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Nick: NEVERLAND
Oggetto: re:Angolo di NEVERLAND
Data: 20/5/2003 17.34.56
Visite: 249

bene dopo il travaglio di questo week-end un pò partikolare inizio con grinta questa nuova settimana presentandovi una nuova, fantastika ed entusiasmante puntata de "L'Angolo di Neverland!"
quello di oggi è un thread epiko ed indimentikabile data l'importanza del personaggio trattato, forse uno dei più indimentikabile...
oggi vi parlerò dell'anime "storiko" per eccellenza, l'anime dell'amore platoniko e dell'ambiguità, uno dei poki cartoni in cui ho pianto seguendo le vicessitudini dei protagonisti...
vi porterò in un mondo fatto di balli e intrighi di corte, ricchezza e povertà, amori impossibili e non corrisposti, sorrisi e lacrime, guerra e rivoluzione...
un mondo fiabesko ma crudelmente reale...
un mondo dove alla fine vince l'amore quello vero ed eterno nn legato al corpo terreno...
forse ci siete arrivati o forse no...
diciamo ke tutto ha inizio con questa strofa:
"...il buon padre voleva un maskietto ma ahimè sei nata tu..."
si finalmente ci siete arrivati ke suonino a festa le fanfare ne "L'Angolo di Neverland" sta per entrare "Madamigella Oscar!"...


Versailles no bara
(La rosa di Versailles)

L'Autrice:

- Riyoko Ikeda -
Gli studi di musica vocale lasciano trasparire la passione per il canto ma si dedica con ottimi risultati alla realizzazione di manga per ragazze sin dai tempi dell'università.
Evidente la predilezione per i drammi con sfondo storico-biografico, affascinata forse dalla scenograficità delle epoche passate.
Dopo anni di produzioni, VERSAILLES NO BARA resta l'opera migliore e più seguita che Riyoko Ikeda abbia mai realizzato.
In Giappone, come nel resto del mondo, conta numerosissimi fans.



Il Manga:
Primo manga di successo di Riyoko Ikeda pubblicato in 82 puntate dal settimanale per ragazze "JYOSEI SEVEN" (dal N.21 - Febbraio 1972 al N.52 - 1973), raccolto poi in 10 albi:
9 contenenti la serie regolare ed 1 una storia breve. Nel 1987, la casa editrice Chuokaronsha, racchiude e ristampa in due maxi volumi deluxe, di quasi mille pagine l'uno, questi dieci albi.



"Versailles no Bara" è uno shojo, ovvero un manga destinato ad un pubblico di ragazze e che quindi, almeno inizialmente, ha come tema portante l'amore.
Il triangolo amoroso Oscar-Fersen-Maria Antonietta è messo ottimamente in risalto nella prima parte del manga, mentre nella seconda parte l'attenzione è indirizzata maggiormente verso i fatti storici e i personaggi principali sembrano solo dei petali di rosa in una tempesta.
Graficamente il manga non è straordinario:
presenta un tratto molto semplice e tezukiano che spesso ricorre ad uno stile fortemente caricaturale anche in situazioni poco adatte ad esso.
Sinceramente l'unico appunto che potrei muovere al manga della Ikeda è ke oggi risente della sua età (30 anni) e che quindi potrebbe far storcere il naso ai lettori abituati agli standard odierni fatti di retini e massiccio utilizzo di cg.
Però sono da ammirare gli sforzi che la Ikeda compie nella "seconda parte" del manga con l'abbandono delle caricature e il tentativo di rendere più adulti e credibili i personaggi.
Un tentavivo quindi di dare tridimensionalità grafica ad una storia che in quanto a concetti espressi, nel suo svolgersi, rinuncia al suo stile marcatamente shojo e si fa apprezzare anche dall'altra metà del cielo.
E' questo quindi che decreterà il vero successo del manga:
il fatto di essere considerato uno shojo solo per esigenze catalogative mentre in realtà abbandona abbastanza celermente lo standard per addivenire ad un linguaggio espressivo universale.
Cio che fa sorridere è il ricorso a certi elementi grafici tipici degli shojo (come le stelline negli occhi dei personaggi o il ricorso forzato a simbologie floreali).



Pubblicazioni in Italiano:
CORRIERE DEI PICCOLI Settimanale (Rizzoli):
1983/84 pubblicata a puntate dopo pesanti censure.
Disegni pezzotti di fattura italiana e qualità non troppo alta.
Edizione a colori e dialoghi non fedeli alla traduzione.
Pubblicazione interrotta.
CANDYSSIMA Settimanale (Fabbri):
1983/84 dopo averne acquistato i diritti la Fabbri ci propone il fumetto originale in 106 numeri che non ci mostreranno mai il vero finale di Lady Oscar.
"Le avventure di Lady Oscar" si chiudono infatti con un lieto fine.
LADY OSCAR - Granata Press, Bologna:
Mar 1993 - Nov 1994 20 albi editi sulla collana Manga Hero dal n.25 al n.44 - Formato 16x24
Tiratura 15.000 copie - Prezzo di copertina: £ 5.000. Fedeli agli originali giapponesi.
Disegni in bianco nero con splendide copertine a colori.
La storia di Versailles no Bara termina a metà del n. 19 di Lady Oscar (equivalente al n.43) la II parte ed il n. 20 trattano la storia parallela "La Contessa dal Vestito Nero".



I Personaggi Principali:


Oscar François De Jarjayes
(Parigi 1755 - 1789)
Il capriccio di un genitore si trasforma in un tormento:
una donna bellissima, forse migliore delle donne di corte per la mancanza di frivolezza, coraggiosa, da sempre in antagonismo con uomini, ma sensibile, delicata in fondo come una rosa:
La Rosa di Versailles.
Convinta sin da piccola che non vi siano differenze sostanziali tra lei ed il suo compagno di giochi André, cresce nell'ingenua convinzione di essere un ragazzo.
Diventa poi Capitano delle Guardie Reali, sembrerebbe per dispetto, infatti, dopo il rifiuto di dover servire una donna quale la principessa austriaca, accetta il duello nel bosco con Girodelle, altro candidato, solo perchè da questi provocata.
L'amicizia-devozione nei confronti di Maria Antonietta è quasi maniacale, turbata forse dal suo doppio ruolo uomo-donna, somiglia ad una sorta d'innamoramento possessivo ma in fondo una vera amicizia è ben più salda di qualsiasi altra relazione.
Amicizia in qualche modo messa a repentaglio dal vero amore, il Conte di Fersen, unico uomo che si convincie di poter amare malgrado egli non ricambi o non possa ricambiare il suo amore.

Il fatidico ballo cui prende parte indossando il favoloso abito celando a tutti la sua indentità, André a parte che a malincuore l'accompagna, segna la fine delle sue speranze:
Fersen la vede come un amico, un amico uomo per giunta, il suo migliore amico.
Non c'è amore per lei, nel cuore di Fersen c'è posto solo per Maria Antonietta anche se non potrà mai averla.
Oscar soffre per se, per Fersen e per la sua Regina.
All'oscuro sembra restare il bell'attendente ed i suoi sentimenti profondi stretti nella morsa della mano che stringe lo straccio con cui lava il cavallo nella fontana mentre Oscar suona il piano.
Dopo la vicenda di Fersen, Oscar decide che la sua vita sarà quella di uomo senza più il bisogno di nessun aiuto da parte di André, ma lui non è aiuto che vuole offrirle ma amore e glielo rivela...
Oscar non potrà mai rinnegare la sua identità di donna e questo le fa più male della violenza appena subita dal suo amico di sempre.

Lascia la Guardia Reale per i Soldati della Guardia fra cui lo ritroverà con sua grande meraviglia, arruolatosi per seguirla.
Girodelle, l'altro innamorato, chiede la sua mano negata con non troppa finezza anche a dispetto di un padre che solo ora ammette di aver sbagliato.
Oscar continua la sua vita militare all'ombra della Rivoluzione fino al giorno in cui il suo essere donna realizza di non poter vivere senza l'uomo che ama più di ogni altro al mondo:
André.
Il destino però è segnato.
Le sue condizioni di salute sono precarie, forse l'incubo della morte la porta a liberarsi di tutti i tabù:
tradisce la Corona, la sua Amata Regina, rinnega le sue origini abbandonando con un biglietto il padre in lacrime, si scopre innamorata, ironia della sorte, il giorno in cui Fersen la salva dalla folla impazzita e fra quelle stesse braccia invoca il suo André. Passeranno dei giorni prima che trovi il coraggio di manifestare i propri sentimenti ma finalmente...

il loro amore arde il bosco più di quanto possa la Rivoluzione ardere il cuore di Parigi, finalmente il suo essere donna si realizza completamente, il sogno prende forma ma senza realizzarsi mai.
André, ormai cieco, muore nell'assurdo tentativo di salvarla.
Oscar dapprima si abbandona in preda alla disperazione poi, spronata da Alain e dagli ideali che il suo compagno le aveva trasmesso, riprende con ardore il comando, poi muore, sul campo di battaglia, un'ora prima della presa della Bastiglia.


André Grandier
(Parigi 1754 - 1789)
Nipote della governante della famiglia Jarjayes, viene posto al fianco di Oscar sin dall'infanzia con lo scopo di servirla e proteggerla.
La differenza di ceto sociale non impedisce loro di allacciare un legame di amicizia fortissimo che quasi subito per André si trasforma in amore profondo e duraturo.
I suoi silenzi costituiscono momenti di straordinaria emozione accompagnati da sguardi o piccoli importanti gesti.
Celebre la sua mano, in primissimo piano, dopo essersi voltato verso la finestra di Oscar - lei sta suonando tormentata dal pensiero di Fersen - e la rabbia, attraverso le sue dita, stritola lo straccio - stava lavando il cavallo nella fontana - e quel cencio lacrima, come la sua anima.
Riesce più di ogni altro a contrastare l'impulsivitâ di Oscar assumendo spesso il ruolo di "fratello maggiore" sebbene il suo amore per lei cresca di giorno in giorno fino a divenire un'ossessione soprattutto nel vederla innamorata e sofferente a causa di un altro uomo:
Fersen.
Rischierà di essere giustiziato a causa dell'incidente a cavallo provocato dall'inesperienza di Antonietta, sarà messo a dura prova dinanzi a Luigi XV, ma lei per prima, con l'intervento di Oscar - che lui crede averlo dimenticato - e persino di Fersen, viene assolto.
Inoltre, il fantasma della rivoluzione, lascia supporre un destino non tranquillo per i nobili oggetto di odio da parte di un ceto sempre più ribelle cui lui sente di appartenere ora più che mai.
Sempre presente nelle vicende di Versailles No Bara, al fianco di Rosalie, Maria Antonietta oltre che di Oscar, Alain, Fersen, Bernard, sembra essere continuamente aggiornato su tutto ciò che accade nella Reggia, nella Francia, nel cuore di Oscar.
Inizia ad interessarsi ai cambiamenti che porteranno la Francia alla rivoluzione prendendo parte a segrete riunioni fra nobili, clero e popolani frangente in cui Oscar arriva ad accusarlo di essere il Cavaliere Nero - figura del ladro che "ruba ai ricchi per dare ai poveri".
Egli non solo spiegherà i motivi dei suoi tardi rientri ma la aiuterà a catturare il vero Cavaliere Nero mascherandosi a sua volta.
La trappola è tesa, il nemico abbocca ma nel corso del combattimento André verrà ferito all'occhio destro.
Nonostante il diverbio, Bernard - vero volto del Cavaliere Nero - diventa suo compagno nella lotta per la libertà.
In un momento di rabbia - dovuto alla decisione di Oscar di voler vivere come un uomo ad ogni costo e di non aver più bisogno di lui - la bacia violentemente strappandole i vestiti, sottolineandone la femminilità e svelando il suo amore represso.

Al congedo di Oscar dalla Guardia Reale per i Soldati della Guardia decide di arruolarsi con l'aiuto di un amico di taverna - Alain - con il quale allaccerà una grande amicizia.
Sconvolto dalla notizia del probabile matrimonio tra Oscar e il Conte Girodelle, si lascia pestare dai soldati del suo reggimento - lo credono una spia dei nobili vista la sua amicizia con Oscar - Alain lo ritrova in lacrime, sul pavimento, gemente: "Oscar non ti sposare...", scena cui assiste la stessa Oscar, in silenzio.
Si interpone fra Lei ed il Generale Jarjayes il giorno in cui quest'ultimo, per salvare l'onore della famiglia decide di uccidere la figlia ribelle - non aveva rispettato gli ordini del re - con l'occasione ribadisce di amarla ancora e di volerla sposare ad ogni costo:
"Il re deve forse chiedere il permesso a qualcuno se vuole sposare una donna?"

Quando finalmente il suo amore per Oscar viene corrisposto, il fervore della rivoluzione li incita - insieme ad alcuni soldati forma il Reggimento B - a combattere una battaglia che per loro si concluderà nel peggiore dei modi:
André perderà la vita il 13 luglio 1789 colpito al cuore da una fucilata nemica, morirà in piazza insieme ai giovani sogni di Oscar.


Hans Axel von Fersen
Giovane conte svedese giunto in Francia per proseguire gli studi.
Nel corso di un ballo in maschera a Parigi incontra la bellissima donna che si rivela essere la Regina di Francia.
Ormai è tardi, l'amore tra i due è sbocciato e destinato a durare per sempre, tra il vociferare del popolo e della corte.

Fersen tenta invano di allontanarsi da lei scegliendo la guerra oltreoceano ma riscopre, l'amore, al suo ritorno a Versailles.
Grande amico di Oscar - solo in seguito ad un incidente la scoprirà donna - non potrà ricambiare i suoi sentimenti neanche dopo aver riconosciuto il lei l'affascinante e misteriosa dama in abito bianco con la quale aveva ballato al solito ballo di corte!
Impertinente nei confronti del re, passa in primo piano ai problemi di corte, trascorrerà con Antonietta il tempo rubato alle mancate udienze.
Poi le annuncerà, a malincuore e davanti le altre dame, il desiderio di suo padre di averlo accanto ed il suo imminente matrimonio...
lo stesso giorno realizza il desiderio della regina presentandosi in alta uniforme.
Ogni tentativo è vano, s'incontreranno una sera - per caso - nei giardini di Versailles, vagando in solitudine, nell'agonia di un amore impossibile.
Il danno è irreparabile ma l'amore è salvo.
Antonietta inciampa sulla sua infelicità cadendo fra le braccia dell'uomo che ama.
Fersen resterà al servizio della Sua Regina assistendola personalmente nella Fuga di Varennes fino al congedo richiesto da Luigi XVI.
Rimpiangerà Oscar ed il suo grande coraggio...
come il giorno in cui salvandola dalla folla impazzita le sentì gridare:
"devo salvare il mio André!"


Maria Antonietta
I primi fotogrammi la dipingono come una splendida bambina spensierata che rincorre farfalle. Probabilmente la vera Maria Antonietta non era tanto più matura il giorno in cui le venne annunciato il fidanzamento col delfino di Francia.
Appena undicenne, gioca alla principessa viziata, immagina un popolo fedele, amori che non le saranno concessi.
Al distacco materno si aggiunge la rinuncia obbligata - in onore della Francia - a tutto ciò che proviene dal suo paese compreso l'anello che la regina austriaca le ha donato in suo ricordo.
Scampa ad un agguato per merito di Oscar.
È il loro primo incontro:
la giovane principessa ammira il bel soldato ma tra dispiacere e meraviglia le viene svelata la sua identità di donna.
Le due saldano un'amicizia, un legame spinto forse dall'età - entrambe 14enni - non verrà meno il rispetto della Regina e la devozione di Oscar fino al commovente addio alla vigilia della presa della Bastiglia.
Il suo inutile convincersi felice consorte di quel principe timido, il cui bacio sulla guancia non le accende nessuna passione, la porterà ad innamorarsi perdutamente dell'affascinante svedese, il Conte di Fersen, incontrato ad un ballo in maschera a Parigi durante una della sue fughe misteriose da Palazzo.

Malgrado i due tentino di resistersi vengono travolti dal desiderio e da un pericoloso vociferare.
Sente il peso delle sue colpe invocando la guarigione del figlio Joseph.
Inesperta e plagiata da dubbie dame non farà che peggiorare la sua posizione rispetto al dolente popolo francese che solo in primo momento l'aveva acclamata nella speranza di un utopico miglioramento.
Avventatamente ordina la chiusura della sala della Pallacorda, mantenendo la sua regalità nel silenzio della seguente apparizione in pubblico e nonostante la tentata fuga verso l'Austria, incitata dallo stesso Fersen - ultimo platonico addio degli innamorati - il ritorno a Parigi come prigioniera - Rosalie al suo fianco - e la sua condanna alla ghigliottina.


Generale de Jarjayes
Conte e Generale delle Guardie Reali, marito della Madame la dama d'onore di Maria Antonietta, padre di Oscar.
Spinto dal maniacale desiderio di portare avanti la tradizione militare della famiglia, alla nascita della sua bambina si convincie, lui per primo, di doverlo allevare come un maschio.
Suo "figlio" Oscar, come lo chiama anche quando è ormai divenuta una splendida donna.
Solo quando la Rivoluzione promette rinnovamenti a discapito dei nobili ammette di non aver avuto il diritto di plagiare la vita della sua bambina e cerca di rimediare concedendo la sua mano in matrimonio, dapprima Girodelle, quindi lascia lei la scelta.
Temperamento testardo tipico dei militari, trasmesso ad Oscar, è pronto a sacrificare per onore se stesso e sua figlia, davanti al tradimento di quest'ultima nei confronti della famiglia reale.
Fermato da André, considerato come un figlio, si mostra però contrario all'idea che possa sposare Oscar.
Sventato il timore grazie alla clemenza della Regina, confida poi ad André il suo parere riguardo ai due giovani:
avrebbe visto di buon occhio un unione tra i due a patto che appartenessero allo stesso ceto, certo che avrebbe reso felice la sua Oscar.
Commovente l'addio epistolare di Oscar, subito dopo tale vicenda, in cui il Generale in lacrime comprende il desiderio di sua figlia probabilmente pentendosi della scelta che fece al suo posto quando era ancora una bimba spensierata.
È l'ultima scena nella serie in cui lo si vede.


Madame De Jarjayes
Amabile, vulnerabile, sottomessa alla volontà ferrea del marito.
Poca voce in capitolo riguardo le decisioni, compresa l'educazione di sua figlia Oscar, la si vede di rado per via delle precarie condizioni di salute.
Vittima dell'antagonismo che la vede contesa, quale dama d'onore, tra la Principessa e la Du Barry. Quest'ultima prepara un tranello per vendicarsi, d'aver preferito Antonietta a lei, servendosi del vino avvelenato donatogli dal Duca d'Orleans.
Rischia di venir uccisa da Rosalie che la scambia per la Contessa de Polignac.
Oscar, a lei molto legata, la salva in entrambe le occasioni.


Nanny
La dolcissima nonna di André, governante e balia di "Madamigella" Oscar.
Ha sempre manifestato apertamente il suo disappunto sul crescere Oscar come un ragazzo specialmente nei casi in cui ha rischiato la vita come soldato.
Ha cucito e tenuto da parte l'abito bianco che sapeva Oscar avrebbe un giorno indossato.
Alza spesso il gomito e il tono di voce per sgridare amorevolmente il nipote che ha cresciuto come un figlio e si dispera il giorno in cui scopre che sta perdendo la vista.
Trema nel cantuccio dietro la porta della stanza in cui il Generale sta per compiere il suo sacrificio e quello di Oscar a cui prende parte anche André rivelando apertamente i suoi sentimenti.
Nanny probabilmente ha sempre saputo che tra Oscar ed André c'era qualcosa in più di una semplice amicizia ma taceva considerando l'apparenza delle cose, la diversità di ceto non avrebbe mai permesso quell'unione.
Sarà lei a leggere la lettera d'addio di Oscar al Generale.
Personaggio divertente dagli attacchi di ira molto manga, "tachicardica" come tutte le nonne vere.


Luigi XV
Re di Francia. Uomo grandioso, turbolento, completamente assorto nel suo ruolo di regnante ignorando la vita del popolo francese al di fuori del suo fastoso mondo.
Autorevole ma superficiale nei confronti anche dei capricci della principessa e della sua favorita, la Contessa du Barry, che abbandonerà al suo destino con le ultime sue parole, il giorno dell'estrema unzione, sul letto di morte per vaiolo.


Contessa Du Barry
Favorita del Re, considerata la donna più importante a Versailles.
All'arrivo di Antonietta nasce una disputa tra le due: il rifiuto della principessa di parlarle a causa del suo passato di prostituta - mette in pericolo l'alleanza Francia-Austria.
La burbera reazione della Contessa porta alla rottura del silenzio per volere di Luigi XV e dell'Imperatrice d'Austria la notte di capodanno durante pubblica udienza.
Avvelena il conte Du Barry per poter prenderne il titolo e continuare indisturbata la sua scalata verso le vette della società e sembra ben riuscirci. Accompagnata nel suo intento dal Duca D'Orleans - aspirante al trono - ed illusa da questi nel riservargli un posto d'onore a corte, commette gravi errori che renderanno ancora più vana la riconquista dell'amicizia di Maria Antonietta Regina.


Duca D'Orleans
Cugino di Luigi XVI.
Sua prima occupazione eliminare il re e salire al trono di Francia.
Sempre appoggiato dal perfido duca de Guéménée, tenta di rapire la principessa al suo arrivo dall'Austria, di uccidere Luigi XVI durante la caccia alla volpe, e numerosi altri tentativi di far saltare il trono anche dopo l'incoronazione, abile manipolatore dell'interesse altrui, vedi la Du Barry e Jeanne, lo stesso Cavaliere Nero o gli incontri dei giovani pensatori liberali che, benchè ebbero il merito di alimentare il cambiamento della Francia, erano per lui soltanto un pretesto.


Luigi XVI
Giovane principe un pò sciocco e per di più timido. Sposa Maria Antonietta quando era ancora un ragazzino senza bene comprendere il suo ruolo di futuro Re di Francia.
Spesso vittima di tentati omicidi comandati dall'invidioso Duca d'Orleans - durante la caccia alla volpe - sventati da Oscar.
Appassionato dalla professione di fabbro si diletta nella creazione di lucchetti tra cui quello gigante a forma di cuore che dona alla principessa per compesare il suo apparentemente scarso interesse nei sui confronti:
la principessa glielo lancia contro indignata.
Crescendo resta comunque alla mercè della Regina e dei suoi capricci, lo si vede impegnarsi poco nella politica.
Clamorosa la decisione di sciogliere dell'Assemblea Nazionale.
Della relazione della moglie col Conte di Fersen non fa parola, si limita a licenziarlo dalla cappella privata il giorno in cui Maria Antonietta vi si reca implorante la guarigione del figlio.
Unico momento in cui l'orgoglio prende il sopravvento alla stregua del giorno della fuga di Varennes, anche se non si capisce se lo faccia per se, il suo buon nome o solo per non mettere a repentaglio il "gentile" amante di Maria Antonietta.


Conte de Mercy
Diplomatico austriaco, inviato da Maria Teresa d'Austria a consiglio della giovane ed inesperta Maria Antonietta nel delicato periodo che ricorda la disputa tra la principessa e la favorita del re.
Amorevole nei rapporti con la Principessa.
Distinto ed abile consigliere spesso poco preso sul serio.
Sinceramente vicino al dolore della Regina al momento della scomparsa della madre:
l'imperatrice.


Yolande De Polignac
Conosciuta da giovane col nome di Martin Gabriel.
A soli 15 anni diede alla luce Rosalie, affidata ad una giovane donna di Parigi.
Sposa un nobile uomo continuando pur sempre a far parte della cerchia dei nobili minori.
Maria Antonietta la noterà per la splendida voce consacrandola sua dama di compagnia.
L'abile contessa riuscirà a farsi coprire d'oro e ad ottenere posti di riguardo per i suoi familiari. Tenterà di uccidere Oscar, sua la menzogna della prossima nascita dell'erede al trono che smentirà con un aborto causato da Oscar, rapinerà la regina col gioco della roulette, costringerà la piccola Charlotte a sposare un vecchio duca solo per soldi e provando un breve rimorso per il suicidio della figlia, infatti venendo a conoscenza di Rosalie quale sua primogenita, la costringerà ad abitare con lei ricattandola con infamie su Oscar cui avrebbe dato voce, e imponendo a lei il matrimonio fallito da Charlotte.


Charlotte De Polignac
Giovane bella ed elegante figlia della Contessa de Polignac.
Burattino nelle mani di una donna assetata di potere. Fanatica come può esserlo una ragazzina viziata, senza troppo rispetto per la classe meno abbiente, cui appartiene anche Rosalie, la ragazza dalle dubbie origini che incontra al ballo di Madame Elisabeth.
Promessa sposa - a soli 11 anni - al ricco Duca Roland de Guiche.
Ingenuamente innamorata di Oscar - accusa la madre di aver architettato l'intrigo in cui la "bella e buona Oscar" è stata ferita - una sera le chiede in dono una rosa - la bianca, sul bavero della divisa - presa dalla pazzia lava la mano del peccato - avidamente baciata dal principe - nella grande fontana dei ranocchi le cui statue le ricordano forse l'aspetto putrido di quell'uomo.
La sua caduta libera nel buio, da una delle torri di Versailles, durante una delle tante feste, la classifica fra le più struggenti scene dell'intero anime:
l'immagine di sconvolgente bellezza, e Rosalie che dapprima nega poi, colta dal dolore, ammette di provare emozioni nei confronti di colei che sente sua sorella per la prima volta, morta, a soli undici anni, prima che sia dato loro modo di conoscersi.


Rosalie Lamorliére
Figlia adottiva di Nicole Lamorliere cui venne affidata alla nascita dalla Contessa de Polignac, allora conosciuta come Martine Grabielle.
Trascorse l'infanzia accanto a colei che credeva sua sorella Jeanne, prendendosi cura della casa e della madre malata.
Verrà trattata come una ladra da Jeanne, divenuta ricca, il giorno in cui le chiede denaro per le medicine.
Il giorno in cui Nicole viene investita, dalla carozza della Polignac, la donna le rivela la sue nobili origini.

Ma è Nicole che considera la sua vera madre e per vendicarne la morte si reca a Versailles ma sulla strada tenta di uccidere Madame Jarjayes scambiandola per la donna della carrozza.
Oscar impedisce il peggio e comprensiva l'accoglie nella sua casa come una sorella minore.
Conosce la sua vera sorella, Charlotte, provando per lei un odio che si trasformerà in disperazione il giorno del suicidio della piccola.
Ragazza forte allo stesso tempo sensibile, piange facilmente e continuamente.
Innamorata, anche lei, di Oscar, la venera al punto da accettare il ricatto della Contessa.
Diventerà sua figlia in cambio dell'incolumità dell'onore di Oscar.
Costretta dalla sua vera madre a seguire il destino amaro della sorellina, divenire moglie di un ricco anziano duca, tornerà a Parigi dove sposerà Bernard. Parteciperà ai moti rivoluzionari ed assisterà la regina durante la prigionia.
La ritroveremo nell'ultimo episodio, con Bernard ed Alain.




Bernard Chatelet
Giornalista parigino impegnato a fondo nella riforma della Francia, a favore del popolo, nonchè discepolo di Robespierre.
Assume il volto di Cavaliere Nero, rubando ai ricchi per donare ai poveri, figura altresì sfruttata dal Duca d'Orleans.
Ferisce l'occhio di André durante il combattimento che si concluderà con la sua cattura. André per primo lo perdona "appoggiando" la sua giusta causa.
Vista la sua indole di onesto idealista - e soprattutto perchè André lo perdona ed anzi ammira per la sua opera - viene liberato da Oscar che lo spaccia per un errore in cambio della restituzione dei fucili sottratti dai suoi briganti al Generale Jarjayes.
Un'amicizia fondata sui principi comuni di libertà, uguaglianza e fratellanza, lo lega ora ad André.
Sarà di vitale importanza il suo contributo alla liberazione dei Soldati della Guardia imprigionati con l'accusa di tradimento.
Coinvolgerà il popolo su richiesta di Oscar.
La tenera amicizia con Rosalie, iniziata davanti la tomba di Nicole, prosegue trasformandosi in amore al ritorno della ragazza alla vita parigina.
I due si sposeranno, combatteranno sopravvivendo alla rivoluzione, alla morte dei loro cari amici, al terrore.
Di Bernard è l'idea di scrivere un libro sulle vicende della Rivoluzione con l'intenzione di dedicarne una parte al meraviglioso racconto di Oscar ed Andrè, lo ritroviamo con un Alain contadino che narra l'inutile spargimento di sangue che seguì la morte dei loro amici, descrivendo al pubblico le vicende di una Francia sempre più repubblicana.


Victor Clemente Gerodelle
Conte de Gerodelle.
Altro pretendente per il comando della Guardia Reale. Il giorno del "giudizio" attende Oscar nel bosco e la sfida a duello da cui esce sconfitto in men che non si dica.
Viene in seguito promosso secondo comandante.
Elegante soldato, molto distinto e coraggioso nonostante l'animo sensibile.
Rimasto colpito da Oscar sin dal loro primo incontro-scontro, l'ama in silenzio fino al giorno in cui lei decide di abbandonare il comando.
Lui prova a convincerla, nonostante tale decisione lo vedrà salire al comando del plotone, non vuole perderla e non potendo più averla come comandante decide di prenderla in moglie, proposta che Oscar trova alquanto ridicola.
Egli proverà a parlarle ma tutto si rivela inutile anzi viene da lei deriso e disilluso.
Inoltre asseconderà la sua donna - che sfrutta a pieno la situazione - nella decisione di non allontare la folla dal parlamento.
Carina la scena in cui Oscar si presenta, in divisa militare, al ballo dato in suo onore - per la scelta di un pretendente - sorpresa di vedere tanti cavalieri senza nemmeno una dama da invitare per un ballo, Girodelle in un angolo, sorride ironicamente:
"Eri tu la donna da far danzare".


Duca de Guéménée
Crudele ed arrogante, amico intimo del Duca d'Orleans insieme al quale trama contro la famiglia reale.
Lo vediamo, in compagnia del Metternich, all'udienza, non concessa, della Regina intrattenuta da Fersen: Oscar cerca di placare la sua ira a parole ma costui la snobba.
Lo ritroviamo poi nel tragico episodio dell'assassinio - davanti gli occhi di tutti - del piccolo Pierre il bimbo affamato che lo deruba.
Oscar, presente, inizia ad avere nei suoi riguardi un ribrezzo sconfinato.
L'abilità con armi di ogni genere lo porta, fiducioso, a sfidarla in un duello con pistola da cui - malgrado l'abbagliante riflesso dell'alba sul vetro della cattedrale - uscirà sconfitto (ferito purtroppo solo ad una mano).


Alain De Soisson
Personaggio simpatico ed amabile forse proprio per la sua schiettezza.
Capo di circostanza tra i Soldati della Guardia. Alquanto rozzo.
Capace di sentimenti docili ma profondi verso la povera Diane, bella e sfortunata sorella.
Dapprima ostile all'idea di essere comandato da una donna, per di più nobile, sfida a duello Oscar, che avrà poi la meglio.
Lo vediamo la prima volta nella taverna in cui si reca André.
È in compagnia degli altri soldati e tra sbornie e botte nasce una grande amicizia.
Egli aiutera infatti l'amico ad arruolarsi.
Sempre complice di André, nel mascherare anche la sua cecità al comandante, viene a conoscenza del suo amore per Oscar, che reputa egoista e meschina specie nell'episodio del fucile di Lasalle, anche se dovrà ricredersi.
Carina la scena in cui, durante la marcia, "becca" Andrè, con aria sognante, che volge lo sguardo al suo comandate.
Piccolo particolare che rivela la vera motivazione del giovane amico di arruolarsi di punto in bianco in preda ad una sbornia.
La stima per il comandante "dai meravigliosi capelli biondi" - come svela ingenuamente la stessa Diane ad Oscar - cresce trasformandosi in amore.
Un amore taciuto per orgoglio o meglio per amicizia. Unica libertà che si concede:
affiancarla in ogni decisione e consolarla alla morte dell'uomo che lei ora è consapevole di amare.
Lacerato dal suicidio della sorellina per amore di un nobile, aggiunge un'altra tacca sulla lama dell'odio verso la classe superiore.
Abbandona momentaneamente la truppa - "...devo prima convincermi che la mia Diane non esiste più..." - per tornare animato dalla vendetta a combattere quel ceto sociale così privo di dignità.
Dopo la morte di Oscar si batte per la presa della Bastiglia poi lascia le truppe trasferendosi in campagna come contadino - a detta sua ambizione di sempre - dove riceve la visita di Bernard e Rosalie.


Diane De Soisson
La bella sorellina di Alain.
Ammirata da tutti i soldati per la sua bellezza.
Si reca spesso a far visita al fratellone in caserma dove tutti l'attendono con ansia.
Gli porta panni puliti, cibo, notizie da casa.
Presto annuncia l'imminente matrimonio con un giovane nobile caduto in povertà.
La garbata gelosia di Alain, l'alone di luce che circonda la piccola incastonandola in un mondo lontano dalla minaccia della Rivoluzione, poi la tragedia: l'uomo accetta di sposare una giovane nobile di condizioni agiate abbandonandola a se stessa e alla sua disperazione che culmina appesa ad un filo. Straziante scena del suo corpo in abito bianco disteso fra i petali, lo sguardo attonito del fratello caro e l'immobile reazione della madre.
Il suo bel sorriso spento per sempre dal capriccio di un uomo.
Preferisco ricordarla nel momento in cui svela ad Oscar l'ammirazione di Alain "per quel capitano dai meravigliosi capelli biondi" e arrossisce, rendendosi conto di aver parlato troppo, mentre si allontana piena di vita.


Jeanne Valois
Testarda, sfrontata e senzascrupoli.
Vive nei sobborghi di Parigi con la Madre e la sorella Rosalie.
Determinata a salire velocemente la scala della società, reclama le sue origini Borboniche tanto che viene adottata da Madame Brandvillier nella sua casa e trattata come una figlia.
Jeanne ricambierà la bontà della donna dandole fuoco, insieme alla casa, senza cedere all'invocazione d'aiuto della poverina tra le fiamme.
Affiancata da uomini che saprà soggiogare con il suo fascino, sposa Nicolas autoinvestendosi coniugi De La Motte e commettendo svariati crimini:
organizzano tra l'altro lo Scandalo della Collana. Processata e marchiata a vita, con lei la reputazione della Regina dekade benchè estranea alla vicenda. Strumento nelle mani dal Duca d'Orleans che l'aiuterà a fuggire.
La vendita della sue memorie ne accrescono popolarità e oro ma lo stato psichico è ai ferri corti, si abbandona all'alcool consapevole di non potere più nulla.
Individuata per merito della lettera che la stessa scrive a Rosalie e quindi recapitata ad Oscar onde salvarla dall'accusa di complicità alzata dalla Polignac, morirà suicida, in una chiesa sconsacrata, in compagnia del suo Nicolas che lei stessa pugnala alle spalle.


Nicolas de La Motte
Uomo pronto a tutto che Jeanne sposa col solo scopo di usarlo.
Ottiene, grazie a lei, un posto di soldato fra le guardie reali così da guadagnare prestigio a corte. Partecipa a tutti i complotti escogitati dalla terribile donna tra cui gli incontri del Cardinale di Rohan con la falsa regina, lo scandalo della collana, il tentato omicidio di Oscar.
Dopo la fuga di Jeanne dalla prigione si rifugiano in una chiesa sconsacrata che, onde evitare la cattura, verrà fatta saltare in aria, con la polvere da sparo cosparsa da Jeanne sul terreno.
Poi il tragico gesto della donna di pugnalarlo alle spalle col tentativo assurdo di riempire l'immensa solitudine cui va incontro con la morte.
Nicolas l'ama e la seguirà, volentieri, come sempre.


Cardinale De Rohan
Disonore del clero, cacciato dalla corte di Maria Teresa per la sua reputazione di donnaiolo. L'innamoramento nei confronti di Maria Antonietta offre una cospicua opportunità di guadagno.
Una serie di misteriose lettere lo portano a credere ad illusori incontri con la Regina fino alla notte in cui ne incontra furtivamente la sosia nei giardini di Versailles.
Vittima dello scandalo della collana viene arrestato e scagionato dalla corte benchè scacciato dalla stessa Maria Antonietta il giorno in cui si presenta all'udienza cui credeva di essere stato invitato a causa delle false lettere consegnategli da Jeanne.


Maximilien Robespierre
Giovane studente di legge, ardente per il suo paese e il suo popolo, più tardi corrotto dal potere acquistato durante la rivoluzione.
La sua condotta non troppo a favore del popolo fa allontanare da lui Bernard.
Lo incontriamo la prima volta ad Arras nel periodo in cui nel corso della punizione Oscar vi si reca.
Egli farà presente ad Oscar le sue idee, le stesse che la Francia intera sta covando contro il malgoverno della Regina e del suo Re.
Lo ritroveremo infatti fra i rappresentanti del popolo alla Convocazione degli Stati Generali.
Nel periodo del terrore molti saranno i suoi sotenitori ed egli stesso appoggerà la politica di Saint Juste da lui stesso ripreso in altro momento. Verrà ghigliottinato il 27 luglio 1794.


Saint Just
Giovane uomo al servizio di Robespierre.
Venendo a conoscenza delle reali intenzioni del suo tutore decide ben presto di prendere iniziative di suo pugno.
Circondatosi di seguaci commissiona - agendo a volte di persona - un notevole numero di assassinii di nobili uomini incluso il tentato omicidio del Generale Jarjayes e della stessa Oscar.
Tenace nel portare a termine la sua radicale opera, armato dall'estrema convinzione che l'unico sistema, per annientare il dislivello sociale, sia estirpare le radici della nobiltà fin dal profondo, trascinerà la Francia - assecondato in seguito dallo stesso inizialmente contrario Robespierre - nel periodo del Grande Terrore.
Sua particolarità è agire sempre indossando una maschera bianca che gli dona quel fascino spettrale prerogativa del Fantasma dell'Opera il quale uccideva per difendere se stesso e il suo amore Cristine, infondo Sain Just non è poi così diverso:
uccide per la sua sete di potere e per amore della Francia.



La Trama In Breve:
Francia, Versailles, XVIII secolo.
Nel 1755 nasce una bellissima bambina in casa Jarjayes.
Il Generale omonimo rifiutando l'idea di non poter avere un erede maschio, cui trasferire le proprie ambizioni, decide di allevarla come un uomo imponendole il nome di Oscar François.
Mette poi a tacere la sua coscienza di padre affiancando a "suo figlio" il giovane attendente André Grandier con lo scopo di servirla, seguirla e proteggerla sempre.
André farà molto più di questo:
s'innamorerà perdutamente di lei.
A soli 14 anni Oscar diviene comandante delle Guardie Reali e guardia del corpo della principessa Maria Antonietta, futura Regina di Francia e moglie di Luigi XVI.
Eternamente combattuta nel suo doppio ruolo non riuscirà ad impedire al suo Cuore di Donna di innamorarsi.
Corteggiata ed invidiata da donne e uomini affascinati da tanto coraggio e bellezza, incontrerà personaggi, più o meno importanti, a corte e fuori, sventerà congiure contro la Famiglia Reale incrementando il proprio valore come militare.
Sullo sfondo i poveri parigini insorgono nel veder prosciugati i pochi averi dai capricci di un'immatura Regina.
Oscar tenta inutilmente di rinnegare per sempre il suo passato di donna, e proprio quando la sua decisione sembra inoppugnabile, il suo istinto femminile prende il sopravvento e la sua vita una svolta incontrollabile, proprio come la Francia in cui nuovi pensieri, nuovi sogni, prendono forma abbattendo le vecchie barriere ideologiche.
"Libertà, Fratellanza, Eguaglianza" è questo il grido unanime.
Libertà di amare, di esserci, di essere un popolo, un uomo, una donna...Libertà!



La Serie TV:

Scheda Tecnica:
Titolo Originale: Versailles No Bara
Traduzione: La rosa di Versailles
Produzione: Tokyo Movie Shinsha
Anno: 1979
Episodi: 40
Prima trasmissione in Italia Emittente: ITA1
Data: 1/3/1982
Soggetto: Riyoko Ikeda
Animazione: Shingo Araki*, Michi Himemo
Planning: Shigeru Umetani, Souichirou Yamamoto
Art Director: Ken Kawai, Tadao Kubota
Fotografia: Hirokata Takahashi, Masao Miyauchi
Musiche: Kouji Makaino - Selezione musicale: Seiji Sezuki
Fonti Letterarie: Kazuyuki Honma
Regia: Tadao Nagahama, sostituito da Osamu Dezaki dopo il 18° episodio
Produttore: Seiichi Ginya, Shunzou Katou



L'Anime di Versailles no Bara nasce dal Manga che porta lo stesso titolo della serie nipponica "BERUSAIYU NO BARA" - ovvero LA ROSA DI VERSAILLES - già film e spettacolo teatrale
L'opera è conosciuta anche col nome di BERUBARA contrazione della particella "Beru" - derivazione di Berusaiyu termine usato per scrivere e pronunciare "Versailles" nella lingua giapponese, - e "no Bara".
Abbreviazioni di questo tipo per i titoli delle opere più popolari sono parte integrante del gergo di giornalisti e fans.
In onda nel 1982 in Italia col titolo di LADY OSCAR.
Ribattezzato da Mediaset, nel 1990, UNA SPADA PER LADY OSCAR ed ulteriormente castigato da tagli come il MUTE nella scena d'amore di Oscar e André, la decapitazione di Maria Antonietta eccetera, eccetera...
La serie televisiva come da tradizione giapponese è strutturata in 40 episodi (piú 1 inedito in Italia montaggio di spezzoni di altre puntate), della durata di 18-20 minuti, incorniciati da una sigla iniziale ed una finale.
Purtroppo per noi la mania italiana di rinnovare le sigle (a scopo commerciale) ci ha privati del piacere delle originali, inoltre il cartello del titolo anzichè in sovraimpressione copre l'immagine di fondo.
Sono ancora visibili le scritte TSUZUKU (continua...), eliminate nelle recenti importazioni.
I prologhi invece vengono spesso sopressi ignorando il tentativo giapponese di rinverdire i soliti schemi.
Note:
Oscar si chiama François, nome maschile, e non Françoise (al femminile), come riportato erroneamente da alcuni.
Analogamente, l'appellativo "madamigella" costantemente ripetuto nel cartone, è assente nella versione originale, dove Oscar è sempre chiamata con appellativi maschili.


Shingo Araki

Per un'analisi dell'anime è necessario approfondire la figura di Shingo Araki, autentico mito dell'animazione giapponese che si dice essere il primo ad introdurre il "bikei" (ovvero l'esaltazione del "bello") nel character design.
Kon le sue manine magike ha creato dei veri e propri gioielli dell'animazione nipponica come:
Rocky Joe, Cutey Honey, Devilman, Goldrake (dal 47°episodio), Danguard, Lady Oscar, I Cavalieri Dello Zodiaco ecc.
Shingo Araki ha l’indubbio merito di essersi imposto quasi subito all’attenzione degli anime fans di ambo i sessi.
Araki raggiunse subito uno straordinario equilibrio grafico nella stilizzazione del volto umano, che è diventato un modello nella storia dell’animazione giapponese.

Va tenuto ben presente che la massa degli anime fans a cui la grafica di Araki si rivolge, è composta da studenti delle medie o al massimo del liceo (l’80% del target dell’animazione nipponica).
Tuttavia il nostro era riuscito, già prima di Oscar, a guadagnarsi un’indiscussa popolarità tra il pubblico femminile, grazie al particolare design dei suoi personaggi maschili caratterizzati dalla chioma estrosa e dall’intensità dei loro sguardi, conferita dall’inconfondibile stilizzazione dell’occhio.
Tutto quello che questo mite signore tocca, dunque, diventa oro, soprattutto da quando nel 1975 (esattamente con "Goldrake"), assume come collaboratrice la giovane Michi Himeno, autentica eminenza grigia al di fuori del Giappone, ma responsabile dell'evoluzione del tratto del Maestro e suo inscindibile braccio destro.
Il metodo di lavoro dei due è alquanto singolare, Araki si occupa solitamente dei personaggi maschili, mentre la Himeno di quelli femminili.
Il personaggio di Oscar deve molto alla mano della ragazza (così come Maria, la sorella di Actarus in Goldrake).
Su tutto l'apparato però vigilò Araki, che assunse sia il ruolo di supervisore dei disegni (sakkan) che di character designer di ognuno dei 40 episodi.
Questo è un fatto abbastanza raro in Giappone, dato il ritmo frenetico con cui vengono prodotti gli episodi, solitamente con due o anche una sola settimana di anticipo, ma la casa di produzione chiese espressamente ad Araki di sobbarcarsi questo compito e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Per chi fosse digiuno di termini tecnici, credo sia meglio spiegare cosa significano "character design" e "sakkan".



· Il "character" è il lavoro di adattamento che viene fatto, in sede di pre-produzione, sui personaggi originali per renderli più appetibili al pubblico e magari per venire incontro a precise richieste dello sponsor.
Può anche essere il lavoro che il capo-animatore fa per adattare il proprio stile a quello del manga di un altro disegnatore, che per vari motivi non può prestare la propria opera nella realizzazione dell'anime.

· Il "sakkan" è invece un compito molto più complesso e più sottile. Dato che gli staff degli studi di animazione contano un numero variabile di disegnatori e animatori, ma sempre piuttosto nutrito, è normale che ogni scena, essendo curata da mani diverse, appaia disegnata con stili differenti.
Se il cartone venisse ripreso usando questi disegni si creerebbe un effetto abbastanza discordante, un po' come se ogni scena di un film venisse interpretato da attori diversi nella parte del medesimo personaggio. Il compito del Sakkan è quello di ritoccare tutti questi disegni, in modo che l'episodio abbia un carattere uniforme e sembri realizzato dalla stessa mano.
Attenzione!
Può sembrare un lavoro semplice, in quanto bisogna solo ritoccare disegni altrui, ma non è così.
Tale compito richiede molta pazienza, molto tempo e una padronanza assoluta della propria tecnica e del proprio stile o il risultato finale risulterà comunque non uniforme.



In un'intervista, Araki ha affermato che tale lavoro su Lady Oscar fu particolarmente complesso a causa della scarsa perizia degli animatori di alcuni studi affiliati (uno su tutti la Tokyo Movie Shinsha) da cui pervenivano disegni "completamente sballati nelle anatomie e nella caratterizzazione grafica dei personaggi" (cosa che si nota in molti episodi).
Gran parte del successo della serie animata è da ascrivere, oltre che alla straordinaria bellezza dei disegni, anche al lavoro dei due registi.
Si passa così dal tratto involuto e dai sogni di principessina delle favole dei primi episodi a una certa elaborazione grafica, alla problematica personalità di Oscar e alla triste danza degli amori impossibili negli ultimi.
Il salto è chiaramente marcato fin dall'inizio. L'episodio 19 si apre con un inquadratura mozzafiato che porta indelebilmente la firma del nuovo regista: Charlotte, la figlia della contessa di Polignac, si staglia contro un finestrone trasformato in una lastra luminosa, ma la luce non riesce a penetrare e fa contrasto con la stanza buia.
Ed è significativo che proprio la morte di Charlotte, la prima delle rose di Versailles ad appassire tragicamente, segni la svolta di tutta la serie.
Con l'episodio 23 anche il disegno dei personaggi cambia...
scompaiono i fiorellini danzanti attorno ai personaggi, le stelline e i luccichini nelle pupille, tutti barocchismi figurativi che sono il bagaglio iconografico di qualunque shojo manga, ma che striderebbero con la nuova maturità raggiunta dalla storia.
Muta l'atmosfera, il disegno si fa più adulto, i sorrisi si fanno più rari, gli occhi più assottigliati e acquisiscono una indefinibile luce cinica e rassegnata, che rende benissimo l'atmosfera di "consapevolezza del proprio tragico e inesorabile destino", e che è caratteristica della seconda parte del manga della Ikeda.
Dezaki ha un'impostazione squisitamente cinematografica, che gli permette un uso maturo e consapevole delle fonti luminose (da notare i tipici "raggi di luce", o ancora le inquadrature con i personaggi stagliati su ampi sfondi luminosi) o ancora di utilizzare allegoricamente i fenomeni naturali come il vento, la pioggia o i tramonti, per comunicare gli stati d'animo dei personaggi.
Quegli stessi stati d'animo che invece Nagahama esprimeva con soluzioni grafiche irrimediabilmente datate anni '70.
Un ultimo appunto sul contributo di Araki a questa splendida serie:
nonostante in patria Berubara abbia goduto di un successo più limitato rispetto ad altre opere di Araki, quali Goldrake o Danguard...
la bionda eroina potè far conoscere le incredibili potenzialità della Araki Production perfino presso gli esigentissimi esperti del mondo dell'animazione francese, che lo monopolizzeranno in diverse produzioni franco-nipponiche.
In Europa il suo tratto si modificherà fino a raggiungere forme curiose e spesso irriconoscibili per adattarsi ai parametri Europei di rappresentazione della figura umana...
l'esperienza raggiunta nella realizzazione di immagini dinamiche, nell'accuratezza del tratto e della bellezza del segno gli permetterà poi di realizzare i famosissimi 14 episodi e i primi tre film dei "Cavalieri dello Zodiaco" che sono considerati la summa del suo stile.



Lista Degli Episodi:
1. La grande scelta
2. L'arrivo di Maria Antonietta
3. Un triste presagio
4. L'intrigo
5. La rivincita della contessa
6. La congiura sventata
7. Una notte a Parigi
8. L'incidente
9. La morte di Luigi XV
10. L'incoronazione
11. Maria Antonietta regina
12. I capricci di Maria Antonietta
13. Le catene della povertà
14. La contessa di Polignac
15. La menzogna
16. Rosalie a palazzo Jarjayes
17. Rosalie a corte
18. Il ritorno di Fersen
19. Un matrimonio imposto
20. Un'amore impossibile
21. La sosia della regina
22. Lo scandalo della collana
23. Il processo
24. La fuga misteriosa
25. Cuore di donna
26. Il Cavaliere Nero
27. Un rischio calcolato
28. Un innamorato respinto
29. Una nuova vita
30. La sfida di Oscar
31. La rabbia popolare
32. Nemici del popolo
33. Gli ultimi splendori di Versailles
34. Robespierre
35. Accusa di tradimento
36. La fame a Parigi
37. La voce della libertà
38. Divampa la rivoluzione
39. Addio Andrè!
40. 14 luglio 1789


La Yamato Video (Distribuzione Medusa) ha da tempo messo in commercio i DVD della serie Lady Oscar:
40 episodi racchiusi in 10 volumi.

E'inoltre acquistabile (sempre su DVD) anke il film animato (collage di spezzoni delle puntate più importanti della serie) della durata di due ore e quello Live (un bruttissimo filmetto di serie B con attori veri).



La Sigla TV:
TITOLO : Lady Oscar
CANTANTE : I Cavalieri del Re
AUTORE : R. Zara
DURATA : 3'08"
ANNO : 1982

Grande festa alla corte di Francia
c'e' nel regno una bimba in piu'
biondi capelli e rosee di guancia
Oscar ti chiamerai tu
Il buon padre voleva un maschietto
ma ahime', sei nata tu
nella culla ti ha messo un fioretto
lady dal fiocco blu
Oh Lady, Lady, Lady Oscar tutti fanno festa quando passi tu oh Lady, Lady, Lady Oscar come un moschettiere batterti sai tu
oh Lady, Lady, Lady Oscar le gran dame a corte ti invidiano perche'
oh Lady, Lady, Lady Oscar anche nel duello che eleganza c'e'
Oh Lady, Lady, Lady Lady
oh Lady, Lady, Lady Leee...
Notte buia alla corte di Francia
a palazzo si dorme gia'
tre briganti con spada e con lancia
agguato a sua maesta'
Lady Oscar si e' proprio nascosta
nella grande stanza del Re
con scatto felino ed abile mossa
colpira' tutti e tre
Oh Lady, Lady, Lady Oscar la tua spada fischia non delude mai
oh Lady, Lady, Lady Oscar anche nella mischia vincere tu sai
oh Lady, Lady, Lady Oscar le gran dame a corte ti invidiano perche'
oh Lady, Lady, Lady Oscar anche nel duello che eleganza c'e'
Oh Lady, Lady, Lady Lady
oh Lady, Lady, Lady Leee...
Oh Lady, Lady, Lady Lady
oh Lady, Lady, Lady Leee...
Oh Lady, Lady, Lady Oscar tutti fanno festa quando passi tu
oh Lady, Lady, Lady Oscar come un moschettiere batterti sai tu
oh Lady, Lady, Lady Oscar le gran dame a corte ti invidiano perche'
oh Lady, Lady, Lady Oscar anche nel duello che eleganza c'e'
Oh Lady, Lady, Lady Lady
oh Lady, Lady, Lady Leee...
Oh Lady, Lady, Lady Oscar la tua spada fischia non delude mai
oh Lady, Lady, Lady Oscar anche nella mischia vincere tu sai
oh Lady, Lady, Lady Oscar le gran dame a corte ti invidiano perche'
oh Lady, Lady, Lady Oscar anche nel duello che eleganza c'e'
Oh Lady, Lady, Lady Lady
oh Lady, Lady, Lady Leee...
Oh Lady, Lady, Lady Lady
oh Lady, Lady, Lady Leee...
Lady Oscar!!!

Titolo: Una Spada Per Lady Oscar
Cantante: Cristina D'Avena
Testo: A. Valeri Manera
Musica: N. Carucci
Ediz.: Canale 5 Music

Guarda il lampo che laggiù
attraversa il cielo blu
Lady Oscar, Lady Oscar.
E' una luce abbagliante
dura solo un istante
poi c'è il rombo del tuono
che tremendo frastuono,
ma in un attimo il silenzio c'è.
Lady Oscar,
tutto questo é proprio come una battaglia
e tu lo sai.
Lady Oscar,
la tua grinta come un lampo tutto abbaglia,
ma come fai!
Lady Oscar
tu combatti con destrezza e non ti arrendi mai.
Lady Oscar
nella mischia la tua spada brilla più di una medaglia!
Lady Oscar, Lady Oscar,
nell'azzurro dei tuoi occhi c'è l'arcobaleno.
Lady Oscar, Lady Oscar
chi lo sa se un giorno poi tu l'attraverserai.
Dovrai riuscire sai
a non cambiare proprio mai.
Lady Oscar
sei davvero un'invincibile muraglia
e tu lo sai.
Lady Oscar
tutti sanno che hai un intuito che non sbaglia,
ma come fai!
Lady Oscar
tu combatti con destrezza e non ti arrendi mai.
Lady Oscar
nella mischia la tua spada brilla più di una medaglia!
Lady Oscar, Lady Oscar,
nell'azzurro dei tuoi occhi c'è l'arcobaleno.
Lady Oscar, Lady Oscar,
chi lo sa se un giorno poi tu l'attraverserai.
Dovrai riuscire sai
a non cambiare, non cambiare mai.
Guarda il lampo che laggiù
attraversa il cielo blu
Lady Oscar, Lady Oscar.
Poi c'é il rombo del tuono
che tremendo frastuono,
ma in un attimo il silenzio c'é.
Lady Oscar, Lady Oscar,
nell'azzurro dei tuoi occhi c'è l'arcobaleno.
Lady Oscar, Lady Oscar,
chi lo sa se un giorno poi tu l'attraverserai.
Dovrai riuscire sai
a non cambiare, non cambiare mai.



Gli Mp3z e le Videosigle:
Allora tutti gli mp3 italiani e nn della serie potete komodamente skarikarli da qui (tasto destro, salva oggetto con nome):
http://www.larosadiversailles.it/musiche.htm
presente su questo link anke parekki bgm (stakketti musikali) e amenità musicali varie del cartone!
Per le vdeosigle invece dovete volare qui:
http://regnodelleanime.gamesurf.it/filtro/oscar1.htm
http://regnodelleanime.gamesurf.it/filtro/oscar.htm



La Favola D'Amore di Oscar & Andrè:
"Io ti amo Oscar..."
"...credo di averti sempre amato..."
Probabile che, trattandosi di una favola, la si escluda dalle grandi storie d'amore ma questo potrebbe risolversi in un vantaggio.
Oscar ed André sono i personaggi più "falsi" dell'intero racconto di Versailles no Bara, eppure si tende a considerarli veri quanto gli altri.
Il loro legame assume importanza sin dall'inizio: l'impercettibile differenza sessuale di due ragazzini prende forma nell'adolescenza creando imbarazzi, interrogativi...
Sullo sfondo la Francia del '700, lussuosa, lussuriosa nonostante i pregiudizi, la divisione di classe, la povertà di un popolo che sorpassa di numero i pochi ricchi e l'ateo clero.
La solita passione dell'aristocratica per il suo servo?
No.
Sorpassa i soliti dogmi delle favole per rimanere nell'animo di chi la segue, e vi si appassiona, quale "storia d'amore" complessa e per nulla scontata: un destino più grande, segna le sorti di un intero Paese, e loro, infinitesimali particelle di un popolo in rivolta, a tracciare sogni, nel vento della rivoluzione.
Sarà l'impeto dell'insurrezione a permetter loro d'incontrarsi spazzando via incertezze e pregiudizi, lo stesso impeto li distruggerà fino ad assorbirli nella "fertilità" della Storia.
Assaporiamo i disegni originali della Ikeda nei ritagli delle immagini che seguono.
Illustrano momenti diversi:
Oscar e André si cercano, si scontrano e finalmente si incontrano attraverso parole, sguardi, gesti...








Note:
Nel manga originale l'incontro intimo fra i due avviene nella camera di Oscar: lei invita André e le si dona col desiderio di essere sua moglie. Nell'Anime il bosco è tutto intorno e delicate lucine - come fatine shakespeariane - accompagnano il magico momento.



stavolta ho dato tutto me stesso ho spulciato fonti e immagini da proporvi selezionando le migliore e cercando di farvi amare quest'anime alla stessa maniera di kome lo amo io ma c'è ankora una sezione finale se avete ankora la forza leggetela...

Neverland Sentimental Mode:
ho sempre amato questa storia e mi sono sempre rispekkiato nella "triste" figura di Andrè l'eterno innamorato nn corrisposto ke nn si arrende mai nn perde mai le speranze anke contro le avversità più distruttive...
lui spera, lotta, cade...
ma si rialza sempre per raggiungere il suo skopo...
l'uniko per kui vale la pena lottare e soffrire...
l'amore...
alla fine lo trova quel fottutissimo amore ma nn potrà gioirne in quanto dietro l'angolo lo attende la morte...

orami ha quello per kui ha sempre vissuto akkanto a lui...
ma la vita lo sta abbandonando...
ormai cieko ascolta le dolci parole di Oscar...
parla di matrimonio, di una bella chiesetta in campagna con tanti fiori e di cavalcate spensierate a riva di mare...
stavolte più belle e complete di quelle ke avevano fatto in adolescenza perkè stavolta c'è l'amore...
Andrè accenna un sorriso ascolta Oscar...
nel buio dei suoi okki sembra immaginare quelle scene...
una lacrima gli riga il volto...
nn posso morire adesso...
Andrè muore...
ma entro breve Oscar lo raggiungerà e stavolta per sempre...
lo so ke sono dei miseri personaggi di fantasia...
ma voi nn siete me e forse nn mi potete capire...
se kiudo gli okki adesso me l'immagino lì su di una spiaggia paradisiaka a calcare e a gioire felici del loro amore per sempre...
grazie Andrè mi hai fatto capire il valore dell'amore quello vero...
e mi hai dato la forza per continuare a sperare e combattere (rikordandomi di te) per quello ke è più importante al mondo...
il proprio cuore...
i propri sogni...
la persona ke si ama...
si felice Andrè e salutami Oscar!



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