Nick: NEVERLAND Oggetto: Gif Liberation Day Data: 25/6/2003 19.4.20 Visite: 181
Il 20 giugno si è celebrato negli Stati Uniti il "Gif Liberation Day" che ha sancito la fine del brevetto sulle immagini .gif. Il Gif che? direte voi. Marò ma dove diavolo vivete?!?!? Ma chi è un minimo informato in materia di computer grafica e di digitalizzazione delle immagini sa benissimo che il "formato .gif" (Graphics Interchange Format) ha fatto la storia delle pagine Web, dagli albori a oggi. E' grazie a questo formato che sono nate le prime "immagini animate" di Internet. Ed è sempre grazie al ".gif" che è stato possibile inserire in una pagina web diverse fotografie e disegni senza che la pagina stessa risultasse eccessivamente pesante da scaricare. Insomma, il "formato .gif" è stato uno strumento indispensabile per i pionieri del Web e ha contribuito a rendere sempre più piacevole e agile la navigazione in Rete. Vista quindi l'importanza di questo strumento, il Gif Liberation Day è stato un evento che ha catturato l'attenzione degli sviluppatori di mezzo mondo. Già, perché il 20 giugno negli Stati Uniti è stato il giorno in cui è scaduto il brevetto dell’algoritmo di compressione LZW (acronimo dei nomi degli inventori: Abraham Lempel , Jacob Ziv e Terry Welch) che viene utilizzato per creare immagini .gif. Tradotto in parole più semplici, a partire dal 20 giugno nessuno potrà più accampare "diritti d'autore" sull'utilizzo del software di compressione che produce le immagini che calzano a pennello per il Web. La notizia ha fatto immediatamente il giro del mondo, specie se si tiene conto che il brevetto scadrà nel giugno 2004 anche in Canada, Giappone ed Europa. Per gli sviluppatori del Web questa non può che essere una buona notizia, specialmente considerando che in Rete due sono stati i "formati" che hanno spopolato: il Jpeg e il nostro amico Gif. Questi sono stati (e sono tuttora) i due principali strumenti utilizzati dalla stragrande maggioranza dei grafici per codificare un'immagine destinata a essere visualizzata in una pagina web. E non è un azzardo affermare che se negli ultimi anni abbiamo assistito a un'esponenziale dilagare di Internet è anche grazie all’invenzione e all’uso del formato .gif. Storia di una battaglia: Il brevetto dell'algoritmo di compressione LZW (registrato con il numero 4.558.302) era stato depositato nel 1994 dalla Unisys (ex Sperry Corporation poi fusasi con Burroughs Co. per dare vita nel 1986 a Unisys). Era a lei che andavano, per esempio usando i programmi di elaborazione di immagini, i proventi dell'utilizzo del software di compressione. Su questo brevetto ci sono però sempre state delle controversie, aumentate con l'esponenziale dilagare delle pagine web a metà degli anni '90. A causa dei costi dovuti alla Unisys, alcuni sviluppatori iniziarono a scoraggiare l'utilizzo di questo formato di compressione delle immagini e iniziarono a promuovere lo sviluppo di un software alternativo, libero da brevetti e altrettanto efficace: il .png (Portable Network Graphics). La battaglia degli attivisti che si mobilitano contro i brevetti sul software non si fermò comunque al solo .png. Nel corso degli anni vennero promosse attività per il boicottaggio del formato .gif. Attività che culminarono in una serie di manifestazioni più o meno virtuali che andavano sotto il nome di "Burn All Gifs Days" (tradotto letteralmente significa "Giornate per bruciare tutte le Gif"). Queste manifestazioni (che trovano spazio anche in Rete al sito http://burnallgifs.org/) avevano sì l'obiettivo di protestare contro i brevetti della Unisys, ma si ponevano uno scopo ancor più alto: chiedere che l'utilizzo di tutto il software fosse libero. E' per questo motivo che ancora oggi, anche se il formato .Gif è stato "liberato", gli attivisti del "No Copyright" continuano a mantenere una sorta di "fedeltà" con il formato .png, che viene visto come un simbolo della più ampia battaglia contro i detentori di brevetti...ma forse le cose da oggi stanno per cambiare...forse. Fonte: Clarence.com |