Nick: P_Escobar Oggetto: ERANO STRANI GIORNI Data: 19/6/2003 3.23.26 Visite: 27
Pianeta Terra anno 2534 lezione di storia. Erano strani giorni. Quattrocento multimiliardari possedevano più di quanto avesse il 50 per cento dell'intera popolazione del pianeta e pochi lo ritenevano immorale. Di tanto i tanti i capi delle nazioni più ricche si riunivano in fastosi incontri al vertice e blindavano le città. Spesso questi eventi erano contestati da centinaia di migliaia di manifestanti che invocavano un mondo migliore e una più equa spartizione delle ricchezze del pianeta, ma non erano ascoltati, per il potere si trattava solo di un problema di ordine pubblico e le centinaia di arresti, le migliaia di violenze e qualche morto lasciato per strada niente più che un doveroso tributo alla causa della costruzione di un mondo nuovo. Era lì che si definivano le modalità di spartizione della torta, a qualcuno toccava la parte centrale morbida e cremosa, ad altri i pezzi che andavano verso il bordo, analogamente cremosi ma più duri, ad altri ancora le briciole, per tutti i restanti l'odore era ritenuto un valido surrogato. C'era così chi non aveva l'acqua, chi non aveva un lavoro, chi ce l'aveva ma sopravviveva a stento e chi invece da solo aveva un reddito superiore a quello di decine di cosidette nazioni del terzo mondo. La cosa più paradossale era che queste nazioni nonostante avessero spesso immense risorse, fossero povere e la cosa era davvero inspiegabile in quella che ai tempi veniva chiamata "economia di mercato". Era da poco finita la guerra fredda, cioè la contrapposizione fra due blocchi contrapposti che si era protratta per quasi 50 anni e nel volgere di un decennio tutte le aspettative di un definitivo miglioramento delle condizioni di vita sul pianeta erano rapidamente tramontate. Quella che avrebbe dovuto essere un'era di grande prosperità si era rivelata invece come il più amaro dei bluff. La fine del cosidetto "comunismo" non era stata l'alba di una nuova civiltà quanto piuttosto il via libera al saccheggio incondizionato di 3/4 del pianeta, alla deregulation sfrenata, allo sfruttamento indiscriminato di terra, risorse ed esseri umani. Antichi documenti miracolasamente ritrovati testimoniano che ad esempio negli Stati Uniti, il paese più potente del tempo, un addetto alla pulizie guadagnasse nel 2000, 5.55 dollari ad ora contro i quasi 9 del decennio precedente e non avesse più diritto a pensione e indennità di malattia. La sconfitta dei sindacati aveva prodotto unicamente un aumento generalizzato dei profitti e un peggioramento delle condizioni dei lavoratori e questo era considerato irresistibilmente al passo coi tempi. L'equilibrio del pianeta era sempre più in bilico e dopo aver rifiutato la firma a un accordo ecologista sull'emissione di gas nocivi il presidente USA aggiunse qualche giorno dopo la sua personale visione della cosa discutendo sulle misure anti incendio nei boschi: tagliare gli alberi, aumentando il profitto delle imprese del settore e riducendo simultaneamente i pericoli di combustione, una trovata geniale, forse da questo punto di vista quando gli Israeliani radevano al suolo le case dei militanti palestinesi non facevano altro che applicare delle rigorose misure antifurto: non hai nulla da rubare in una casa preventivamente demolita..... Del resto gli USA non avevano rivali e aveva cominciato a serpeggiare fra gli stessi alleati un sommesso mugugno che recitava più o meno così: si stava meglio quando si stava peggio. Ma nessuno lo diceva apertamente e anzi tutti si accodavano ora a questa ora a quella impresa per raccogliere le briciole che l'impero yankee lasciava cadere con generoso calcolo dal tavolo. In Europa, in un paese a forma di stivale, era stato eletto presidente del consiglio uno strano faccendiere. La sua ascesa era iniziata qualche tempo prima grazie ai buoni uffici di Bettino Craxi e della Massoneria, il resto lo avevano fatto la pubblicità martellante, lo scarso livello di cultura e consapevolezza della popolazione, l'assoluta mancanza di senso civico e infine l'ammirazione della gente di questo strano paese per chiunque si fosse mostrato sufficientemente furbo da evadere le tasse ed eludere qualsiasi forma di controllo. Al suo fianco gli eredi del fascismo sommariamente ripuliti ma non troppo e degli stranissimi figuri in camicia verde che veneravano il padre Po e la madre Pianura Padana inveendo contro arabi, tasse, stato, meridionali e Roma ladrona. Last but not least c'erano i centristi eredi di quella gloriosa tradizione di governo clientelar/clericale che aveva funestato per mezzo secolo la vita del paese. Fu un governo strano dove ognuno dei soggetti politici coinvolti faceva partita a se. Il faccendiere bloccò con ogni mezzo necessario tutti i tentativi della magistratura di condannarlo per le innumerevoli malefatte commesse nel corso degli anni. fece leggi a suo uso e consumo, salvò la sua impresa (ma guai a dire che fosse sua) e le decine di società offshore che aveva abilmente creato, depenalizzò il falso in bilancio e quando messo alle strette si trovò a rischiare seriamente la galera si mise al lavoro e emanò una superba legge democratica basata sul principio che tutti sono uguali, ma qualcuno (lui) è più uguale degli altri. Negli scampoli di tempo libero riuscì pure a condurre a mirabili successi la sua squadra di calcio. I post fascisti in verità avrebbero voluto di più, furono un po' dei comprimari è vero, tuttavia dopo che per decenni erano serviti solo per i lavori sporchi contro le classi popolari potevano essere moderatamente soddisfatti di avere un vicepremier dei ministri e un'infinità di portaborse, invece che andare a mettere bombe nelle piazze, nelle banche o sui treni perchè l'opinione pubblica chiedesse più ordine e più repressione. E poi lo stivale certo non era più l'impero del duce ma era pur sempre fra i paesi che contavano. Quantomeno fra quelli che non sarebbero stati attaccati e invasi la mattina dopo, non fosse altro che per un'antica tradizione di servilismo agli USA e per l'assoluta mancanza di materie prime. Gli ominidi verdi invece non avevano nessuna nostalgia dell'Italia nazione, la loro patria finiva tutt' al più in Toscana, giusto per poter continuare a chiamare terrone qualcuno, ma in realtà diffidavano di tutti quelli che vivevano già sulla sponda meridionale del sacro Po. Non erano minimanete interessati a una ricostruzione storica, ne' a riconoscere il ruolo di milioni di braccia meridionali nel processo di accumulazione della propria ricchezza. I camicia verde erano ricchi e non volevano nessuno che gli andasse a rompere le palle con tasse e balzelli e se vedevano una nave carica degli stessi clandestini che impiegavano nelle proprie imprese non avevano dubbi: bisognava affondarli a cannonate. I centristi stavano là invece pronti ad accaparrarsi quante più poltrone possibili e magari con un bel passaggio di campo già programmato, perchè il loro motto era "al centro contro ogni estremismo". Certo oggi può apparire strano che il mondo fosse così ingiusto e diseguale, che ci fossero bambini costretti a cucire le scarpe calzate dai benestanti in occidente per un misero salario, che l'umanità non affrontasse la questione nell'unico modo possibile. Fu solo dopo la guerra civile americana del XXI secolo, dopo le rivolte generalizzate che iniziarono con i moti del 2037 e i gravissimi cataclismi di qualche anno dopo, che l'uomo mise da parte gli egoismi e mosse finalemente verso la costruzione di una nuova forma di convivenza. Cooperazione al posto della competizione fu la parola magica e questa ricetta semplice aprì la strada al mondo giusto nel quale noi oggi tutti quanti viviamo.
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