I problemi sanitari che possono causare i piccioni non sono pochi ne' tantomeno da sottovalutare soprattutto perche' comportano per l'uomo il rischio di contrarre serie malattie, a volte anche dall'esito letale.
L'elenco che segue rende sicuramente l'idea dei danni provocati dai volatili.
ZECCHE dei piccioni (argas reflexus) :
piccoli acari di consistenza coriacea, lunghi da 0,5 a 1 cm., di colore scuro. Si diffondono nei luoghi affollati dai piccioni, quali i sottotetti e da qui all'interno delle abitazioni, in particolare tra le murature e gli stipiti dei serramenti o i battiscopa. Le zecche si nutrono del sangue e del sebo dei piccioni, ma anche di quello di altri volatili, animali e dell'uomo. La saliva prodotta dal parassita durante l'alimentazione provoca all'uomo dei fenomeni allergici che possono addirittura sfociare in uno shock anafilattico.
Il "rischio-zecche" aumenta considerevolmente per l'uomo quando si attuano improvvisi interventi di sfoltimento dei piccioni a seguito dei quali possono verificarsi massicce invasioni dei locali interni oppure quando vengono chiusi ermeticamente anfratti o locali colonizzati dai piccioni senza effettuare contemporaneamente la disinfestazione con insetticidi idonei. La migrazione di zecche verso l'uomo e' stata accertata persino a due anni di distanza dagli interventi di eliminazione dei volatili.
BORELIOSI o MALATTIA di LYME anch'essa veicolata dalle suddette zecche dei piccioni. In una bassa percentuale di casi (circa il 5%) puo' presentare prognosi pericolose comprendenti malattie neurologiche (come meningiti, polineuriti, meningo-encefaliti progressive), disturbi articolari, cardiaci e oculari.
BOTULISMO con esiti sovente mortali.
CRIPTOCOCCOSI infezione assai temibile in quanto si e' recentemente appurato che il lievito responsabile di questa malattia causa gravissime forme di meningite e meningoencefalite negli individui immunodepressi o colpiti da AIDS.
La stretta relazione tra gli escrementi dei piccioni e la propagazione della criptococcosi e' oggi innegabile. Anche il gabbiano comune contribuisce a veicolare tale infezione, ampliando il rischio di diffusione tramite i suoi voli quotidiani di ampio raggio.
ORNITOSI provocata da un batterio del genere clamydia con conseguenze sull'uomo a carico dell'apparato respiratorio. C'e' chi sostiene che oltre il 10% di tutte le affezioni acute alle vie respiratorie nei centri urbani sarebbe imputabile al sovrannumero di piccioni in prossimita' delle abitazioni.
PSEUDOPESTE AVIARIA causa nei neonati di acute meningiti.
SALMONELLA TYPHIMURIUM che infierisce particolarmente sulle persone immunodepresse.
TOXOPLASMOSI decisamente minacciosa per i feti umani.
CLAMIDIOSI
La clamidiosi è una malattia sistemica e contagiosa, talvolta mortale, degli uccelli e dei mammiferi, causata da microrganismi del genere Chlamydia.
Clamidiosi è un termine generale che sostituisce i nomi di psittacosi, malattia dell'uomo e degli uccelli psittacidi, e di ornitosi usato per indicare la stessa malattia degli uccelli non psittacidi.
La malattia si trasmette prevalentemente per via aerogena, mediante inalazione di escrementi essiccati. Nei piccioni è stata dimostrata anche la infezione per via orale. Fattori ambientali come l'affollamento, locali non igienici, variazioni notevoli di temperatura, nonché la sensibilità dell'ospite, influenzano la diffusione e l'evoluzione della clamidiosi. In tali condizioni, la maggior parte dei giovani uccelli può venire a morte. Quelli che sopravvivono rimangono spesso affetti in forma cronica, diffondendo i microrganismi nell'ambiente e potenzialmente anche all'uomo.
I volatili colpiti dalla forma acuta possono presentare anoressia, crescita ritardata, diarrea, congiuntivite, rigonfiamento delle palpebre, rinite, dispnea accompagnata da emissione di sibili. Talvolta è possibile osservare anche sintomi nervosi e, nelle infezioni gravi, la produzione di uova diminuisce bruscamente. Non sono rari neanche i casi di animali che contraggono la malattia in forma apparente e che successivamente divengono portatori. Stress ambientali o infezioni secondarie, ad esempio da salmonelle, complicano l'infezione da clamidie, ne aggravano il quadro e determinano l'insorgenza della malattia in forma conclamata e spesso la morte.
E’ IMPORTANTE OSSERVARE I SEGUENTI COMPORTAMENTI:
- Non date cibo ai piccioni, per evitare che si avvicinino a noi e per evitare che trovino alimentazione sufficiente a sopravvivere e riprodursi;
- Quando camminate per strada, cercate di tenervi lontani dai piccioni ed evitate di farli alzare in volo vicino a voi;
- Copritevi la bocca e le vie respiratorie quando si percorrono strade “invase” da piccioni, specialmente nei casi in cui i piccioni, vicino a voi, si alzano in volo;
- Dopo aver frequentato un ambiente con piccioni, lavatevi (soprattutto mani, faccia e capelli) e lavate immediatamente gli indumenti;
- Non camminate in casa con le scarpe utilizzate per strada, per evitare di disseminare sul pavimento polveri e frammenti di escrementi;
- Lavate periodicamente con detersivi adeguati i davanzali, i poggioli, i balconi, le terrazze, le altane: ogni presenza di piccioni (piume, escrementi...) è potenzialmente pericolosa;
- Utilizzate i dissuasori (meccanici e/o elettrificati) per eliminare le nidificazioni sui prospetti delle abitazioni;
- Verificate periodicamente che nei sottotetti non ci siano nidificazioni o altre tracce di piccioni (escrementi, piume, carcasse): nel caso, provvedete ad una immediata rimozione o contattate una ditta specializzata in disinfestazioni.
PRIMA DI PARLARE INFORMATI.
[e man mano che dio moriva in me,anzicchè aumentare la paura del nulla e del vuoto,cresceva l'orgoglio di sentirmi uomo.
libero dal gioco di un dio che ti fa dire e fare ciò che lui stesso ha scritto in anticipo]