oggi mi sono trovato a dibattere con un'amica sul senso di questa frase tratta da una canzone di giovanotti:
"la vertigine non è.. paura di cadere.. ma voglia di volare..."
io sostenevo che era una emerita sciocchezza
in quanto soffrendo di vertigini, se sto al 7° piano di un palazzo con ringhiera,
mi si fanno le gambe molli e mi attacco alla ringhiera,
quindi non vedo tutta sta voglia di volare (anche se mi affascina)
lei diceva che era una metafora:
"la vertigine non quella d'altezza... il senso di sbandamento... di sentirsi persi, nasconde una voglia soffocata di vita, più ke la paura di crollare"
io questa, continuo a vederla come un interpretazione molto fantasiosa e personale, di una frase che ha poco da essere interpretata, in quanto per me dice quello che c'è scritto e che rimane na scemenza. Ditemi la vostra, vorrei capire se io ho sbagliato ad interpretarla