Ma io veramente...

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Nick: ADP
Oggetto: Ma io veramente...
Data: 16/9/2003 21.21.59
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LEI: meno male che ci sei tu a consigliarmi, lo sai, mi fa piacere. Sul serio, i maschi sono più diretti e sinceri delle femmine...

LUI: a me fa piacere che a te faccia piacere (Risatina da fighetto). Non farti problemi, quando ti va, ci sono. 'Sto caffè..mm.. Va beh, guarda, la prossima volta ci sarò, ma non al tavolino di questo bar.. (Altra risatina da fighetto). Allora, mi vuoi dire qual è il tuo problema?

LEI: non te l'immagini? Sempre Carlo. Lo so che ti ho scocciato, parlo sempre delle stesse cose, ma come puoi notare è da un bel po' che le cose non vanno come si deve... ed io sto pensando sempre di più che forse...

LUI: Sarah, io però, a questo punto, vorrei essere sincero con te. Dici che mi apprezzi per questo, e quindi continuerò ad esserlo. Io non sono più in grado di consigliarti circa quest'argomento.

LEI (cambiando espressione repentinamente): che vuoi dire?

LUI: eh, pare facile... mmm... credo che non sarei più obiettivo, cioè, non so come spiegartelo... E' come se qualcuno chiedesse a Berlusconi cosa ne pensa dell'antitrust... capisci cosa voglio dire?

LEI (con un sorriso lieve, latamente imbarazzato): no, spiegati meglio (in realtà ha già capito tutto).

LUI: ahé. Madò... Sto scoprendo di avere degli interessi in questa faccenda. Sarah, come te lo devo dire, in cinese? (sorso di caffè, volge lo sguardo al suolo) Mi piaci. Ecco. Oh Dio, ora vorrei essere in un altro posto. Forse avrei fatto meglio a tacere.

LEI (distaccata, fa un tiro dalla sigaretta): un fulmine a ciel sereno. E chi se l'aspettava... non so che dirti. Io Carlo lo amo, forse tu avevi capito il contrario, forse sono stata io a farti fraintendere...

LUI (con sguardo solenne, morendo dentro): no, no, per carità. Io lo so, e non mi permetterei mai di provarci con te, Carlo è un amico. Davvero, non pensare male. E' solo che volevo essere sincero, non avrei saputo nascondertelo. E anche se tu avessi ricambiato, non sarebbe successo niente, credimi...

LEI: ma certo, lo so, non ho malignato. Lo so che tu e Carlo siete amici. Solo, adesso penso che tutto ciò che hai fatto per me, tu l'abbia fatto... capisci cosa intendo?

LUI (deciso): no, no. Non ci siamo proprio. Ma come puoi solo pensare una cosa del genere? Io ti reputo una grande amica, e quello che ho fatto per te, l'avrei fatto per qualunque amico, giuro...

LEI : beh, tutte le volte che mi hai pagato i pranzi, le cene... tu fai così coi tuoi amici?

LUI: ma che c'entra. Erano gesti di galanteria. (Tentando invano di districarsi) Cioè, non so come spiegarmi... Madò, lo sapevo. Avrei dovuto tacere. Ora tu pensi che tutto abbia avuto un secondo fine, invece non è così. Vorrei potertelo dimostrare... Spero che ora le cose non cambino, ma già lo so che cambieranno. Avrei dovuto tacere.

LEI: ma no, veramente. Per me non cambierà assolutamente niente. Spero che quello che provi per me non sia tanto forte da impedire poi a te di fare ciò...

LUI (sorridendo in modo artefatto): ma che dici, mica mi sono innamorato di te! hauhAU, ma che vai a pensare! Era giusto una cosa così, per dirti che mi sei simpatica... niente di più. (Serio, aggrottando le fronte) Logicamente io ti capirei se tu volessi dirlo a Carlo, è logico...

LEI: non ti preoccupare, questa faccenda resta tra di noi, tra due amici. Quante cose vi siete detti tu e lui che io non ho mai saputo? Questa la sappiamo solo io e te (In realtà glielo dirà).

LUI: per me è come se questa discussione non avesse mai avuto luogo, tanto, voglio dire, e già l'ho detto, non è che mi sia follemente innamorato di te... era giusto così...

LEI: ma si, certo, lo so, non ti preoccupare. Tu sei un "duro", eheh, lo so che non ti innamori mai di nessuna!

LUI: eheheh, certo. E meno male che sono così, questo mi consente adesso di pensare a te come ad un uomo con tanto di pene! (Con la mano destra fa giusto in tempo ad asciugarsi una lacrima) M'è andato il fumo negli occhi. Dovrò smettere di fumare, uhauhAUhH (ride da solo alla battuta insulsa).

Entra il cameriere, si dirige verso il tavolino, posa il conto davanti a Lui. Va via.

LEI: no, stavolta pago io!

LUI: ok, come vuoi. Sennò poi ti credi qualcosa...! (ridono entrambi molto stupidamente)