Nick: Casual Oggetto: Io e Pier Paolo Pasolini Data: 3/11/2005 0.36.7 Visite: 171
Pasolini l'ho sempre schifato. O meglio, lo schifavo quando all'università lo tiravano sempre in ballo tutti i presunti comunistelli coi soldi. I ricchi non mi stanno molto simpatici, lo confesso, però se dicono pure d'essere comunisti la poca simpatia lascia spazio all'odio. Pasolini mi sembrava proprio uno di loro e la sensazione si rafforzava ogni fottuta volta che succedeva un mezzo tafferuglio con la polis e il solito saccentino di sinistra moderata se ne usciva con la pippa pasoliniana dei poliziotti figli di poveri e degli studenti figli dei ricchi. Io ero studente, comunista e non avevo una lira. A lettere ero praticamente un caso raro, una specie di falso storico. Non a caso proprio a lettere, patria degli studenti ricchi, sto cazzo di Pasolini lo tenevano sempre di spiccio, in misura direttamente proporzionale al reddito di famiglia e alle lauree accumulate nell'albero genealogico, oltre che al livello del sacro fuoco rivoluzionario che gli ardeva dentro. Chiaramente. Poi un giorno comprai una vecchia videocassetta del film Accattone in un'edicola fetente dalle parti di Forcella, dove abitavo. Accattone fu una piacevole mazzata in fronte. Io Pasolini non me lo sarei mai immaginato cosi'. Storie di borgata, di personaggi disorientati di fronte alla modernità, di miseria, crimine, vizio. Neoneorealismo prepulp lo definirei, ma siccome mi stanno sul cazzo i cinefili e i critici, non lo chiamo e lascio a voi le vostre personali definizioni. Da li' poi ho letto i romanzi e visto qualche altro film e oggi dico senza ombra di dubbio che amo Pasolini. Senza per questo aver smesso di schifare quei ricchi sedicenti comunisti che si ostinano a non voler capire che per comprendere gli interessi del popolo bisogna, quantomeno, conoscerlo. Non bastano i racconti di seconda mano. Pasolini non raccontava di seconda mano. A finale, spesso l'istinto e una sana diffidenza ci salvano il buco del culo, altre volte però è bello smentire se stessi e scoprire cose nemmeno immaginate prima. |