Nick: DeK Oggetto: re:sull'11 settembre Data: 14/5/2009 18.52.21 Visite: 68
è stato detto: quindi si sono fottute le fondamenta perchè all'impatto è seguita l'esplosione dei serbatoi che hanno portato la temperatura a 1000°???
Quella ha innescato l'incendio. Il combustibile brucia a temperature che non avrebbero intaccato la struttura dell'edificio, come riportato. Ma ovviamente l'incendio si è esteso anche agli oggetti presenti nel grattacielo.
è stato detto: quindi sarebbe dovuto collassare subito o c'è la possibilità che le fondamenta si siano fottute e un pò alla volta bbiano ceduto?
Il metallo, riscaldato, si espande. Come succede coi binari del treno, estremita' adiacenti sono ovviamente dotate di un margine di sicurezza che permette un certo "gioco" (non conosco i termini tecnici) al metallo: la combustione del carburante dell'aereo, pur dilatandolo ed indebolendone la tempra, non sarebbe stata sufficiente causa per il crollo. L'incendio successivo, pero', ha fatto si' che il metallo perdesse ancor piu' tempra, diventando piu' malleabile; la successiva dilatazione ha portato il metallo a cozzare contro il metallo, ripiegandolo ai alle estremita', ed andando quindi ad intaccare il cemento circostante.
è stato detto: e allora come è possibile che sia collassato come se fosse stato fatto esplodere?
Credo di aver gia' risposto. Senno' riformula con piu' precisione.
è stato detto: ma di più come facevano le persone che erano intrappolate all'interno a sopravvivere ad una temperatura ben maggiore dei 1000° necessari per la fusione del'acciaio?
L'incendio non e' scoppiato ovunque contemporaneamente: se cosi' fosse, avresti ragione. E' stato innescato dal carburante nel punto dell'impatto e si e' poi propagato nel resto dell'edificio, probabilmente attraverso il condotto dell'ascensore.
è stato detto: io ricordo di persone che si buttvano giù, non sarebbero dovute morire all'istante???
Io non ricordo che 4000 persone si siano buttate giu'. Qualcuna sara' pure morta all'istante. Sapessi quanti ancora non se ne rendono conto. Poveretti!
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