Nick: \\\Ulisse Oggetto: Lezioni di Scacchi n.1 Data: 26/7/2003 19.52.49 Visite: 81
Dramatis personae Mi propongo di divulgare il gioco degli scacchi, a molti sconosciuto, a tanti antipatico. Alcuni trovano che la vita non sia altri che una partita di scacchi. Altri, nelle dinamiche di gruppo, trovano similitudini tra i "pezzi" e le persone. Visto l'ambiente, il momento e la congiuntura, per avvicinarmi, vi propongo questa immagine molto attinente....
LEZIONE I - I PEZZI - Il pedone: il fantaccino umile e dedito alla causa, questo è il pedone. Ogni giocatore dispone di 8 pedoni, tutti schierati sulla seconda traversa a inizio partita. Il pedone può muoversi di due caselle la prima volta che si sposta, dopodiché sempre è soltanto di una, e sempre e soltanto in avanti. E' l'unico pezzo che non può mai tornare indietro, e per questo il saggio consiglia di pensarci mille volte prima di avanzarli ("mettiti le mani sotto al sedere quando pensi di stare per muovere un pedone"). Il pedone mangia di una casella in diagonale (tranne che per la presa en passant), per cui, ad esempio, un pedone in e4 può mangiare qualsiasi pezzo avversario che si trovi in d5 o f5 e, dopo la cattura, si posizionerà al posto dell'unità avversaria mangiata (quest'ultima regola vale per tutti i pezzi, e non la ripeterò più). Per quanto i pedoni non abbiano grande valore e siano i primi ad essere sacrificati, non bisogna trascurarli. Il grande Philidor, primo ad intuirne l'importanza, li definiva "l'anima degli scacchi", perché essi in effetti costituiscono lo scheletro del nostro esercito. In più, quando il pedone riesce ad arrivare in VIII traversa (la I per i pedoni neri), può, come fosse un DareDevil pieno di poteri, trasformarsi in qualunque pezzo eccetto il Re. Come dire: anche l'umile pedoncino può fare una brillante carriera e diventare una Regina. Il Cavallo: Insieme all'Alfiere, il Cavallo è l'artiglieria leggera degli scacchi. Vale più o meno 3 pedoni (mper modo di dire). Si muove descrivendo una L di 3x1 caselle e, caso unico, può impunemente saltare i pezzi amici e nemici che gli intralciano il cammino. Il Cavallo è amato dai principianti, perché è un pezzo stravagante e temibile in attacco, dato che può attaccare 8 pezzi avversari contemporaneamente, senza da questi essere a sua volta attaccato. Insomma, è un po' come quei post di insulti che si scambiano alcuni utenti di questo forum. Questo si spiega perché il Cavallo è un pezzo lento, tanto da avere bisogno di 8 mosse per andare da un angolo all'altro della scacchiera (tanto per intenderci, all'Alfiere ne basta 1). L'Alfiere (vale 3 pedoni): Non fidatevi dell'Alfiere, è un pezzo infido e pericoloso. Tanto per mettere in chiaro le cose, l'Alfiere si muove in diagonale, di quante caselle desidera purché la strada sia sgombra (questa regola vale per tutti i pezzi tranne il Cavallo, per cui non la ripeterò). Se incontra un pezzo nemico, può mangiarlo, se ne incontra uno amico rimane bloccato. Già il movimento obliquo ne descrive l'attitudine all'inganno. In più, è notevole sapere che l'Alfiere cambia nome in ogni lingua: in inglese è un Vescovo (Bishop), in francese un Pazzo (Fou), in tedesco un Corridore (Laufer), in russo addirittura un Elefante. L'Alfiere è veloce ed è un buon pezzo sia in attacco che in difesa, ma ha un difetto fondamentale: soffre di solitudine, come molti dei frequentatori di forum. Infatti, muovendosi in diagonale, per tutta la partita si sposta sulle case di un solo colore (se bianche, si dice Alfiere campochiaro; se nere, camposcuro). Così, per esplicare al massimo la sua potenza, ha bisogno di essere sostenuto dal suo collega delle case opposte. I due Alfieri, lavorando in coppia, coprono efficaciemente tutte e 64 le caselle. La Torre (vale 5 pedoni): La Torre è un pezzo grosso, uno che tutti salutano e guai a litigarci. Ci sono alcune Torri anche qui su IRCNA. Le Torri ad inizio partita sono agli angoli della scacchiera, ostacolate dai propri pezzi e pedoni, per cui di solito il loro potere si esplica nel mediogioco e soprattutto nel finale. La Torre si muove in orizzontale e verticale di quante caselle desidera. E' particolarmente insidiosa se collocata in VII traversa (la II per il Nero), da dove può attaccare comodamente i pedoni avversari. Due Torri che lavorano insieme (sulla stessa colonna o traversa) sono spesso più forti della stessa Regina. La Regina (o Donna, vale 9 pedoni): "La Donna è il tuo pezzo più potente, il tuo avversario avrà molta paura di lei", così è presentata la Donna nella "Difesa Luzhin". Il Ponziani definiva la Donna "l'Achille di questa guerra". Ella è "Sempre altezzosa, come se poter conferire con lei possa essere considerato chissà quale privilegio, sempre intimamente convinta di poter dettare a suo piacimento i tempi" . Fa un po come le pare, visto che assomma in sè i movimenti sia della Torre che dell'Alfiere; detta i tempi, visto che è la punta di diamante sia in attacco che in difesa. Saperla sfruttare appieno è in effetti un privilegio: i principianti tendono a muoverla di continuo, ma persino la potentissima Donna, per funzionare alla grande, ha bisogno di lavorare insieme con gli altri pezzi. Questa esigenza è mirabilmente sintetizzata nel famoso proverbio scacchistico "la Donna da sola non ingravida". Il Re: Non si può quantificare il valore del Re, poiché Sua Maestà non può essere sacrificato, pena la perdità della partita. Sempre da "La difesa Luzhin": "Il Re si muove lento e grave, di una casella sola, perché porta con sé il peso del fasto e della responsabilità". In effetti è così: il Re si muove di una sola casella in tutte le direzioni. All'inizio della partita e nel mediogioco, il Re se ne sta di norma tranquillo dietro i suoi pezzi, magari arroccato (per l'arrocco vi rimando alla lezione II), limitandosi ad osservare la battaglia. Quando però i pezzi cominciano a diminuire sensibilmente, e di conseguenza diminuiscono i suoi pericoli, è necessario che il Re molli lo scettro, afferri lo spadone e si getti nella mischia. L'apporto del sovrano è vitale per proteggere l'avanzata dei pedoni e per mille altre cose delle quali si parlerà a suo tempo. Il Re è sotto scacco se la casa dove si trova è attaccata da un pezzo avversario. Per sfuggire all'attacco ci sono tre possibilità a) Muovere il Re (è l'unica possibilità quando si è sotto uno "scacco doppio", cioè uno scacco dato da due pezzi contemporaneamente); b) Eliminare il pezzo attaccante; c) Interporre un nostro pezzo (non è possibile se il pezzo attaccante è un Cavallo). Quando nessuna delle tre soluzioni è possibile, il Re è morto (Sha el mat, scacco matto questo significa). A bien Tot /// Ulixes Per giocare: http://www.scacchitalia.it |