Nick: ADP Oggetto: re:Incroci Data: 23/1/2004 10.17.54 Visite: 107
è stato detto: E se ad ADP non gusta l'intermezzo? E se poi gusta non gusta a me? E se l'intermezzo piacesse ad entrambi ma non piace a XXX ? Quando si fa qualcosa in gruppo, in partenza, bisogna sapere che si dovrà sacrificare qualcosa di "proprio". E' a priori.
Qui non si tratta di piacere o meno, Mario, perché a me non piace quasi nessuno dei capitoli postati, ma non ho fatto 'ste cacciate per tutti i lavori scritti, mi pare evidente. Sacrificare qualcosa di proprio? L'ho fatto, ho sacrificato il mio tempo (ovviamente di mia iniziativa), nel caso avessi dovuto scrivere, avrei sacrificato buona parte del mio ego, per adeguarmi al resto del libro (sebbene in una chiave diversa), cosa che qui, nessuno ha fatto. Ma questo, lo dissi tempo fa, ed ero anche arrivato farmene una ragione. Non si tratta di una polemica da prima attrice di teatrino buffo, anche se qualcuno ha voluto farla apparire così. Onestamente, essere la prima attrice (o il primo attore, nel mio caso) del libro a più mani di ircnapoli, non mi conferisce poi chissà quali meriti, non sprecherei il mio tempo in questo modo. Credo che l'eliminazione del capitolo di Bobo sia dovuta alla completa mancanza di una visione d'insieme da parte di quasi tutti. Sai, ieri sera, parlando con un'amica, appunto della visione d'insieme, si conveniva sul fatto che, data la disgregazione dell'opera, e dato il fatto che di insieme non si può parlare, l'unico modo per far apparire i pezzi legati tra loro sarebbe stato quello ideato (volontariamente, per puro caso, per una strana coincidenza astrale, non potrebbe fregarmene di meno..) da Bobomix. Il ritiro del suo capitolo è forzato, lasciarlo lì avrebbe significato essere inopportuno, invadente, maleducato, non voluto. Avrebbe voluto dire che, una volta finito il libro, si sarebbe accollato la fama di "quello che ha rovinato il libro", questo è facile da capire. La mancanza di creatività di cui qualcuno (esterno) mi accusava, io la vedo in chi mi circonda. Il capitolo di Bobomix apriva un sacco di strade, esempio: Il gesto della recitazione nell'immaginario pirandelliano, è visto come evocazione di un'entità. Ora, se questa evocazione non viene fatta nel modo opportuno (come appunto accade nel libro a più mani), il personaggio (creato secondo una concezione teosofica derivante dalle teorie di Leadbeater - non ricordo come si scriva, e non ho libri sulle gambe...- o secondo un principio innaugurato più tardi da Goethe) sovrasta l'attore. Lo uccide. Senza il testo, senza un riferimento, se il "rituale" viene compiuto nel modo sbagliato, l'attore muore, o come minimo si sente male. Come tra l'altro accadde alla Duse in uno dei suoi spettacoli. Gli attori sono pessimi, recitano da cani, senza copione, un regista vale l'altro, l'ultimo è un ragazzino un po' frocetto un po' troppo moralista. La banalità della prima attrice che vuole portarselo a letto, il racconto nel racconto. Come il teatro nel teatro, come "Ciascuno a suo modo" (in cui Pirandello spiega, più o meno, la teoria di cui ho parlato prima). Ecco che il libro a più mani sfocia nel metaracconto, che è imprescindibilmente legato alll'evocazione, rituale, del personaggio, secondo Pirandello. Nel testo pirandelliano, alla fine, iniziano a comparire degli oggetti di scena dal nulla, semplicemente perchè qualcuno (gli attori) ha evocato quella situazione, il personaggio, la "torre". Compaiono, attraverso un gioco di luci magistrale, delle pareti che prima non c'erano, si materializza la scena in cui, i personaggi "evocati" dagli attori, si vedono situati nel testo scritto. Ora, tornando a noi. Gli attori recitano da schifo (com'è verosimile, data la disorganizzazione - ammessa o meno - del lavoro precedente..) un regista gioca coi testi, ma non lo fa fare... si inizia ad avvertire qualcosa di surreale. Visioni, ricordi, i personaggi inziano a sovrastare i corpi e le menti degli attori incapaci di governarli, lentamente. Uno di loro vede un'immagine in uno specchio, che non è la sua. Un altro non è più quello che era, un'attrice inizia a provare il desiderio di assumere lsd. E' il racconto che si sovrappone alla vita "reale" degli attori, i "due libri" che qualcuno aveva immaginato, non esistono più. Il personaggio prende il sopravvento sull'attore, la storia del personaggio diventa la storia dell'attore, il mondo del personaggio, lo segue, ovviamente. E' una traslazione, da un piano all'altro, dà spinta, è avvincente, ha un senso. Non crea frammentazione, anzi. Ovviamente, è più difficle che scrivere "Vittorio si fece una pippa con la memory card nel culo e bla bla bla...", ma è un validissmo seguito, caspita se è valido.. Tutto questo, ovviamente, lo si poteva immaginare mettendo un attimo da parte il proprio ego (cosa che tu credi io non abbia fatto), non vedendo il capitolo di Bobomix come una distruzione del proprio lavoro, ma come una svolta decisiva, portatrice di un senso nuovo, emozionante, divertente, "giustificante". Diceva un grande musicista di jazz, "l'orecchio umano arriverà a giustificare qualunque frase musicale, purché l'ultima nota, quella su cui si andrà ad approdare, sia una valida risoluzione". Voi non fate altro che rendere il vostro lavoro tremendamente "ingiustificabile", immotivato, vano. Bobomix non lo amavo, e non lo nego. C'è stato anche qualche piccolo screzio, inoltre rompe il cazzo ai miei fake (ma forse non lo sa neanche). Vedere il suo capito nella posizione giusta, inserirlo in un modo così splendido nell'insieme dei pezzi scritti, ha significato per me, al contrario di come può immaginare qualcuno, mettere da parte il mio ego. Ho avuto una visione del tutto che voi non avete avuto, è questo che penso. Penso che con il vostro ego (vostro, non mio) abbiate rovinato tutto. Penso che per chi non ha avuto problemi a calpestare il lavoro di Antonio ed andare oltre, non dovrebbe essere un problema riscrivere il proprio capitolo (tra l'altro, perdonatemi, ma non andrebbe perso nessun Canzoniere...). Questo è ciò che penso. Ritengo che il vostro (perché io avevo detto in quale caso sarei tornato sulle mie posizioni) libro, dopo questa bravata, non abbia scampo. Se posso esprimere un parere, se ancora mi è concesso, gradirei che, nel modo più logico e naturale possibile, fosse Lukas a scrivere la fine al posto mio. Questo ovviamente è quel che desidero, ma non credo di avere voce in merito, fate voi, come avete fatto per tutto il resto. Magari, in accordo con la decisione di infangare il capitolo di Bobomix, fatelo scrivere a Carlo Vanzina. Saluti, Stefano. P.S. ovviamente, anche per quanto mi riguarda, non c'è nulla di personale. |