Nick: Peppos Oggetto: 8 settembre Data: 8/9/2005 15.43.35 Visite: 219
Per molti, è una data come le altre. Per altri, tra cui i genitori di qualcuno di noi e i nonni di tutti quanti, è una data che rievoca dolore, commozione e vergogna. L'8 settembre 1943 resterà per sempre una delle pagine più ignobili della nostra storia, il giorno del "si salvi chi può", del "rompete le righe", o come più comunemente detto, del "tutti a casa". Era il giorno in cui veniva comunicata alla nazione la resa agli anglo-americani, e il prepararsi all'immediata ritorsione nazista. Era l'inizio di una guerra civile che vedrà combattere sul nostro suolo, non solo tedeschi e americani, ma soprattutto, italiani contro italiani. Oggi, col senno di poi, è facile pensare "tutti uniti contro i nazi-fascisti"; eppure, in quel giorno così lungo, così vergognoso e così dimenticato, non era semplice decidere da che parte stare. I giovani di allora erano stati educati secondo il modello fascista, nel mito di Mussolini, e nella completa disinformazione di ciò che accadeva nel mondo, con un odio feroce verso lo "straniero", verso il "diverso", verso il "nemico". Non è quindi difficile immaginare perchè, molti di quei giovani di allora (i nostri nonni di oggi) decisero di combattere in nome della Repubblica di Salò, ultimo avamposto fascista in Italia. Così come è chiaro che quell'otto settembre 1943 fu l'inizio della riscossa dell'orgoglio italiano, di quella voglia di libertà che col tempo si è solo addormentata, ma che nessun plurimiliardario magnate delle televisioni può uccidere...e che prima o poi è destinata ad esplodere, e a far valere la giustizia. Quell'otto settembre, l'Italia si spaccò: da un lato, i partigiani, dall'altro i fedelissimi del fascismo. Nel frattempo, c'era una corte reale che preferì scappare vergognosamente dai suoi doveri, che preferì un esilio dorato piuttosto che combattere per il Paese che avevano "riunificato" (forse bisognerebbe dire "conquistato", ma non è questa né la sede né il luogo adatto per discuterne) dopo anni di tirannia dello straniero. Quel tradimento, i reali l'avrebbero pagato caro qualche anno dopo, quando gli italiani preferirono una costituzione repubblicana a quella monarchica, esiliando i traditori della patria al di fuori dei suoi confini. Quando l'8 settembre si prese coscienza che "la guerra è finita", come si disse all'epoca, i soldati si chiedevano cosa fare...ma i Capi di Stato Maggiore, scappati insieme alla Corte Reale si erano guardati bene dal lasciare istruzioni. E fu così che iniziò il giorno del "tutti a casa", con migliaia di soldati che gettarono la divisa per tornare alle loro case, nella speranza di condurre una vita normale. Tragica fu la fine delle nostre divisioni che quell'8 settembre erano in territorio estero. Tutte massacrate dalle forse dell'Asse, di cui erano diventati i nemici. Di quelli che scelsero di stare dalla parte "giusta", cioè con gli Alleati, non tutti erano animati dagli stessi ideali, se non per quello della fine dell'occupazione tedesca. I partigiani azzurri, ad esempio, erano soldati, che per un alto senso dell'onore militare e del valore del giuramento reso al Re, rifiutarono la logica del "tutti a casa" e rimasero disciplinatamente inquadrati agli ordini dei propri ufficiali. A loro va riconosciuto di aver contribuito alla causa partigiana con preziosa esperienza militare, con i loro rapporti con i rappresanti anglo-americani, e soprattutto con quella dignità nazionale che il fascismo ha calpestato ed umiliato nel momento decisivo, nonostante anni di propaganda nazionalista. Il tutto, pur essendo in maggioranza conservatori e monarchici. A guidarli, il generale Raffaele Cadorna. I partigiani verdi invece provenivano dalle file del Partito d'Azione, le cui caratteristiche erano intransigenza politica e morale; guidati da Ferruccio Parri, sperano in una vittoria che porti all'epurazione di tutti i politici compromessi col fascismo, per creare un nuovo stato di libertà e democrazia. I partigiani rossi, che formarono le "brigate Garibaldi", erano guidate da Luigi Longo ed erano quasi interamente formate dal Partito Comunista Italiano. Anche loro mirarono alla "rivoluzione" dello stato verso la democrazia, e sono animati dallo spirito del "Secondo Risorgimento". Infine, due piccole ma non per questo meno importanti, brigate furono quelle dei partigiani bianchi (di ispirazione cattolica) e la Brigata Matteotti (del Partito Socialista Italiano). Tutti loro combatterono strenuamente per la libertà dell'Italia, che dall'8 settembre 1943 aveva cessato di esistere. Seppur provando sofferenze inaudite (tra cui l'accordo tra tedeschi ed americani per sterminare i partigiani, pericolosi sia per gli uni che per gli altri, avvenuto tra il 1944 e il 1945 e si ricorda ancora come "l'inverno terribile"), i partigiani combatteranno strenuamente per scacciare i nazisti, fino anche ad arrivare al grande sciopero generale che si protrae dal 1° all'8 marzo 1944, quando l'intera classe operaia italiana non si presenta nelle fabbrica, al grido di "Pace Subito" e "Via i tedeschi dall'Italia". La notizia, che fece il giro del mondo, mostrò come era radicato ormai lo spirito di libertà italiano, tanto che perfino Churchill ammise l'incredibile gesto dell'intero popolo italiano. Inutile dire che da Berlino, il Fuhrer ordinò lo sterminio del 20% degli scioperanti (un quinto dell'intera classe operaia italiana), ma che i generali tedeschi non eseguirono mai, visto che un massacro simile avrebbe potuto portare all'insurrezione TOTALE del paese. La presa di Milano (25 aprile 1945) e la fucilazione di Mussolini, considerato il traditore della patria ed accusato di aver portato il paese alla guerra civile, del 28 aprile, terminarono il lungo capitolo della lotta partigiana. Quella lotta iniziata l'8 aprile 1943, quando le Alte Cariche dello Stato si diedero alla fuga, mentre il popolo già allo stremo delle forze, trovò la forza di reagire e di scacciare l'invasore. Oggi, 62 anni dopo, anche se non mi sento rappresentato da certi vertici, sono italiano, e me ne vanto. (non rileggo sempre per pigrizia, scusate errori e bom) valle TI AMO DI COSCIONA *_*
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