Nick: DeK Oggetto: Dark Water Data: 5/10/2005 12.28.9 Visite: 157
"per proteggere qualcuno.. per cui vale la pena... a volte... sacrifichi te stesso..."
Parole di una persona a cui tengo [superlativo assolutissimo di tanto] e che descrivono perfettamente il film in oggetto. Stesso regista (Hideo Nakata), autore (Koju Suzuki) e produttori di Ring, ma una struttura che cerca di svincolarsi dal tipico horror orientale. E lo fa (a mio parere) in modo magistrale, con un colpo di mano finale che, nel momento culminante, fa virare il creep show in un dramma emotivo. Dopo aver ottenuto la custodia legale di sua figlia Ikuko, Hitomi si trasferisce in un nuovo appartamento. Presto, strani fenomeni turbano la sua ritrovata quiete: strane macchie d'umidita' appaiono sul soffitto, una borsetta rossa da bambina continua ad sbucare fuori dal nulla, passi risuonano nel appartamente al piano di sopra, che pero' e' disabitato... Il tema dell'affetto rubato all'infanzia permea tutta la pellicola e rende piu' forte l'impatto emotivo delle scene, riuscendo a decurtare la distanza che di solito avverte lo spettatore di opere appartenenti a culture diverse dalla sua. I tempi, a volte lunghi, permettono di cogliere tutte le sfumature dei personaggi, non solo il terrore puro, ma la paura della madre per l'incolumita' del figlio, il senso di panico che paralizza... Unico appunto sull'attrice che interpreta il personaggio della madre, che sembra un po', come dire, discontinua. Adesso, giustamente, gli americani lo hanno rifatto: da noi uscira' venerdi, ma i giudizi all'estero non sono per nulla entusiasti, finora. Giustamente, dico, perche' come fa un americano a capire perche' lo spettro non aggredisce per uccidere, pur avendo la possibilita' di farlo? E quindi come spiegargli il finale? Occhei, occhei, non tutti gli americani sono cosi'. Ma probabilmente lo sono molti di quelli che mandano avanti l'industria del popcorn... ^^ Pero' c'e' la Connelly!!! L'artwork e' preso da qui: http://a.tuis.free.fr/movie.html Vuoi aggiungere musica nei post? http://dek.altervista.org/ccsf/index.htm
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