Nick: micetta73 Oggetto: la mia esperienza Data: 25/9/2008 23.0.45 Visite: 42
io frequento napoli bene o male dal '94, insomma da quando mi sono sposata, non ho vissuto questi anni di fermento , forse ne ho intravista la parte finale della coda. ricordo anche solo7-8 anni fa, che effettivamente c'era molto movimento in centro la sera, locali, feste, casino, traffico, la gente andava in giro, trovavi anche magari ragazzi popolani o cmq di borgata che si fermavano a chiacchierare e fare battute, si prendevano in giro tra di loro e con noi, si rideva. certo la paura forse c'è sempre stata, i malamente c sò sempre stati, però prima era un pò diverso. ora effettivamente è tuto molto più triste, sembra quasi una città di provincia del nord la sera. ricordo anni fa quando mia nonna era ancora in vita e venne portata su da foggia con l'ambulanza perchè stava molto male. ricordo che mio padre mi disse che l'infrmiere commentò al'arrivo in questa zona così:" dottò che bello, quanto verde avete qua, da noi si sono seccate pure le anime". questa frase mi suona in testa ancora adesso, lo faceva prima quando pensavo al sud in genere, ma da alcuni anni mi viene in mente quando penso non solo a napoli ma all'italia in generale. ecco ci si sono seccate le anime a tutti. non siamo più capaci di provare un'emozione articolata, è tutto molto più grossolano,non si ha voglia di fare niente, non si proprone niente perchè " io non conosco nessuno", e se succede qualcosa, qualsiasi cosa, se uno spara è sempre colpa di qualcun altro, colpa ddllo stato, colpa di questoe di quello. nessuno pensa che si DECIDE di tirare il grilletto, che bisogna avere il sensod ella sfida per saper dire di NO e che la sfida non è a ki urla o pikkia più forte ma è il CORAGGIo di dire, ora mi metto io e io e io e io e non buttiamo skifezze per terra, e organizziamo la mostra , e chiamiamo il gruppo a suonare e se ci taglieggiano denunciamo alla telvisione, utiilizziamo i mezzi a disposizone per creare un caso,almeno fingiamo di essere un paese normale, che magari alla fine ci identificheremo così tanto con quesyo modello al punto che sia l'unico concepibile, per far vedere che non non ci limitiamo a volere una città normale ma che LA FACCIAMO NOI la città normale, perchè poche città al mondo sono in realtà la popolazione che le vivono e che le creano come nel caso di napoli.
|