imbonitori. Sarebbe stata lui la figura tecnica atta a coordinare il gruppo di lavoro. Nessuno mi ha mai detto niente, a parte lui, in assoluta buona fede. Arriva una commessa in Sud America. Invece di far partire me, uno dei due ceffi sceglie di farsi accompagnare dall'ultimo arrivato, dal suo compagno di scuola. Ho dovuto lavorare sul prodotto a Napoli e spedire laggiù tutte le modifiche e gli aggiornamenti. Nella mail di complimenti e ringraziamenti di rito, alla fine della consegna, nemmeno una menzione. In seguito ho assistito ad una serie di opere volte a garantirgli la famosa crescita professionale che mi fu venduta per caricarmi e motivarmi. Corsi di inglese, su tool di sviluppo, sul project management... Ho appreso di alcuni aumenti passati sottobanco. Aveva una retribuzione molto più alta della mia, già dall'assunzione. Una retribuzione da Team Leader, e non da risorsa poco qualificata quale era. Ieri pomeriggio, le due gocce che fanno traboccare il vaso: io a Roma, su un altro progetto, fino a settembre, se sarà vero.... Lui resta nel gruppo, un corso per Team Leader. Tutto questo è gestito nel più assoluto riserbo, ed io ho colto i dettagli e i disegni da pochi elementi, visto che non sono proprio un completo stupido. Tutto questo accade dopo che mi sono ammazzato di lavoro per tre anni. Dopo trasferte disagevoli in Europa e Sud America, dopo sviluppi determinanti e qualificanti apportati al prodotto... Spremuto come un limone, bistrattato come un servo, esiliato come un vile. Ecco a cosa è servito sacrificare la mia vita privata. Lo sfogo è finito. Ma sto peggio di prima.
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