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BlogRoom di Ircnapoli


( 18/6/2010 01:12:55 N. 376296) - Buendia    Mostra profilo Invia messaggio

sono decisa a ritirare fuori da nonsodove cavalletto e acrilici




( 17/6/2010 11:53:29 N. 376295) - Linda King    Mostra profilo Invia messaggio

Poi ritorni, e porti il sole con te.

And I thank you, for bringing me here, for showing me home for singing these tears. Finally I found that I belong here

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( 15/6/2010 23:24:37 N. 376293) - Ramy*    Mostra profilo Invia messaggio

Peppe         scrive:
*qualche volts è geniale
*io rispondei: "mi vieni a prendere in macchina o andiamo AMPERE"


Abbiamo trasmesso: LE POSTEGGE DI RAMONA!!!! -.-







( 15/6/2010 12:56:8 N. 376291) - bijou!    Mostra profilo Invia messaggio

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( 15/6/2010 12:11:38 N. 376290) - Midori*    Mostra profilo Invia messaggio

Diritto Romano 28

Amiche,sole,Falcone,Arenile,cena fuori,borgo,messaggi,qualcuno un pò fissato,Yuki.




"Non sono narcisista, né egoista. Se fossi vissuto nell'antica Grecia non sarei stato Narciso". "E chi saresti stato?". "Giove".




( 13/6/2010 18:21:40 N. 376288) - *BAMBOLITA*    Mostra profilo Invia messaggio

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GiNo TrOpPo BeLlO







( 12/6/2010 04:54:26 N. 376284) - Miss Perfida    Mostra profilo Invia messaggio


There are many things that I would like to say to you

I don't know how

...You're my wonderwall

...e ogni cosa continua a porlarmi a te...ma xkè?




( 12/6/2010 02:00:53 N. 376283) - alylia    Mostra profilo Invia messaggio


Così comincia questa città, con una coltre di nuvole che sembrano montagne di neve, che vorresti mettere la testa fuori al finestrino per soffiare un po' e capirne l'entità, scoprire come facciano a causare turbolenze così forti pure al vagone di persone volante che ti sta trasportando.
Ti sorprende così, con una ventata gelida sotto la gonna, che scoprirai l'abbigliamento meno azzeccato per un viaggio in un posto che sebbene fino a 2 giorni prima che partissi aveva una calicola di 29 gradi è sempre piena di imprevisti, o sfiga, chiamiamola così. E te lo godi tutto quel gelo, un po' perchè i pezzi di armadio che sono nel bagaglio non sono adeguati al clima, un po' perchè è bello(o dici che lo sia, in realtà non pensandolo veramente) sentire l'aria fredda e secca agguantarti il collo, spesso lasciato volontariamente nudo.


Non destano meraviglia le piazze, musei, parchi, quanto c'è per attirare un qualsiasi turista per una qualsiasi vacanza. L'aria di sregolatezza, di convivenza, di libertà, parola usata spesso a sproposito. Ecco, la libertà, di amare o vivere come si pare. Quella che un po' spaventa. Perchè anche l'amore, dovrai scoprirlo, ha bisogno di tenaglie, talvolta.

Di questo centro del mondo mi resta un'immagine, come su un quadro a olio. E non è nessuna delle attrazioni che offre, nessuna di quelle a pagamento. E' un'immagine che avrei potuto vedere dovunque, ma che ho visto lì. E mi è sembrata una forma di libertà, la libertà di amarsi, la libertà di essere poveri.
Erano riuniti su un paio di poltrone della metropolitana, tutte debitamente coperte da questa moquette, disegnata a dovere in ogni linea. Nonostante sia il maggiore covo di batteri e malattie, quel tessuto morbido dava un senso di calore a quei vagoni, come se fossimo tutti seduti in un soggiorno pronti per il the delle diciassette, senza quell'indifferente segno di passaggio come le fredde sedie nude che trovo al ritorno a casa. Quest'atmosfera familiare ti fa scrutare, ben bene, un poco alla volta, tutti gli invitati. Capita sempre qualcuno che rapisca il tuo sguardo più degli altri, in un banchetto, vuoi per la posizione, vuoi per segnali lanciati anche se non a te, ma che lasciano una scia che ti pare di riuscire a cogliere. C'è una ragazzina col viso da bambola, ben addobbata, un vestitino rosa confetto, stretto sotto il seno e che finisce con voulant sche le evidenziano il fisico longilineo, in pendant con le gote appena appena colorite, e una collanina di finte perle dal colore del frontino, che ferma sul nascere una cascata di biondi boccoli a contornare un visino tondo quanto bastava per farci entrare questo nasino inglese tra due occhi celesti. Era accompagnata da un uomo che su e giù aveva 15-20 anni in più, aveva i capelli brizzolati e un paio di occhiali da intellettuale di periferia, con una giacca da professore di filosofia e un paio di jeans. Si capiva che c'era del tenero dal modo in cui le poggiava la mano sul fianco sinistro. Erano quasi schiacciati alla porta.

MIND THE GAP, please mind the gap between the train and the platform.

Non so se lui nota gli sguardi curiosi, e forse miei più degli altri, ma fa come tirarsela a sè, di fretta, quasi con forza, per proteggerla, per rubarla alla gente. Le prende con vigore la mano e spariscono nel corridoio della fermata, lei barcolla sulle scarpe dal tacco vertiginoso ma si lascia guidare.

A Notting hill salgono un gruppo di ragazzi che in totale avranno avuto più soldi forse che il resto dei presenti. Mi fanno sorridere, quelli che vogliono nascondere il proprio patrimonio. Questi ragazzi sono in una fascia tra il molto carino e il principe azzurro. Tradiscono l'abbigliamento che vogliono far apparire un po' trasandato dalla cura dei dettagli, dalle movenze, dai lineamenti, dai toni e dai discorsi, tutti particolari che stonano visibilmente con alcuni capi del loro armadio. Sono definitivamente troppo belli per potersi "permettere" di essere poveri. Flirtano un po' con una ragazza che è un incrocio tra Demi Moore dei tempi d'oro e Jennifer Connelly in "a beatiful mind". Porta i capelli legati in uno chignon, a fare bella mostra dei lineamenti da ballerina, e indossa una giacca con le spalline, lunga fin sotto ai fianchi. Mi rapisce perchè ne ricordo una simile di mia madre di quando ero anche troppo piccola per poter averne memoria. Lei fa un po' la parte di quella che non ci vuole stare e loro di quelli che non ci tengono più di tanto. Mentono spudoratamente.

MIND THE GAP, please mind the gap between the train and the platform.


Scendono con aria posata, tranquilli, senza fretta. Lasciano scendere lei e poi le si affiancano, senza voler dare l'aria da intrusi, andranno a bere qualcosa in un bar per finti bohemien, con dei fintissimi discorsi da anticonformisti e finiranno per pagare un reale conto, pure salato.

Sull'altro lato del vagone c'è una coppia di giovani, lei è di spalle, sembra avere un buon fisico, le noto solo un paio di stivali, che non mi piacciono. Lui è decisamente il ragazzo più bello che abbia mai visto. Ma non che "forse..", "ma dai..", lo è in una forma così perfetta, è così indissolubilmente concidente con l'idea che posso avere di bel ragazzo, che io stessa avrei tradito ogni forma di timidezza se non ci fosse stata quella di spalle con gli stivali orrendi.


MIND THE GAP, please mind the gap between the train and the platform.


Lei  scende troppo tardi, lui troppo presto, nonostante scendano alla stessa fermata.

E poi ci sono loro, questo quadro idilliaco di amore, serenità e pace. Forse è solo il primo che salva tutto il resto. E me ne innamoro, di tutti e quattro. Sono seduti in tutto su due poltrone, da colore blu, che stona con l'abbigliamento, di ognuno di loro. Lui già seduto sembra alto abbastanza, ha un viso smilzo, troppo magro, è un bell'uomo, gli do occhio e croce trentacinque-trentasei anni, ha pochi capelli bianchi, pochissimi, solo un occhio molto curioso come il mio poteva notarli. E' castano, ha la barba leggermente incolta e delle fossette affascinanti. E' sorridente. La felpa è una di quelle usate da molto, che uno si mette tutti i giorni perchè ha un solo cambio per le stagioni fredde, nella migliore delle ipotesi, e non può rischiare di rovinare anche quello. Le scarpe sono tutto sommato decenti, immagino quando possa cerchi di coprirne l'usura con della cromatina. Il jeans non ha segni evidenti di deterioramento ma è piuttosto scolorito, non riesco a notarlo bene perchè sulle sue gambe è seduta una bambina, i capelli biondo scuro, gli occhi verdi. Ha un vestitino verde, con dei fiorellini bianchi sul petto, e delle calzamaglie rosa. Cinque anni, massimo. Un'espressione malinconica, anzi disturbata, nota che sto guardando la sua famiglia,  i bambini assumono l'aria che dovrebbero avere i genitori. Si diverte solo quando parla con loro.
Al suo fianco una donna che non ha più di trentadue anni, ma che se ne porta appresso molti di più. Ha un top pesante, grigio, che le lascia un po' scoperte le spalle, per il resto avvolte in un cardigan marrone scuro, che non si abbina a niente che ha addosso. Molto magra, molto provata, ha i lineamenti molto delicati, ma non classicamente inglesi, ha due occhi chiari che si fanno spazio tra le tempie, coperte a malapena da capelli malandatamente legati dietro la nuca. Non porta il reggiseno, e mi domando per un attimo se sia stata una scelta di comodo, poteva volendo farne a meno, o una scelta di bisogno. Poi penso che se c'è gente che non può permettersi un reggiseno io vorrei nascondermi sotto terra. Tra l'altro obiettivamente io non potrei farne a meno.
Lei ha un'espressione molto serena, tranquilla, sorride quando i figli la guardano.
Non riesco a vederle il resto perchè in braccio si dimena un corpicciolo di meno di metro e di sei mesi. Nonostante sia vestito da femmina, con un cardigan rosa che lo compre praticamente fino ai piedi, con bottoncini di plastica a forma di rose, e delle calze viola, è visibilmente un maschietto, vispo, con gli occhi svegli, cerca di agguantare ripetutamente una merendina che aveva in mano la sorella maggiore, poi trangugiatone un pezzo si guarda intorno. Incrocio il suo sguardo quasi subito, e comincio quella solita tiritera di smorfie e sorrisi per non farlo distrarre da me, lui sta al mio gioco, si diverte. I genitori mi guardano sorridendo, di un sorriso che era un grazie, la sincerità del gesto mi ha fatto ricambiare l'espressione.
La persona al mio fianco mi ha detto "smettila di fissarli, dai, li metti in imbarazzo". Mi sento d'un tratto in colpa, noto tutti i particolari che sostanzialmente prima non avevo notato. Mi trincero dietro la scusa "sto giocando col bambino, non li sto compatendo", mi sento addosso il peso dei miei sguardi, e cerco di capire se sono stati invadenti. Continuo a guardare solo il piccolo ora, evitando accuratamente di guardare il resto. Forse faccio peggio. Certe persone si trascinano la propria povertà con una dignità tale che ti fanno sentire a disagio col tuo portafogli ingiustamente pieno. Ti senti inadeguata perchè sai di poterti non accontentare. E loro questo lusso neanche lo cercano.



MIND THE GAP, please mind the gap between the train and the platform.

Scendono, sono stanchi hanno movimenti un po' rassegnati, sebbene felici, raccolgono i bambini e un passeggino posizionato di lato e se ne vanno allungandomi un saluto, anche la piccola che si era ingelosita delle attenzioni che stavo dando al fratellino. Fantastico sul posto dove sarebbero potuti andare, a cercare lavoro, al parco per far uscire ogni tanto i bambini, da un parente per lasciare i piccoli e poi andare a lavoro. Immagino l'impiego che possono avere, ma per ridurli così mi metto vergogna di pensarci.

E' una strana sensazione quella che rimane addosso, cerco di farmela scivolare ma mi fa rimanere incollare alla poltrona. Saltiamo la fermata giusta.


MIND THE GAP, please mind the gap between the train and the platform.

E' l'ora di andare. E' stata bella Londra.



blog modificato il: 12/06/2010 02:17:21







( 11/6/2010 15:08:50 N. 376280) - †D4Rk_L|gHt†    Mostra profilo Invia messaggio

L'altra sera, mentre pensavo a quanto sia felice nonostante tutto, mi è venuto in mente il tuo sorriso. 
Così, di punto in bianco.
Eri bella quando ridevi, ed eri divertente.
Per la prima volta, dopo quasi un anno, sono riuscita a pensarti per com'eri e non per come sei stata nell'ultimo anno e mezzo.
E di riflesso ho sorriso. Ero sola, nel letto, e sorridevo. Perché sono finalmente riuscita a ricordare la tua essenza.
Avrei bisogno di te, delle tue esortazioni, del tuo ascoltarmi in situazioni critiche come questa. Quante volte ti ho annoiata con le mie ansie...e tu non ti stancavi mai.

Mi manchi, però sono felice.
Sono felice, però mi manchi.




( 11/6/2010 14:23:55 N. 376279) - mitty    Mostra profilo Invia messaggio



Uà, no, che amarezza!! E mo'??




( 11/6/2010 10:09:37 N. 376278) - barby82    Mostra profilo Invia messaggio

...E' FINITA!!!
blog modificato il: 11/06/2010 10:09:57




( 10/6/2010 22:59:4 N. 376276) - Ma & PiSeLLì    Mostra profilo Invia messaggio

Dedicato alla mia famiglia...alla mia ragazza agli amici che mi sopportano e supportano...e a tutte quelle persone che aspettano con ansia il nostro ritorno!!!
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blog modificato il: 27/07/2010 03:46:00




( 9/6/2010 22:42:17 N. 376275) - FL3A    Mostra profilo Invia messaggio

Opeth - Hessian Peel









Will their children cry

When their mother dies
And in the autumn of their lives
Will they feel the same?


The longing for me
Comin' down like hail
Why did you leave me?

Come here inside
And tell me how
How in my final days
You found around

Your concern
The signal for us to end our lives
To wipe beneath the watches
And you wait forever

The night comes high
Your weakness
Storing trace on your eyes
So I left you alone
We all left you alone


Lock the children away from harm
They'll lock all your reason why
Seeking with a dagger
Skin is blocked by the years of trial

You felt abandoned in the fog of flesh
Sitting in place from the dead
Awaiting the face of the moon to ascend
You follow the siren in your head

In your head
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( 9/6/2010 02:03:10 N. 376273) - Alessia*    Mostra profilo Invia messaggio

ooooooooooo e c vo tiemppp???aggiungiii



















( 6/6/2010 13:21:28 N. 376265) - PecOra_Nera!    Mostra profilo Invia messaggio

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