( 30/6/2011 17:52:1 N. 377238) - YeTy ![]() ![]() |
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blog modificato il: 17/07/2011 18:42:44 |
( 30/6/2011 12:42:27 N. 377236) - *shanail* ![]() ![]() |
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Prima che tu scivoli nel sonno Dell'incoscienza |
( 29/6/2011 23:35:9 N. 377235) - Shri ![]() ![]() |
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# Dis-moi que tu m'aimes
![]() blog modificato il: 29/06/2011 23:35:27 |
( 29/6/2011 23:19:56 N. 377234) - Midori* ![]() ![]() |
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...nausea,spleen,male di vivere chiamatelo come cazzo vi pare.
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( 23/6/2011 11:56:3 N. 377224) - *Bellella* ![]() ![]() |
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Il 13 Giugno 2011 alle ore 12:30 è nato Elia... (Il mio primo nipote) Benvenuto al mondo amore di zia... Ti amoooo ![]() |
( 22/6/2011 00:05:42 N. 377222) - Ramy* ![]() ![]() |
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( 21/6/2011 01:31:58 N. 377220) - .:OrLanDo:. ![]() ![]() |
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Pagine sparse così, per caso, dimenticate. Familiari nello spirito, eppur lontane e rimosse dal tempo, come scritte da un'altra mano. Ore 23:53 | Giovedì 12 Novembre 2009 Vorrei avere spazi meno angusti per scrivere. Ma quant'è che non scrivo? Mi meraviglio della piega che prende l'inchiostro al ritmo della mia mano. Nuovi di-segni, nuove disarmonie. Cosa succede nella mia vita? Temo la scrittura ormai, perchè mi mette a nudo, in silenzio, con me stessa. Me la nego, la evito, ormai, da qualche anno. Rileggermi è un'esperienza tanto intima, profonda, di ritrovo, quanto devastante. E' quello che temo realmente... rileggere i miei pensieri, e trovarmi piccola, vuota, inutile. Raffaella, vorrei raccontarti di me. Vorrei amarti. Vorrei ricucire la pezza sbranata che ci divide. Il paradosso senza fine che ti trascini dentro. Vorrei ritrovarti, eliminare i cento codici che ti gravano sulla testa e restituirti al mondo nella bellezza più pura del tuo Essere più vero. Cosa ti hanno fatto? Come deviare, storpiare così la tua manifestazione esteriore.... "Io Son L'Amore". Tutto intorno è sangue e fango... Perchè sei qui? Dove sei, veramente? Perchè non sei partita? Perchè non ci hai almeno provato? Come un guanto di velluto forgiato nel ferro... |
( 20/6/2011 20:45:24 N. 377219) - †D4Rk_L|gHt† ![]() ![]() |
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Manca un po' quel sapore di vita adolescenziale,
quelle estati sinonimo di libertà, mancanza di vincoli scolastici. Le giornate passate sui gradini del parco, quegli sguardi infantili, le corse e le risate. Mancano i telefilm sdolcinati e i sogni. Ora c'è l'orario fisso, lo stress, la rivalità, i cazziatoni. Non c'è più amicizia, genuinità. Ma quando apro la porta c'è l'amore ad aspettarmi, e questo, come direbbe Victoria, vale tutto. Banale, sdolcinato, smielato, schifosamente felice, ma è così. Manca ciò che è passato, ma vivo per ciò che è presente. |
( 17/6/2011 16:27:32 N. 377215) - Skorpyone ![]() ![]() |
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MA SCRIVIAMOLO UN BLOG VA'..... fatto... ciao a tutti aaaaaaaaaabbbbbbbbbelliiiii ![]() |
( 16/6/2011 21:36:2 N. 377213) - Amorin ![]() ![]() |
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https://www.facebook.com/pages/Il-Magico-mondo-di-PLOPPI/172628762795006 Realizzo ciondoli di diverso genere in FIMO ispirati al mondo Fantasy,dei manga e tutto quello che la fantasia concede ♥ogni ciondolo può essere utilizzato per creare collane,bracciali,orecchini o portachiavi. https://www.facebook.com/pages/Il-Magico-mondo-di-PLOPPI/172628762795006 IL Magico Mondo di PLOPPi |
( 16/6/2011 21:24:52 N. 377211) - giangic ![]() ![]() |
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chiuderò gli occhi e salterò nel vuoto da domani però non avrò piu parola la mia condanna un silenzio eterno perchè calpesterò me stesso da domani mi odierò senza scusanti e non avrò stima piu di me per ar sentire qualcuno meglio- Ancora una volta sacrificherò me e sceglierò la via piu semplice che mi porterà lontano senza dignità cancellerò 12 anni di pensieri in un attimo cancellerò la mia arma la mia coerenza il mio esser pulito. |
( 16/6/2011 00:40:7 N. 377209) - alylia ![]() ![]() |
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Ho imparato a guardare bene le facce delle persone. A estraniarmi e vivere ogni tanto da voyeur, negli occhi della gente.
Posso immaginare la loro giornata, i loro pensieri. Le donne, se ci fate caso, la maggior parte di loro(non tutte, c'è una selezione naturale anche del sorriso) dopo una certa età hanno i lembi delle labbra verso il basso, come pendessero verso il centro della Terra. Ci puoi disegnare un cerchio perfetto se li congiungi seguendo la loro direzione verso il mento. Questa strana malformazione dovuta al decadimento della pelle e un po' ai molti pensieri malinconici, le fa sembrare come clown che da un momento all'altro cambiano espressione, tirano fuori dal taschino una pompetta d'acqua e fanno strage tra i presenti. Risvegliano i miei ricordi di infanzia di qualche serata al circo, perchè i momenti silenziosi, come quelli tristi, sono destinati a esplodere in un attimo di gioia collettiva. Ho sempre immaginato che finissero così, almeno, come qualcuno che si mette a urlare quando tutti stanno zitti in chiesa. Speravo ogni volta che succedesse. Probabilmente la delusione è stata uno dei motivi ad allontanarmi da questo posto. C'era troppa serietà. Gli uomini no. Gli uomini che prendono pullman, che camminano e si siedono sulle panchine sono sempre stanchi, ma sereni. Come se fosse l'esistenza femminile ad essere destinata al dolore. Sono seduta su una panca anch'io, guardo la gente che passa. Sto aspettando qualcosa, ma non ricordo neanch'io esattamente cosa, così nell'attesa di avere qualche indizio dalla mia memoria immortalo un paio di scene.
Ci sono quei due, ecco si parlano. Non sono molto lontani da me. Ho deciso che mi concentro su loro, sceglierò i loro discorsi. Strano come sia chiaro quando un uomo e una donna sono vicini in un modo che significa che c'è stato qualcosa in passato e ora non lo sanno, ma conservano una confidenza di sguardi che diventa una dichiarazione pubblica dei loro segreti. Si incontrano, lei prima di raggiungerlo si sistema il rossetto e i capelli. Però dice a se stessa che lo fa sempre. Ma perchè? c'era bisogno di ricordarsene? Lui aspetta facendo altro, scrutando il suo intorno, sembra un po' annoiato dall'attesa. Si sistema i pantaloni e si siede. Si sorridono, e cominciano a parlare. Dalla frequenza dei sorrisi di circostanza non parlano di niente di molto interessante, niente comunque che interessi davvero a uno di loro due. Ci sono dei discorsi che si fanno perchè si devono fare, per riempire i vuoti. Ma nessuno li vuole sentire. Si autogestiscono, sono risposte e domande retoriche, consuete, da incontri informali sebbene tra persone che si conoscono poco, quello che non sembrano essere loro. Chissà se se ne stanno accorgendo, chissà se pensano allo sfacelo di quella conversazione. Li riesco a vedere, due sacchi di parole che li separano, un po' distanziati al punto di posizionarsi nella direzione dei loro fianchi. Entrambi ne hanno portato uno e sperano che l'altro non se ne renda conto. Ognuno pensa a quando possa essere il momento migliore per svuotarlo, e invece le parole diventano di piombo e il sacco diventa difficile da trascinare, figurarsi da vuotare. E' che si guardano e si domandano se dire addio o torna. La sicurezza che pensiamo di avere quando ci rivolgiamo mentalmente alla nostra immagine riflessa smentisce il più delle volta quella che poi perdiamo di fronte al nostro reale interlocutore. Disegno una radio che mette nell'aria questa canzone Lo so, lo so che questo non è cipria, è sorriso… e sì, che non è luce, è solo un attimo di gloria e riguarda me, che sono qui davanti a te sotto la pioggia mentre tutto intorno è solamente pioggia e Francia… Chissà cosa possiamo dirci in fondo a questa luce… quali parole, luce di pioggia e luce di conquista… hum… lasciamo fare a questo albergo ormai così vicino, così accogliente, dove va a morir d’amore la gente… Io e te, chissà qualcuno ci avrà pure presentato… e abbiamo usato un taxi più un telefono più una piazza… Io e te, scaraventati dall’amore in una stanza, mentre tutto intorno è pioggia, pioggia, pioggia e Francia… E' che non li vedo convinti di qualsiasi parola che possa far crollare in qualche modo quell'equilibrio che pare sia instaurato, quello dove sopra c'è la follia e sotto il fracasso. Allora si dicono cose che non mordono, che non addentano niente, che circumvallano, parole come tangenti di un cerchio nel quale non si vuole entrare. Entrambi ormai attendono il momento del saluto, per andare altrove a sbrigare faccende che, diversamente da questa, possano essere concluse senza rimuginarci tanto. Lui le sfiora la spalla e lei gli posa un bacio tra la guancia e il collo. Tornano nelle loro direzioni, lui avverte una vibrazione alla tasca alla quale pone fine con un tasto. Lei pare stia componendo un numero. E' bizzarro, si incontrano cercando di parlarsi e finiscono comunicando con qualcun altro. Verso la fine mi viene da pensare che stavano tradendo quei primi sguardi. Non c'entravano niente col resto della storia. Ricordo la mia attesa, sollecita arriva a dirmi tutti i motivi per i quali ha ritardato. Abbozzo un sorriso perchè non potrei mai arrabbiarmi, e lascio il posto al prossimo spettatore. |
( 13/6/2011 17:32:48 N. 377204) - mitty ![]() ![]() |
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Vorrei che un risveglio così fosse per sempre. |
( 13/6/2011 13:07:30 N. 377203) - unerrore ![]() ![]() |
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Una sgualdrina, di qualità, una puttana vestita d'argento, lo strascico della veste sollevato da terra ma l'anima che si trascina. |
( 12/6/2011 21:15:22 N. 377201) - Kyo ![]() ![]() |
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ke palle questa vita...
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