Nick: OCUSUTORE Oggetto: un uomo in fuga Data: 17/9/2005 0.33.52 Visite: 78
Un uomo in fuga": un libro che racchiude gli appunti privati di Marco Pantani Scriveva di lui la sua maestra in seconda elementare: "È troppo nervoso. Coi compagni vuole essere sempre avanti e non ammette la sconfitta". Bambino irrequieto anche allora Marco Pantani, quando i compagni di scuola lo tenevano ai bordi del campo di calcio e lui arrabbiato inforcava una vecchia bici e fuggiva via, allora povero, per le strade di Cesenatico, col costume da Zorro cucito dalla madre. Sfuggente Pantani, una vita passata a scappare da qualcuno o da qualcosa. Sempre. E forse per questo il titolo del libro di Manuela Ronchi, "Un uomo in fuga", appena uscito, non è casuale. Prima che di un mito del ciclismo italiano è il ritratto di un uomo che nessuno conosceva davvero. È la raccolta dei suoi appunti più privati, dei suoi sfoghi più amari, la storia di un uomo sempre in piedi sui pedali che poi, a gara finita, senza pubblico, da solo, si tuffa nella precipitosa corsa verso la fine, verso la morte. È un album di ricordi innanzitutto questo libro, il pirata adolescente, il Giro d'Italia dilettanti con la prima vittoria nel 1992. La sua prima bici, rossa, regalata dal nonno dalla quale non si separava mai, neanche in bagno per farsi la barba. Potrete leggere dei suoi passatempi, la mania di aggiustare vecchie radio o le storie del pantani pirata, quello da record. A fianco di Indurain o davanti ad Armstrong e il suo anno d'oro il '98 quando vinse Giro e Tour. E poi la fortuna che gli gira le spalle, che gli blocca i pedali, il lento declino, un anno da incubo, il '99 con lo stop imposto a Madonna di Campiglio per la storia del doping, la vergogna, il dispiacere di avere perso i suoi tifosi per strada. Da lì in poi è il tramonto di un dio. Anno dopo anno Pantani inizia a morire lentamente. La stampa contro, gli amici che spariscono lo costringono a chiudersi in una sorta di prigione della mente dalla quale solo la droga - è convinto - lo potrà liberare. Morirà solo, il Pirata, in un albergo di Rimini alzando la sua ultima bandiera. Bandiera bianca. fonte tg5.it non c'è bandiera non c'è colore state tutti sott a OCUSUTORE |