la quasi totalità dei film nn trattano i "periodi" con rigorosità storiografica da libro di testo Universitario perchè altrimenti staremmo parlando di Documentari e nn di film o "sceneggiati" TV.
E cmq "La Meglio Gioventù" nn si basa solo sugli eventi storici in cui è ambientata la vicenda, c'è amore, malinconia e dolcezza che pervadono l'intera pellicola, a me basta girarti questa scena per farmi forte del fatto che nn è un cesso, se scene del genere fossero presenti un pò dovunque io sarei felicissimo di avere 1.000 e più cessi d'autore in cui espletare i miei bisognini...
Un'inquadratura fugace, ma che è veramente, e senza appello di smentita, la cifra di un intero film di circa sei ore.
Questa brevissima sequenza, composta da due ravvicinate inquadrature separate da uno stacco netto della durata di 20 secondi circa, è tratta da "La Meglio Gioventù" di M.T. Giordana.
Interno giorno.
Un Bar.
La mano di Matteo Carati inserisce la monetina nel juke box e "A chi" di Fausto Leali parte decisa.
Stacco deciso e la mdp si staglia fissa in un primissimo piano del volto di Giorgia, che rimane inquadrato per una quindicina di secondi circa.
Quindici secondi intensissimi nei quali la canzone di Leali, si trasforma radipamente da semplice "contorno" a commento vero e proprio del primo piano del volto di Giorgia.
Un'espressione che pur nella sua brevità riesce ad essere la cosa più bella di sei ore di film e soprattutto una delle sequenze "d'amore" più belle viste sullo schermo.