Nick: Casual Oggetto: Gli occupanti perdigiorno Data: 12/10/2005 14.32.10 Visite: 121
C'è uno dei leader del movimento docenti e ricercatori precari che ha occupato, da studente, la facoltà di lettere insieme a me ai tempi della pantera. Ieri, quando ho saputo che è stata occupata un'aula a lettere contro la legge Moratti l'ho chiamato e gli ho detto scherzosamente che il tempo passa, ma lui non cambia mai. Ora dovete sapere che questo ragazzo è di un quartiere bene di Napoli, ma sua madre faceva la portiera, quindi uno di quelli che i "signori" se li è sempre visti sfilare con la puzzetta sotto il naso davanti alla portineria materna. Lui è uno determinato, ha sempre saputo dove voleva arrivare nella vita. Ha fatto l'Erasmus, seminari su seminari, un percorso di studio molto serio e rigoroso che l'ha portato ad insegnare all'università (non vi dico cosa per questioni di privacy), come uno dei maggiori esperti di letteratura del paese in cui ha fatto parte degli studi. Ha un contratto a tempo determinato e percepisce poco meno di 1000 euro al mese. Quando gli ho detto scherzosamente che non si leva il vizio di occupare, mi ha risposto sorridendo che ieri l'occupazione gli è servita per non far aumentare le tasse e potersi laureare nonostante le umili origini, oggi gli serve per poter affermare la sua dignità di lavoratore e assicurarsi un futuro un po' più lungo di un contratto di un anno. Pensate abbia fatto bene o male? Siete con lui o con la Moratti? |