Nick: \\\Ulisse Oggetto: leggendo un quotidiano Data: 20/6/2003 14.13.41 Visite: 9
Oggi niente lavoro, e cosi' ho avuto il tempo di leggermi il giornale portato a casa da mio padre. Si tratta di "La Repubblica" e, contrariamente alle altre volte, decido di non limitarmi alle notizie sportive, ma di sfogliare velocemente anche le altre pagine mentre sorseggio una bibita rinfrescante. Non l'avessi mai fatto, visto che la vista del titolo di un articoletto (sapientemente imboscato a pagina 21) rischia di farmi soffocare facendomi andare di traferso la limonata : "Baraldini, un lavoro al Campidoglio". Leggo quanto riportato: la signora Silvia Baraldini, tecnicamente una carcerata che deve terminare di scontare una pena detentiva di 43 anni inflittale per reati terroristici commessi in USA, da 9 mesi lavora come consulente per il Comune di Roma e becca 12.000 Euro all'anno... e la storia non sarebbe saltata fuori nemmeno adesso se i consiglieri comunali all'opposizione in Campidoglio non avessero sollevato il problema. Eh, sì, perchè in fondo di problema si tratta: Silvia Baraldini si aggregò ad un gruppo terrorista in USA che commise rapine ed atti terroristici durante i quali qualcuno ci rimise anche le penne; catturata, fu condannata a 43 anni di reclusione, ma fino al 1999 gli USA non la rimandarono in Italia a scontare la pena detentiva (disattendendo un trattato internazionale da loro sottoscritto), facendo capire chiaramente come non si fidassero del sistema giudiziario e carcerario italiano. Nel 1999, il miracolo: ci rimandano la Baraldini, ma questo non accade grazie alla diplomazia italiana o all'umana pietà (la signora, infatti, nel frattempo è stata colpita da una forma tumorale)... ufficialmente è così, ma in effetti succede perchè in quegli stessi mesi un aviatore dei marines americani ha tirato giù la funivia del Cernis, ammazzando decine di persone, e visto che gli USA (in forza di un altro trattato internazionale che in questo caso desiderano sia rispettato) si prendono il soldatino per processarselo a casa loro con la propria corte marziale, come contentino ci rimandano la Baraldini. L'arrivo della suddetta è una scena penosa: sorrisi e gesti che sembrano più adatti alla vittoria della Nazionale di calcio alla Coppa del Mondo, l'allora Ministro Diliberto che si presenta all'aeroporto con un gran mazzo di fiori e che poi (accorgendosi della mostruosa gaffe che sta commettendo) mette una pezza a colore dicendo che i fiori sono per la mamma della Baraldini... quello più coerente nella sua cretineria è il Fausto Bertinotti, che parla del "rientro in Italia della compagna Baraldini" (alla faccia di quanti dicevano che i terroristi non sono compagni, ma delinquenti). La Baraldini in carcere non ci rimane granchè: dopo qualche tempo le vengono accordati gli arresti domiciliari, per potersi curare dalla sua grave malattia (cosa giustissima, quest'ultima, ma opinabile e cmq discutibile. Ma, davanti alla salute, dico io per primo, va bene cosi'). Oggi lo schiaffo finale: alla signora diamo pure un lavoro part-time ben pagato! Oggi pomeriggio, mio padre' pagherà alle poste il bollettino ici che mi ha chiesto di compilare stamani. Non posso fare a meno di pensare che una parte (sia pure infinitesima) di quei quattrini andranno in tasca alla signora Silvia Baraldini... che palle!! Una volta, un po' per scherzo e un po' sul serio, dicevo che, in fondo, avevo scelto scuola e lavoro sbagliati: dovevo frequentare un istituto professionale e poi fare il falegname o l'idraulico, così da comprarmi una BMW prima dei 30 anni. Oggi 20 giugno 2003 mi verrebbe da dire che dovevo imparare a tirare bene con pistola e mitra, per poi fare il terrorista od il pentito di mafia..... Ma non lo dico. Va bene cosi'. Mo' scendo va', vado a prendere un po' di sole prima che venga a piovere.... Baci /// U.
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