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Nick: Ery Oggetto: Sesso,Amore e Tradimento Data: 17/12/2005 13.15.33 Visite: 241
Ieri sera sono uscito con alcuni amici e, mentre si mangiava, parlando di tutto e niente, siamo entrati in uno dei discorsi piùì gettonati da sempre il sesso, l'amore, il tradimento e la gelosia: tematiche molto care a i vari "talk show" sparsi in tv, in quanto sono tematiche su cui non si è mai daccordo da ambo le parti e, quindi, sulle quali si può discutere all'infinito, portando avanti lo spettacolo per puntate e puntate. Inutile dire che la stessa cosa è avvenuta ieri sera a tavola. Il discorso si è protratto tanto ed è diventato così accesso, che, tornando a casa, ci stavo ancora pensando su e rimurginavo. alla fine ho elaborato una mia teoria: proviamo a vedere il sesso solo dal punto di vista primitivo dell semplice atto della copulazione e lasciamo stare qualunque morale o sentimento aggiunto ad esso. Faccio cioè un'analisi di tipo biologico/scientifico: L'atto della copulazione, oggettivamente, è costituito da due azioni congiunte: il dare ed il ricevere. Ossia: L'uomo dà La donna riceve questa visione è rafforzata dal fatto che dal semplice punto di vista della copulazione come mezzo per la risproduzione della specie l'uomo dà il suo seme alla donna per la procreazione. Penso che fino quì ci sia poco da discutere. Dal punto di vista del sesso come piacere, allora dobbiamo rtioccare un pò le assunzioni di prima: L'uomo dà, e nel suo dare prova piacere La donna riceve, e nel suo ricevere prova piacere E indubbio quindi che nel rapporto: L'uomo "agisce" (e nell'agire prova piacere) La donna "subisce" l'azione dell'uomo (e nel subire prova piacere) Ora io penso che l'assegnazione di questi ruoli è ben nota al nostro inconscio, in quanto fà parte del nostro lato primitivo e biologico che così funziona, ma che la ragione e il sentimento offuscano, creando incomprensioni e discussioni ripetitive ed interminabili. Il fatto è che in un rapporto sessuale ci sono dei ruoli ben definiti e da quelli non si scappa, qualunque variante si voglia apportare al rapporto: per quante posizioni si possano cambiare nella maggior parte dei casi è la donna che si trova in una posizione di "sottomisione" o meglio dire di "accettazione" Ora in quest'ottica mi sono detto: "forse è per questo che il tradimento è vissuto in modo diverso ed è visto in modo diverso dalle due parti. Per distaccarci sempre dalla componente morale (ecc.) facciamo un'analogia nel caso "l'uomo tradisce" noi siamo una società che da anni collabora con lo stato in diversi progetti, per svolgere certi lavori e per lo stato ci dà finanziamenti e sovvenzioi varie. Un bel giorno lo stato per un determinato progetto preferisce dare i soldi ad un'altra società per un compito che da anni abbiam osempre svolto noi per lo stato La nostra visione della faccenda sarà che lo stato si è fatto ben raggirare da questa società che è stata abile nell'abbabiarsi lo stato. Insomma troveremo mille difetti in questa società e considereremo lo stato come uno stupido traditore del nostro rapporto ormai decennale il tutto perché ci sentiamo traditi in quanto lo stato ha preferito "dare" i suoi soldi ad un'altra società della quale non aveva una grossa conoscenza ma che ha avuto dalla sua un abile capacità di sapersi vendere tutto sommato quindi il buon 65% percento del tradimento ricade sull'altra società (cioè l'altra donna). Forse è per questo si dice che la donna e più propensa a perdonare il tradimento Stessa analogia nel caso che "la donna tradisce": stavolta siamo noi società che invece di chiedere i soldi allo stato li chiediamo ad un'altro ente o società che dà finanziamenti nonostante con lo stato abbiamo avuto un lungo rapporto di collaborazione per anni Questa volta la chiave di lettura (ricordando i due ruoli) è molto diversa lo stato sente di più il tradimento (nonm si tratta dello stato italiano ) in quanto, percepisce che se la società si è rivolta ad altri dopo tanti anni di collaborazione è perché gli altri hanno "dato di più" rispetto a lui e la società ha preferito un miglior finanziamento alla rapporto ormai consolidato con lo stato. In base ai ruoli prima definiti, l'uomo vede il tradimento della donna come un'accettazione da parte della donna a farsi sottomettere (o anche a ricevere) piacevolmente da un altro partner e forse questo forse che fà accusare di più il colpo psicologicamente all'uomo ad ogni modo, da qualunque lato si tradisca siccome la donna ha questo ruolo di "ricettrice/sottomessa" è sempre quella che viene messa più in cattiva luce a tutto questo si sommano la morale il sentimento ecc. e ed è così che nascono inrterminabili discussioni voi come la vedete uesta cosa ?
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