Nick: mir Oggetto: Visita dallo strizzacervelli Data: 14/5/2006 21.35.36 Visite: 163
Nella sala d'attesa c'era un nano con le zeppe, un ciccione sui 200 chili che ci dava giù d'uncinetto, una bambina che aveva mollette attaccate per tutto il corpo, una ragazza bellissima con una borsa di pelle in mano e io. Ad un certo punto la segretaria fece cenno al nano che poteva entrare nello studio. Scendendo dalla sedia, mise un piede storto rischiando di spezzarsi la caviglia. Bestemmiò qualcosa che fece fermare lo sferruzzare del ciccione e produsse un segno della croce nella ragazza bellissima. La bambina sembrò indifferente. Poi si cavò un'altra molletta dalla tasca e se l'applicò sul lobo dell'orecchio. Dolorante, il nano si avviò verso la porta dello studio. Sul tavolino della sala d'attesa c'erano dei giornali. "Sado&Maso" "Fobie Magazine" "Focus" "Cronaca Vera - limited edition". Presi "Sado&Maso" di maggio. C'era un'intervista ad un uomo che aveva visto tutti e 100 i giorni del Grande Fratello 6 su Mediaset Premium mentre mangiava Pringles al tamarindo. In un altro articolo trovai la mia ex che spiegava come raggiungere l'orgasmo sbattendo ripetutamente la testa sul lavandino del bagno. Strano. Con me non era mai stata così fantasiosa. Attirò la mia attenzione la pagina di una pubblicità di bambole gonfiabili. Queste parlavano anche e, mentre erano penetrate, raccontavano cose tremende come le storie con gli ex, i problemi di parrucchiere o le perdite fuori del ciclo. Mi annotai il sito internet dove potevo comprarle. Uscì il nano. Aveva un paio di sandali ai piedi. Entrò il ciccione lasciando il suo lavoro sulla sedia. Era una bellissima tutina da bimbo. Davanti c'era scritto "figlio di puttana". Non appena il ciccione fu dentro la bambina applicò una molletta sulla scritta. Sulla seconda "t" per la precisione. La ragazza bellissima bisbigliava qualcosa alla sua borsa di pelle. Avrei giurato anche che le avesse dato un bacio. Sorrisi alla bambina. La bambina mi sorrise e mi applicò una molletta sulla maglietta all'altezza della spalla. Ma da dove le cacciava tutte ste mollette? Io perchè stavo lì? Non lo ricordavo ma il dottore mi avrebbe aiutato. Il ciccione uscì ed aveva per le mani una macchina per cucire. Buttò uno sguardo fugace alla sedia dove stava il suo lavoro a maglia ma poi andò via. Entrò la bambina ma prima applicò una molletta sulla gonna della segretaria. All'altezza delle natiche. La ragazza bellissima rideva. Rideva di gusto. Disse: "Mi fai morire". Parlava alla borsa. Io non le avevo ancora rivolto la parola. Le dissi: "E' molto che viene dal dottore?". Rispose: "No, noi veniamo da un tre quattro mesi. Sa, facciamo terapia di coppia". "Coppia? Lei e chi?" "Io e Enzo" "Ah. Verrà tra poco... Enzo" "Che dice? Per caso non ci vede?" Alzò la borsa di pelle e la indicò. "Ah" Presi "Fobie Magazine" di febbraio. C'era uno speciale sulla paura di rispondere al citofono. La cura che si stava sperimentando consisteva in un collegamento elettrico tra la suoneria del citofono e le zone erogene del paziente. La terapia sembrava avere successo ma mancava ancora qualcosa che spingesse i pazienti a far rispondere. Uscì la bambina. Non aveva più mollette sul corpo ma stringeva tra le braccia un enorme tenaglia di metallo. Entrò la ragazza bellissima con "Enzo". Mi annoiavo e per quanto mi sforzassi non riuscivo a ricordare perchè ero lì. Gurdai per un po' le nuvole che rotolavano veloci sul cielo azzurro fuori dalla finestra. Notai lo sporco sui vetri e i respiri della segretaria nella stanzetta adiacente quella d'attesa. Notai che dovevo tagliarmi le unghie e che il mio cellulare restava sempre muto. Anche se lo accendevo. Uscì la ragazza bellissima senza "Enzo". Sorrideva e avrei giurato che mi avesse strizzato l'occhio prima di andarsene. "Tocca a lei" disse la segretaria. "Proprio a me" "Sì" Entrai mentre il dottore scriveva qualcosa su un taccuino. "Dottore io non so perchè sono qui" Mi guardò un istante e disse "Nessuno sa perchè viene da me. Mi dica che cosa sente dentro." Ci pensai e poi dissi "Noia, fantasia, mancanze varie, delusione, vaghe speranze" "Caro ragazzo: scriva. Scriva dove la possano leggere in tanti. Liberi la fantasia." "Mi aiuterà?" "No ma sembrerà così e per il momento può bastare" laico & liberale |