Nick: MosFerarum Oggetto: parigi e italia Data: 7/11/2005 21.23.6 Visite: 72
ok, la situazione è diversa: lì "protestano" i figli degli immigrati, che non si sono integrati; qui invece il problema è più quello economico-sociale delle periferie. ma il fattore economico è presente in entrambe le situazioni ora io dico, è vero che è giusto diffondere la ricchezza, permettere ai larghi strati di raggiungere traguardi economico-sociali alti, imporre retribuzioni adeguate al caro-vita. ma d'altra parte, senza per questo essere troppo conservatore, quello che siamo lo dobbiamo ai nostri genitori, nonni etc, che lavorando hanno accumulato, e comprato la casa di abitazione, quella per i figli, la macchina che usano anche i figli etc etc ora, non credete che cmq noi abbiamo il dovere, in un certo senso, non dico di incrementare, ma di conservare questi beni e ricchezze, per i nostri figli e nipoti? spartisc ricchezza diventa povertà si dice: chi di noi è disposto a rinunziare alla macchina media, per avere tutti la macchina utilitaria (mi riferisco alle trabant sovietiche). cioè, l'economia liberista si regge non sullo stato, ma sull'accumulo privato e successivo investimento privato. per cui ok accogliere gli immigrati perchè lavorino con stipendio pari a quello di un italiano, ma poi se il sistema non riesce ad accoglierne più di un tot, è pericoloso averne di più, come in francia, perchè questi si sentiranno esclusi, ghettizzati, non realizzati perchè senza un euro etc etc come conciliare solidarietà e economia, diritti umani e ordine pubblico? |