Nick: POESIA_ Oggetto: gettala via.... Data: 23/1/2006 23.45.21 Visite: 163
LA SIGARETTA.COSI': Cerotti Sono cerotti speciali impregnati di un gel con 10, 15, 20, 30 milligrammi di nicotina che si applicano ogni mattina sulla pelle, in un punto qualsiasi e sempre diverso tra la vita ed il collo, per evitare irritazioni e pruriti. Rilasciano una quantità costante della sostanza nell'arco della giornata che, passando attraverso la pelle, entra nel sangue e raggiunge il sistema nervoso centrale evitando così l'astinenza da tabacco. Lo scopo è di ridurre gradualmente la quantità di sigarette. Ecco perché i forti fumatori dovrebbero cominciare la cura con i cerotti ad alta concentrazione e soltanto nei giorni seguenti passare a quelli a basso contenuto. Il trattamento deve proseguire per 5-8 settimane al massimo, ma se dopo 4 settimane non c'è alcun miglioramento, questa non è la terapia giusta. I cerotti antifumo non sono indicati per le donne in gravidanza, per chi ha problemi circolatori, per chi soffre di cuore e di ipertensione arteriosa perché il sovradosaggio di nicotina assunta attraverso la pelle può provocare tachicardia, rallentamento del polso, tremiti ed insonnia. Anche per questo durante il trattamento è assolutamente vietato fumare. La percentuale di successo è buona, ma se non c'è una reale voglia di smettere, esiste il rischio di ricadute: meglio quindi abbinare i cerotti alle terapie psicologiche di gruppo. Gomme da Masticare Il principio è lo stesso dei cerotti: si tratta di chewing-gum che contengono nicotina in quantità variabile (da 2 a 4 milligrammi) e che dovrebbero far diminuire la voglia di accendere una sigaretta. Ogni 1 o 2 ore si deve masticare una gomma molto lentamente per non rischiare nausea e singhiozzo: quando si sente un leggero pizzicorio si posiziona il chewing-gum tra la guancia e la gengiva, per circa mezz'ora. Il trattamento va protratto per 2-3 mesi, cominciando, nel caso di forti fumatori, con pastiglie da 4 milligrammi. Le gomme da masticare sono indicate per chi soffre di allergie alla pelle e non sopporta i cerotti, ma sconsigliate per chi ha problemi gastrointestinali, che possono essere accentuati dalla continua masticazione e dalla conseguente produzione di succhi gastrici. Tra i possibili effetti collaterali il singhiozzo e un lieve dolore mandibolare. Il Bocchino alla Nicotina Apparentemente è un normale bocchino per sigarette ma all'interno ha una capsula impregnata di nicotina: ogni volta che si sente il bisogno di fumare si inserisce la capsula, la si schiaccia per farne fuoriuscire il contenuto e si mette il bocchino tra le labbra cominciando ad aspirare. È ideale per chi fuma meno di 10 sigarette al giorno e più che a combattere l'abitudine aiuta a vincere l'astinenza da tabacco. L'importante è evitare di usare il bocchino dopo aver fumato per non incorrere in sovradosaggio di nicotina. La Scatoletta da Annusare Contengono erbe ed essenze aromatiche che evocano l'odore del tabacco bruciato pur non contenendone e vanno annusate non appena si avverte il desiderio di una sigaretta: per una ventina di minuti si è al riparo da ogni "tentazione" di fumare. Il trattamento può durare un mese ed essendo completamente naturale non ha controindicazioni, nemmeno per le donne in gravidanza, a meno che non si sia allergici alle erbe contenute nella scatoletta. La percentuale di successo è legata soprattutto alla volontà di smettere. La Mesoterapia Una miscela antifumo, priva di fattori allergizzanti, viene iniettata sotto pelle in quattro punti del corpo, due all'altezza dell'intestino, due dello stomaco. In questo modo si inibisce il desiderio della nicotina. Il trattamento prosegue per un mese circa e il terapeuta può decidere, se è necessario, di proseguire con tecniche di rilassamento. La cura dà buoni risultati nell'80% dei casi. L'Omeopatia Si tratta di sostanze che, somministrate ad alti dosaggi sono dannose e provocano gli stessi sintomi della malattia, ma date in piccoli dosi funzionano come un vaccino. La cura, da personalizzare, generalmente si basa su quattro sostanze in grado di disabituare l'organismo al fumo, alleviando i possibili disturbi collegati all'astinenza: il Tabacum che agisce soprattutto sul pallore, la nausea, le vertigini, gli arti freddi, l'eccessiva sudorazione; l'Hypophysis che ristabilisce l'equilibrio ormonale, ghiandolare e circolatorio; l'Echinacea che stimola il sistema di difesa naturale; il Natrum Chloratyum, efficace contro le aritmie circolatorie, il mal di testa e i disturbi intestinale. La cura, da somministramre sotto forma di granuli o di gocce sotto controllo dell'omeopata, non ha particolari controindicazioni ma, essendo piuttosto lunga, è sconsigliata ai forti fumatori. I Gruppi Antifumo Sono aperte a 10-15 fumatori le sedute dei gruppi antifumo che, condotte da uno psicologo, usano un approccio cognitivo comportamentale e motivazionale. Ognuno racconta la propria esperienza di tabacco-dipendenza e proprio dal confronto con gli altri arriva l'incitamento ad andare fino in fondo. Generalmente si tratta di 10 incontri distribuiti nell'arco di 6 settimane e prevedono tre fasi: una di preparazione, una di attacco, una di mantenimento. Le percentuali di successo possono arrivare sino al 60% a un anno dalla fine del trattamento, con risultati più stabili quando nei 2 o 3 mesi successivi all'interruzione si frequenta un programma di supporto. Nessuna controindicazione per questa terapia. L'Agopuntura È una tecnica orientale che sollecita i punti chiave del corpo per ripristinare l'equilibrio dell'organismo ed annullare il desiderio di tabacco. Dopo un colloquio con il fumatore l'agopuntore sceglierà i punti in cui mettere gli aghi: nelle ali del naso per modificare l'odorato, al centro dello sterno per eliminare l'ansia, nei piedi per disintossicare il fegato. Oppure i punti del fumo, cioè i meridiani corrispondenti all'intestino crasso, a quello tenue e allo stomaco. È sconsigliata a chi soffre di cuore e di disturbi allo stomaco. Chi smette di fumare con questa tecnica può soffrire di emicrania, tachicardia, nausea, tosse. In questi casi lo specialista applica gli aghi in altri punti e consiglia prodotti omeopatici di supporto. Acudetox È un metodo basato sull'auricoloterapia, vale a dire sull'impiego dell'agopuntura nella zona dell'orecchio durante diverse sedute di gruppo, cui prende parte una decina di fumatori. Adatto alle persone molto motivate a smettere, raggiunge buoni risultati nell'80% dei casi, permettendo, a chi non ce la fa proprio a smettere, almeno di ridurre. L'Acudetox è un metodo adottato dal Servizio sanitario nazionale e applicato nelle sedi dei Sert (sono i Servizi per le dipendenze) presenti nelle maggiori città italiane. La Graffetta È una sorta di orecchino che viene applicato tra il padiglione ed il lobo, secondo i principi dell'agopuntura: si inserisce una piccola graffa chirurgica e la si lascia in quella posizione per un mese e mezzo circa. In questo periodo l'ansia dovrebbe scomparire e con essa l'impulso di fumare. Non ha controindicazioni, ma funziona solo quando esiste una volontà concreta di smettere. L'Ipnosi È uno stato di rilassamento profondo, un sonno ipnotico durante il quale lo psicologo interviene sulla volontà del fumatore, stimolandone l'inconscio, per portarlo a provare repulsione verso la sigaretta. Durante la seduta, attraverso immagini e suggestioni vocali, il fumatore comincia a considerare il fumo come una componente negativa della sua vita. Di solito sono necessarie 4-6 sedute di un'ora per ridurre il numero delle sigarette e altrettante per smettere di fumare, ma il risultato è individuale. L'ipnosi non ha controindicazioni ed è indicata soprattutto per fumatori medi e forti con una personalità creativa, mentre è sconsigliata a chi ha una mentalità rigida e non crede nel trattamento. Dato il costo economico sostenuto dalla sanità per la categoria dei fumatori (così dicono), il Ministero ha forse deciso di fornire gratuitamente tutti i suddetti esami e farmaci a chi decide di smettere di fumare?? No! [N.d.A.] Tratto da: uno dei tanti studi medici presenti in rete. Questo in particolare di un chirurgo specializzato in malattie dell'apparato respiratorio, del quale non vogliamo fare altra pubblicità oltre a quella che si fa da solo. |