Nick: giGGinocon2G Oggetto: cassettini della memoria Data: 3/3/2009 12.26.28 Visite: 64
quando ero appena diciottenne ero fidanzato con una ragazza il cui nome è una citazione di una cantante degli anni 80 (non scrivo il nome, perchè è probabile che qualcuno la conosca). lei aveva uno stereo grandissimo, uno di quei primi impianti hi-fi, con lettore cd, musicassette e piatto per dischi tutto incorporato. era grigio ed aveva le lucine bianche. ero affascinato da quell'aggeggio che riempiva gran parte della libreria dello studio del padre. spesso, quando andavo a casa sua, ci siedevamo per terra, aprivamo i cassetti, e mettevamo su cassette o dischi scelti un pò a caso, un pò no, e trascorrevamo ore ed ore, inseguendo l'amore e l'ormone. lei era, ed è, più grande di me di 3 anni, ed aveva una cultura musicale completamente diversa dalla mia, frutto anche degli insegnamenti di un fratello nato 8 anni prima di lei. mi insegnò molte cose, della musica e della vita, ma purtroppo non eravamo fatti per stare assieme. una delle cose che ricordo maggiormente della nostra breve storia sono le sue cassette. me ne faceva in media una ogni 2-3 settimane e, puntualmente, non scriveva neppure un titolo dei pezzi che aveva scelto per me. "non scrivo nulla, così sei ancora più curioso di ascoltare quello che ho scelto per te, e non sei tentato di saltare dei pezzi. le mie cassette le devi ascoltare tutte" così io le ascoltavo tutte, ma, proprio come l'autrice del post, alcune volte non riuscivo a riconoscere il pezzo e rimanevo con il dubbio. una cosa però lei non la sa: tutte le volte che il nastro mi proponeva una canzone di Simon and Garfunkel, io la saltavo. non mi sono mai piaciuti Simon and Garfunkel, anche se lei, nelle sue cassette, inseriva sempre almeno una delle loro canzoni... Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli. [V] |