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Nick: K|NT4RO
Oggetto: 6 luglio 2003
Data: 4/7/2003 16.38.52
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Trema la macchina da guerra della sicurezza USA on line, alla vigilia del Defacers Challenge, ovvero il campionato mondiale degli hacker che il prossimo 6 luglio premierà il miglior imbrattatore di siti del mondo. I più esperti hacker della rete, professionisti e semplici guastatori, sono pronti a sfidarsi nella corsa a insinuarsi dentro siti e portali allo scopo di sostituire l’home page con un'altra creata ad hoc. Le regole sono chiare: trionferà chi toccherà per primo la soglia dei 6000 punti o chi si troverà in testa dopo sei ore di gara. La classificazione dei siti e la compilazione della classifica è per veri esperti: i siti che girano su server Windows valgono 1 punto, quelli sui server Linux, più difficili da manomettere, valgono il doppio. Al vincitore, oltre al titolo di defacer dell’anno, andrà in premio un nome di dominio a sua scelta, 500 MB di spazio web e un’enorme quantità di indirizzi e-mail: insomma, un vero e proprio arsenale.
Ma è solo un gioco? Non proprio, se l’amministrazione americana, ossessionata dalla strategia della paura, è in allarme rosso: tecnici ed esperti stanno lavorando alacremente da giorni per blindare i siti federali, considerato che i campioni del sabotaggio on line non si accontenteranno certo di danneggiare siti qualunque. Per niente intimoriti dalle implicazioni penali connesse all’attività della sfida, che ha portato nel giro di poche ore ad un aumento esponenziale del traffico sul sito ufficiale Defacers Challenge e, altrettanto repentinamente, alla chiusura dello stesso sito.
La fibrillazione delle autorità USA cresce a dismisura anche perché la disfida degli hacker cade nei giorni di festeggiamento del 4 luglio, il week end della più grande festa degli Stati Uniti d’America. L'America che compie 227 anni vive meno nell'incubo del terrorismo rispetto a un anno fa, ma sembra paralizzata dalla minaccia di un attacco informatico in grande stile, che potrebbe celarsi dietro le sembianze della sfida tra defacers. Un gruppo di sorveglianza che agisce per conto del ministero Usa per la sicurezza interna ha rivelato di aver ricevuto "informazioni credibili" sugli attacchi pianificati: gli hacker avrebbero già fatto le prove generali per individuare i punti deboli delle reti informatiche aziendali e governative, in vista dell'attacco di domenica prossima.
Per difendersi, le aziende sono state sollecitate a cambiare le password di accesso esterno dei loro computer, a controllare più attentamente il traffico dei loro siti web e ad installare software aggiornato anti-infiltrazione.
Un uomo, su tutti, sembra vivere con particolare apprensione l’attesa per ciò che potrebbe accadere il 6 luglio. Forse perché quell’uomo, che di nome fa George W. Bush e di mestiere il Presidente degli Stati Uniti d’America, quello stesso giorno, il 6 luglio 2003, vorrebbe soffiare sulle candeline del suo 57° compleanno...
Fonte: www.quintostato.it
