Nick: AnJeLiCa Oggetto: Domande Data: 26/6/2003 2.49.56 Visite: 16
Quanto a lungo aveva aspettato quel momento ed ora che "era dentro" non sapeva cosa fare... Aspettava ancora, quasi che in quell'attesa silenziosa si avverasse una risposta, un quid che le facesse comprendere. Era dura vivere in stallo ma non aveva altra scelta. o questo era ciò che credeva. Avrebbe voluto gridare ma ogni qualvolta apriva la bocca sentiva morire il fiato. Vergogna! Era una parola che rincorreva da giorni gli sciocchi pensieri distruttivi che l'assalivano. Non ci si ammazza per vergogna. Per vergogna si vive e si vive male. Cosa poter fare? Solo domande e niente altro... nè una risposta nè qualcosa che vagamente potesse somigliarvi. "positivo" Una piccola boccata d'aria, il ventilatore come simulatore di ossigeno. Muoiono tante persone mentre sei qui a farti domande. Muori un pò anche tu. Ma non trovi altro di meglio da fare che lacerarti in questo labirinto senza via d'uscita. Idiota! Parlava a se stessa, parlava a quella parte di lei che non sapeva ascoltare. Parlava inutilmente. Quanto era semplice prima. I lamenti servivano a rendere le cose meno irreali. Adesso nemmeno più lamenti le giungevano alle labbra. Solo i silenzi. Era giusto che fosse sola perchè aveva cercato lei quella solitudine. Non si torna indietro ma quanto desiderava farlo.... Il futuro diventava presente e tutto perdeva di significato. Non aveva colpe e se ne creava. Aveva adesso un marchio, quasi una condanna addosso e tutto ciò che sapeva fare era rimanere lì a farsi delle domande... alle quali nessuno avrebbe mai risposto. |