Nick: gay-o Oggetto: re:proposte...non parole... Data: 5/9/2005 23.12.4 Visite: 11
conosco piuttosto bene la psicologia dei gruppi per tesi, professione e successiva specializzazione e potrei postare molte citazioni, dai Ausubel a Lutte, da Hollingshead a Nierdhoffer, ma non mi sembra questo il punto... collega...il punto è che nel gruppo l'individuo trova la forza che nella solitudine non ha e che può agire nell'anonimato come nella massa, visto che il gruppo non è definito da un numero necessariamente piccolo di persone piuttosto dall'interesse eventualmente comune...e lo stadio diventa spesso, per gli atti devianti, solo il teatro adatto perchè si attivano comportamenti pseudoisterici collettivi in cui parti di uno collimano con parti di altri che si rinforzano e si attivano a vicenda... che ne pensi? |