Nick: Eleassar Oggetto: Rimasti ai tempi di Pappagone Data: 9/10/2005 16.31.19 Visite: 135
Ossia all'ottocento, cioè due secoli fa. Infatti sugli autobus napoletani del ventunesimo secolo si assistono ancora scene da macchietta. Quando mio padre era ragazzo nel quartiere c'era un barbiere che credeva di essere una persona evoluta solo perché aveva il salone in centro, di fronte al Museo. Si chiamava Nicola e trattava tutti gli abitanti con disprezzo poiché giudicava tutti cafoni ma in realtà il solo cafone era lui e veniva preso in giro da tutti. Questo Nicola andava a ballare e capitò che ballando pesto il piede ad un capitano di marina e gli sporcò la scarpa bianca. Il povero Nicola era mortificato e si voleva scusare ma no sapeva come si diceva "aggiate pacienza" in italiano per cui disse: "Permettete?" L'ufficiale di marina rimase interdetto, poi capì la situazioine e disse: "Prego, sporcatemi pure l'altra scarpa!" Ora il senso della storia: Sugli autobus capita che talvolta, a causa dell' affollamento due persone si urtino o che uno calpesti il piede all'altro. La persona educata allora si scusa, ma quasi tutti rispondono in modo scorretto, "Prego" come a dire: "Grazie per la spinta", "Toccatemi ancora il culo" "Calpestami pure l'altro piede" Uno non sa se arrabbiarsi per la risposta sarcastica o perché la gente non conosce l'educazione, Quando senti odore di merda dovunque tu vada lo stronzo sei tu. |