Nick: ADP Oggetto: Simmetrie Data: 14/9/2003 13.22.28 Visite: 24
NINA (sola): Com'è strano veder piangere un'artista famosa, e poi per un motivo così futile! E non è strano che un celebre scrittore, un prediletto del pubblico, del quale si parla in tutti i giornali e si vende il ritratto e si traducono le opere in lingue straniere, se ne stia tutto il giorno a pescare e si allieti di aver preso due ghiozzi? Pensavo che le persone famose fossero altere, inaccessibili, che disdegnassero la folla e con la propria gloria, col lustro del proprio nome quasi si vendicassero di questa folla, che pone al di sopra di tutto la nobiltà delle origini e la ricchezza. Invece piangono, pescano, giocano a carte, ridono e stizziscono, come chiunque. TREPLIòV (entra senza cappello, col fucile e con un gabbiano ucciso): sei sola? NINA: Sola. (Trepliòv le depone ai piedi il gabbiano) Che significa? TREPLIòV: Ho commesso oggi la viltà di uccidere questo gabbiano. Lo depongo ai tuoi piedi. NINA: Che hai? (alza il gabbiano e lo guarda) TREPLIòV (dopo una pausa): Allo stesso modo ucciderò presto me stesso. NINA: non ti riconosco. TREPLIòV: Si, da quando io ho cessato di riconoscere te. Ti sei mutata verso di me, il tuo sguardo è freddo, la mia presenza ti infastidisce. NINA: Negli ultimi tempi sei diventato irritabile, ti esprimi in modi oscuri, per simboli. Anche questo gabbiano, evidentemente, è un simbolo, ma, scusami, non lo capisco... (depone il gabbiano sulla panchina) Sono troppo semplice per capirti.
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