Nick: mir Oggetto: la variante estiva Data: 9/2/2006 20.41.46 Visite: 130
Stasera ho bisogno di questo. Da lontano arrivavano solo le vibrazioni basse della musica. Il cielo d'estate è restìo a virare al nero e, fino a tardi, c'è questa luminescenza stesa sull'orizzonte che ho sempre associato alla vita. Il posto era bello. Con tutte quelle candele sugli scogli e i cuscini per terra e la gente spensierata che mescolava le risate all'odore della pelle cotta del sole del giorno. Lei non c'era. Come al solito. Lontana per un sogno, per volontà o solo per stare lontana da me. Guardavo lontano, sul mare, mentre gli amanti giocavano all'amore e l'aria era calda e profumata come solo nella mia terra lo può essere. Mi tolsi le scarpe e iniziai a camminare coi piedi nell'acqua della riva. La musica era sempre più lontana e i pensieri sempre meno definiti fino a diventare ermetiche emozioni. La solitudine è un concetto e una persecuzione. Un destino scritto sulla schiena. Una lingua che parli solo tu. Una maschera orrenda che tutti vedono. Una puzza che non avverti. E' una montagna di parole che non usciranno mai dalla tua bocca. Alla fine della spiaggia. Dove l'unica luce era un'unghia di luna. C'era lei. Che aveva scelto, per una volta, la mia solitudine ai suoi sogni. http://www.librando.net Perchè io valgo.... quindi se vi incontro datemi il resto [cit.]. |