Nick: EROMA^RE Oggetto: Messaggio spostato dai gestori in questo thread: Oggetto precedente: cira asile Data: 15/3/2006 13.48.48 Visite: 214
notizie di cira asile http://ilmattino.caltanet.it/mattino/view.php?data=20060315&ediz=CIRC_SU1&npag=43&file=APRE.xml&word=cira%20asile&type=STANDARD 15/03/2006 Chiudi Ragazza in coma, scuola sotto choc CARLO TARALLO Portici. Restano drammatiche le condizioni di CIRA ASILE, la ragazza di 17 anni in coma al Loreto Mare dopo essere rimasta per 20 minuti intrappolata all'interno di un'auto caduta in mare lunedì mattina nelle acque del porto del Gratanello. La studentessa di Ercolano è stata rianimata subito dopo essere stata estratta dalle lamiere dai sommozzatori dei vigili del fuoco: ma è purtroppo rimasta senza respirare per moltissimo tempo e i sanitari dell'ospedale napoletano stanno tentando in tutti i modi di salvale la vita. Sta bene, invece, Giuseppe Dell'Aquila, l'amico ventenne di Cira che è riuscito a sgusciare fuori dalla Fiat Brava verde pochi secondi dopo il tragico impatto con l’acqua: il ragazzo è comunque in stato di choc, mentre il dolore e l'angoscia lo tormentano ormai da due giorni. Ha provato a salvare la sua amica, ha provato a rituffarsi in quelle acque gelide, ma è rimasto quasi paralizzato dal freddo. Di certo ora, attorno ai due giovani protagonisti, si esprime la solidarietà di amici e parenti. E ieri mattina i compagni di classe non hanno nemmeno varcato i cancelli dell'istituto commerciale «Levi» di Portici, per incoraggiare Giuseppe «ad andare avanti». «Saremo vicini a lui e alla sua famiglia - commenta intanto anche un docente - faremo di tutto per fargli superare questo dramma». Ma ieri mattina anche un'altra classe, una quinta del liceo scientifico «Silvestri», non è entrata in aula. I compagni di CIRA ASILE hanno preferito stringersi intorno alla famiglia della loro amica: nel cuore una sofferenza profonda come il mare, quel mare sporco e gelido che ha inghiottito all’improvviso la studentessa e che resta lì, a poche centinaia di metri proprio dal «Silvestri» a ricordare questa assurda tragedia. E il destino non ha fatto sconti: dai balconi, dai terrazzini del liceo si inquadra infatti nitidamente il luogo della tragedia, la banchina dove era parcheggiata l'auto che poi, per cause ancora da chiarire, è scivolata in mare. Docenti e studenti hanno sentito il motore dell'elicottero del 118 che raggiungeva il Granatello, hanno visto sfrecciare ambulanze, mezzi dei vigili del fuoco, pattuglie delle forze dell'ordine. Hanno osservato, ignari e incuriositi, quella grande gru che tirava su l'auto dal fondo. Poi, il preside Giuliano Genna ha ricevuto una telefonata: «Erano i carabinieri - racconta - che mi chiedevano se la ragazza frequentasse questo istituto. Ho verificato, ho risposto affermativamente, spiegando che risultava assente. Siamo tutti sconvolti, la ragazza è una studentessa modello, quest'anno si deve diplomare. Speriamo che tutto finisca bene». La famiglia di Cira ha intanto chiesto discrezione e silenzio: un invito raccolto in pieno dai docenti. La sua prof di italiano non vuole neanche che si scriva il suo nome. Ma il ritratto che fa della sua allieva è toccante: «È una bravissima ragazza, la sua classe è tranquilla non ha mai dato problemi: ragazzi volenterosi ed educati che fanno tutti il proprio dovere. Lei, in particolare, è una giovane che trasmette serenità, calma, sicurezza». Ora qui al liceo tutti attendono notizie, s’interrogano sulla tragicità della vita, sull’oscurità del destino. E gli sguardi si rivolgono continuamente a quello specchio d'acqua sporca e gelida, indifferente, silenziosa. |