Nick: Fetuffo Oggetto: parola del faraone Data: 12/5/2008 20.17.39 Visite: 52
"MA ALLORA SEI STRONZO!!!!", colei che aveva appena proferito questa offesa gratuita ed immotivata all’indirizzo di un incolpevole laureato in informatica col massimo dei voti (e che aveva quasi il doppio dei suoi anni) era tale Attilia. Attilia, alias Taty, (alias Attila secondo il nonno, l’unico che ci aveva preso in pieno) non aveva nemmeno 20 anni. Non era viziata, era oltre: era posseduta. Ore ed ore di spot, televisione, film, GigaByte di informazioni, trailer, marche, marchi, manga, suonerie, immagini, dvd, loghi, chat, sms, mms e di un numero indefinibile di dati immateriale che correvano e rimbalzavano da un angolo all’altro del globo alla velocita’ della luce lungo le nuove rotte tracciate dal consumo totale e globale, si erano materializzate incarnandosi ed impossessandosi di queste giovani vestali contemporanee. Taty, e altre come lei, erano le incarnazioni viventi dei nuovi demoni. Demoni che avevano scalzato i vecchi Pazuzu e Belial rendendoli inattuali, demoni dai nomi bisillabi che non li nascondevano in oscuri grimori ma che li dichiaravano apertamente sostituendoli a quelli dati loro dalle proprie madri, demoni inesorcizzabili perche’ nessuno ne aveva intuito l’esistenza. Questi nuovi demoni, infatti, non vomitavano bava verde o chiodi, al massimo vomitavano cheesburgers o long drinks, non parlavano sanscrito ma curiosi gerghi sgrammaticati che variavano da un anno all’altro, e non avevano bisogno di forze sovrannaturali per spostare, spaccare o distruggere oggetti grossi e pesanti, bastava la normale forza di una biondina tinta di 45 chili neopatentata per sfracellare un’Audi 6 nuova in mille pezzi. Erano demoni irrequieti, infondati ed insensati che nella logica infondata ed insensata del consumismo occidentale si mimetizzavano alla perfezione. ______________________________________________ tratto da "inferno" di gianfranco marziano http://www.katanka.net
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