Nick: WaLK Oggetto: ..e chi si trova a metà? Data: 20/4/2004 13.36.3 Visite: 30
In assoluto non sono tipo da accettare definizioni confezionate in cui far rientrare intere categorie di persone. Spesso è difficile esprimere un parere sensato e cosciente sui singoli, figuriamoci su di una generazione. Il discorso finirebbe inevitabilmente con il peccare di eccessiva generalizzazione. Un po' come quando si spara a zero sui 20enni di oggi senza operare gli opportuni distinguo... Il tema dell'eterna insicurezza e della sindrome di Peter Pan dei 30enni di oggi è tuttavia d'attualità, come dici tu..se ne parla, se ne scrive, si girano film al riguardo. Tanto da apparire in alcune circostanze come un dato di fatto, tanto da farti sentire punto nell'orgoglio e postare qui nonostante (non ti conosco) tu possa essere anche la migliore delle persone! Ho poco più di 25 anni. Dove dovrei collocarmi in questa classifica generazionale? A metà strada? Goldrake l'ho visto direttamente a colori, ma ho avuto un c64. A 12 anni non ho guidato come te (folle:)), ma ricordo i cellulari nelle auto. Ho desiderato delle Timberland ma non le ho avute, mi è capitato non troppo tempo fa di essere fermato dai caramba mitra alla mano e fatto "accomodare" faccia contro la portiera per un semplice controllo solo perchè guidavo una macchina sbagliata in un posto sbagliato...non avevano la Giulietta, ma la156. Già, decisamente altri tempi. Certo nell'89 ero piccolo per capire la rivoluzione copernicana che la caduta di uno stupido muro avrebbe potuto determinare, ma l'ho vissuta nel corso degli anni a venire. Troppo piccolo per Ustica, abbastanza grande per piangere vedendo quel "cratere" a Capaci. Tutto questo mi rende migliore o peggiore di un trentenne? Credo non c'entri nulla, nè mi sento migliore o peggiore di "voi", ma migliore di alcuni 30enni, così come so che da altri potrei solo imparare. Ma non in quanto 30enni. Il dato anagrafico conta molto poco, non stiamo parlando di 15enni Vs 18enni....!!! Credo che tutte queste cose non abbiano preso il sopravvento sulla formazione della mia personalità. Forse per te (voi??) è stato diverso? Non lo so. Ho il coraggio di mettermi sempre in discussione e di rischiare, quello che manca ad altri, trentenni e ventenni. Ho difetti che non vedo nè in trentenni nè in ventenni, sono i miei difetti. Forse certi discorsi andrebbero impostati diversamente, da una parte e dall'altra. Preferisco non giudicare me stesso e gli altri. Mi limito a fare le mie valutazioni. Sia le tue che quelle di Veronica e Aurosa hanno un loro fondamento di verità, perchè la casistica permette ad entrambi di avere in parte ragione. Resto convinto solo di una cosa al riguardo, credo che possa mettere d'accordo un po tutti. Dal mio blog leggo e cito... La maturità è un elemento soggettivo, non un mero dato anagrafico.
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