Nick: crowblack Oggetto: Ci vuole la pena di morte Data: 6/6/2006 17.4.23 Visite: 306
Ucciso funzionario del Monte Paschi Latina,reagisce a rapina e gli sparano E' stato ucciso davanti agli occhi della moglie mentre cercava di difendersi da alcuni banditi che erano entrati in casa per rapinarlo. Protagonista un funzionario del Monte dei Paschi di Siena in servizio a Bella Farnia, nei pressi di Latina. Danilo Catani, 52 anni, è stato raggiunto da tre colpi di pistola al termine di una colluttazio. La vittima ha reagito all'aggressione ed è stata uccisa. Indagini a tappeto dei carabinieri. Secondo quanto appurato dagli inquirenti sarebbero state tre le persone entrate in casa, a volto coperto che, secondo la testimonianza della donna, parlavano correttamente italiano. L'ipotesi più accreditata rimane quella di una rapina, o comunque di un tentativo andato a male, considerato che dall'appartamento non è stato portato via nulla. E' ancora presto, stiamo valutando tutti gli elementi a disposizione - ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, Domenico Libertini - attendiamo ulteriori riscontri". Inoltre secondo gli ultimi particolari emersi Catani aveva una pistola legalmente detenuta ma non l'ha usata. L'arma è infatti rimasta custodita in un armadietto. Da quanto emerge la coppia, che non aveva figli, faceva una vita riservata e non aveva particolari problemi. L'uomo lavorava al Monte dei Paschi di Siena nell'agenzia principale di Latina, in Corso della Repubblica, ma non aveva rapporti con la clientela. Si occupava dei pagamenti di tasse e imposte da parte delle aziende. La moglie, Anna Maria Massarelli, invece, è dipendente della multinazionale chimica Bristol di Sermoneta. Il racconto dell moglie L'irruzione in casa da parte dei ladri, lo spavento e poi gli spari contro il marito. Così Anna Maria Massarelli, ha raccontato agli investigatori gli attimi che hanno preceduto la morte del marito. La donna ha raccontato che i ladri, tre con i volti coperti da fazzoletti colorati, sono entrati probabilmente da una porta-finestra lasciata aperta. Quando le hanno intimato di stare ferma lei, spaventata, ha chiesto aiuto, urlando, al marito che dormiva al piano di sopra. L'uomo è sceso, ha abbozzato una reazione. Forse aveva con sé uno spadino, un souvenir riportato da un viaggio in India. Ma i banditi non gli hanno lasciato tempo e, dopo una breve colluttazione, gli hanno sparato sette colpi con una calibro 9x21, tre dei quali hanno raggiunto la vittima. Mortale, probabilmente, il colpo che lo ha raggiunto al torace. Un'aggressione che per certi versi ha quasi il sapore di un'esecuzione. La donna, invece, è stata raggiunta da un pugno al volto e ora ha l'occhio sinistro tumefatto. Una delle ipotesi al vaglio dei carabinieri della compagnia di Latina, diretti dal maggiore Alessandro Sessa, è che i banditi puntassero alla cassaforte che si trova al piano superiore della casa. Quindici giorni fa i Catani avevano subito il furto di una collezione di orologi, forse gli stessi ladri sono tornati in azione magari per tentare di farsi aprire la cassaforte stessa. Le chiavi erano sul tavolo, in un mazzo insieme a quelle di casa. I banditi dopo aver sparato sono fuggiti. www.tgcom.it .....ci vuole la pena di morte anche in Italia.....lo ribadisco da tempo.....mo voglio vedere chi è quel coglione/a che si permette di criticare la legge sulla legittima difesa varata durante il recente governo Berlusconi......una delle tanti ottime leggi fatte nella passata legislatura......e dubito che ce ne saranno altre altrettanto ottime.....anzi! Non piangere se non puoi vedere il sole perchè le lacrime ti impediranno di vedere le stelle. |