Nick: MosFERRARI Oggetto: re:Riforma universitaria Data: 8/3/2006 22.10.5 Visite: 40
in linea di principio può anche andare.
io però mi chiedo,
come si farà a sapere che una persona, raggiunto un certo diploma (superiore, laurea, oppure ad esempio avvocato, archiettto etc etc) ha le competenze giuste per esercitare quel mestiere?
cioè, posto che sempre più si può arrivare a esercitare mestieri che presuppongono studi pesanti, chi mi assicura che l'architetto che firma un progetto non è un ciuccio e il palazzo cade? chi mi assicura che il medico non legge la radiografia all'incontrario?
voi mi direte che già adesso è così, che cioè le categorie professionali sono già oggi piene di ignoranti accanto a persone competenti... ma perchè peggiorare la situazione dico io? sarà solo il mercato a decretare il successo automatico delle persone competenti?
in realtà in italia è rimasto un solo concorso serio, anzi uno e mezzo. è quello notarile (e anche magistratura è selettivo; ultimamente anche la banca d'italia sta facendo le cose perbene). e infatti potete dire tutto sui notai, ma non certo che sono incompetenti. ma lì la competenza è appunto garantita da un concorsone difficilissimo. se invece si dà a tutti l'abilitazione a fare gli avvocati, come è oggi, ecco allora che la professione si squalifica... ed infatti ditemi voi quanti avvocaticchi conoscete... |