Nick: P_Escobar Oggetto: IL COMUNISMO Data: 20/10/2003 3.12.11 Visite: 124
Mi vedo costretto a chiarire un po' di cose su questo argomento, perchè c'è troppa ignoranza, mistificazione e cattiva fede, anche su questo forum. per prima cosa è inesatto parlare di comunismo, sarebbe + corretto dire comunismi e distinguere la molteplicità e la varietà di esperienze che vengono generalmente raccolte sotto questa definizione. seconda cosa. stalin non era comunista, così come non lo era la terza internazionale da lui capeggiata. stalin è più erede del dispotismo asiatico che della tradizione comunista. il 70% dei membri del comitato centrale del PCUS furono fatti fucilare da stalin, migliaia di oppositori comunisti hanno fatto la stessa fine. c'è un grazioso aneddoto, secondo il quale indro montanelli (ferocemente anti-comunista) aveva la foto di stalin sulla scrivania, alla domanda sul perchè ce l'avesse pare che amasse rispondere: "perchè ha ucciso più comunisti lui di tutti i nemici del comunismo". terza cosa. stalin ha sempre rappresentato l'ala destra del comintern (internazionale comunista), orientando la politica di questo organismo verso gli interessi nazionalistici e imperialistici dell'unione sovietica. famosi gli scontri con il napoletano amedeo bordiga, grande leader comunista poi caduto in disgrazia, propugnatore invece della linea che individuava nel comintern la guida e il luogo decisionale centrale di tutti i partiti comunisti aderenti. quarta cosa. queste non sono novità, ne' escamotage per sacrificare la figura di stalin e salvare la storia del movimento comunista. non dico di leggere i libri, limitatevi a cercare su google qualcosa sull'antistalinismo all'interno del movimento comunista internazionale. troverete non solo abbondanza di esempi, ma potrete notare come questa opposizione esista già dai primi anni '30. il XX congresso del PCUS, svoltosi a Mosca nel gran palazzo del Cremlino dal 14 al 25 febbraio 1956, denunciava i crimini stalinisti a tre anni dalla sua morte. quinta cosa. la storia del comunismo in occidente ha tutt'altro segno, c'è una componente democratica, essenziale e ineludibile, che è il tratto strutturale e fondante. I partiti comunisti occidentali si sono storicamente mossi in una dimensione parlamentare, accettando il verdetto delle urne e stando sempre all'opposizione. Così come hanno da oltre 30 anni espresso con chiarezza la critica del modello del socialismo reale. Il comunismo occidentale ha come valori fondamentali: la libertà, l'antiautoritarismo, la giustizia sociale. sesta cosa. il fatto che stalin abbia vinto la seconda guerra mondiale e che l'armata rossa abbia preso a calci in culo fino a berlino l'esercito nazista ha senza dubbio contribuito ad alimentare il mito di stalin, dandone un'immagine di leader intransigente e vincente, di comunista "duro e puro". ma lo steso stalin non mosse un dito per aiutare i comunisti greci, che dopo la seconda guerra mondiale insorsero e lasciò che il suo compare winston churchill li massacrasse a migliaia. settima cosa. viviamo in un'epoca di grandi semplificazioni perchè il linguaggio, le forme e i tempi della comunicazione attuale privilegiano l'icona zeppa di luoghi comuni all'approfondimento. per cui può capitare che la figura di stalin venga assunta tout cour come esemplificativa dell'intera storia del comunismo fino al 1953 annno della sua morte. ma questo è falso, la degenerazione della politica stalinista è stata denunciata decenni fa dagli stessi comunisti (avete mai sentito parlare di Trosky?). ottava cosa. paradossalmente oggi il comunismo, nelle sue ineludibili componenti che prima ho elencato, è l'unica alternativa reale e praticabile allo sfascio provocato da questo modello di sviluppo. o si sapranno trovare delle forme di solidarietà sociale o saremo destinati alla barbarie. |