Nick: SeaSunSamba Oggetto: re:RETORICA Data: 10/5/2007 16.50.30 Visite: 30
Di ritorno dall'università lunedì scorso assistetti a scene impietose. Il vagone della metro dove mi trovavo vedeva solo me ed altre due persone come "adulti", per il resto tutti ragazzini, saliti alla fermata di p.zza Vanvitelli, tra i 12 e i 14 anni. Fino alla penultima fermata alcuni di questi ragazzini si sono sfogati in malo modo su un loro compagno con scherzi tutt'altro che simpatici: schiaffi, calci, pugni e derisioni. Il ragazzo in questione veniva chiamato "fell'e pastier" dal ragazzetto piccolo e mingherlino che per quasi 15 minuti l'ha messo in croce, e suppongo che l'appellativo fosse dovuto al fatto che il malcapitato fosse abbastanza in carne. Se ne stava seduto, con lo sguardo rivolto a terra, e cercava semplicemente di parare e difendersi dai continui scherni e colpi che gli dava quell'odioso nanetto. Lo scherzo si faceva sempre più pesante, gli altri 2 adulti che stavano nel nostro vagone osservavano agghiacciati la scena, io dopo un po' cercavo di incrociare il loro sguardo perchè speravo che almeno il signore che era presente, l'unico uomo tra noi, si decidesse almeno a rimproverarli, a dividerli o tenerli in qualche modo calmi, ma nessuno se ne fregava. Alla fine io mi sono alzata e sono andata vicino al ragazzino tremendo posandogli una mano sulla spalla e dicendogli, cercando di mantenere tutta la calma possibile (perchè sinceramente le facce di tutti quei ragazzetti non mi piacevano affatto): "penso che adesso il gioco si può interrompere, non è molto simpatico nè assolutamente intelligente... siete ragazzi, dovreste divertirvi in altri modi, non facendovi male e offendendovi tra voi... penso che se le stesse cose le facessero a te, se tu fossi più debole, ci staresti molto male". Cominciarono a guardarsi tutti da altre parti, e il ragazzino stronzo (scusate) farfugliò qualcosa e fece capire che cmq l'avrebbe smessa. Lunedì uscii dalla metropolitana con una gran voglia di picchiare qualcuno, cosa che non mi era mai capitata in vita mia. Ho provato un senso di rabbia e di angoscia orribili, e ho continuato a tremare e ad avere un senso di oppressione per un bel po'. Il tuo post ha suscitato in me l'esigenza di raccontare quest'episodio. Non ho avuto il coraggio di farlo i giorni scorsi, nemmeno sul mio blog, perchè mi ha colpito troppo questa situazione. La violenza, la mancanza di rispetto che arriva ad esser cattiveria, la strafottenza e la paura, sopratutto, della gente, compresa la mia, che impedisce di intervenire immediatamente. L'ingiustizia, l'incapacità di quel ragazzo di difendersi. Vorrei tanto capire, sapere, quale scintilla scatta nelle menti di tanti adolescenti di oggi. Dovrebbero pensare a viversi la vita, a gioire dell'amicizia e della compagnia, a stare in un ambiente pacifico liddove già la situazione della nostra città è quella che è... sinceramente mentre assistevo a quello spettacolo orrendo pensavo al futuro, al futuro di quelli che potrebbero essere i miei figli... ed ho avuto paura, molta paura. ChorandoSeFoi!..       |