Nick: ADP Oggetto: Simmetrie (1) Data: 14/9/2003 13.46.21 Visite: 32
TRIGòRIN: Mi chiamano... Probabilmente, per fare le valige. E non ho voglia di partire. (Si volge ad osservare il lago) Guardi che paradiso!... Com'è bello! NINA: Vede sull'altra riva una casa e un giardino? TRIGòRIN: Si. NINA: E'la villa della mia povera mamma. Sono nata là. Tutta la vita ho trascorso attorno a questo lago e ne conosco ogni isoletta. TRIGòRIN: E' bello qui da voi! (Scorgendo il gabbiano) Ma che è questo? NINA: Un gabbiano. Kostantin Gavrìlovic lo ha ucciso. TRIGòRIN: Che uccello leggiadro. Non ho davvero voglia di partire. Convinca Irina Nikolàevna a restare. (Prende appunti nel taccuino). NINA: Che scrive? TRIGòRIN: Così, prendo appunti... Un soggetto mi è balenato ... (Rimettendo in tasca il taccuino) Un soggetto per un breve racconto: sulla riva di un lago vive sin dall'infanzia una ragazza giovane come lei; ama il lago, come un gabbiano, ed è felice, ed è libera, come un gabbiano. Ma giunse un uomo per caso, la vide e, per passare il tempo, la rovinò, come questo gabbiano. Pausa. Alla finestra appare l'Arkàdina. ARKàDINA: Borìs Aleksèevic, dov'è? TRIGòRIN: Sùbito! (Si avvia e si volta a guardare Nina; accanto alla finestra, all'Arkàdina) Che vuole? ARKàDINA: Non si parte più. Trigòrin entra in casa. NINA (si avvicina alla ribalta; dopo un attimo di riflessione): Che sogno! |