Nick: Clementine Oggetto: Non sono impazzita, riflettevo Data: 5/7/2006 16.27.16 Visite: 375
Prima non amavo le storie sempre a lieto fine perché mi sembravano irreali. Ieri ho finito di leggere "Ho voglia di te" di Moccia, (il seguito di "3metri sopra il cielo", per capirci) e, come il primo, mi ha lasciata malinconica e pensierosa. Entrambi i libri sono discutibili e di certo non paragonabili ad un capolavoro letterario (semmai sono "casi letterari"), ma non è su questo che mi voglio soffermare (anticipo quindi tutte le critiche a riguardo). Entrambi hanno una fine triste, se possibile, una peggiore dell'altra: era così difficile scrivere un happy-end a storie che lo avrebbero meritato?! Non amo i libri e i film d'amore, non sono il mio genere preferito insomma, ma ultimamente sento la necessità di rifugiarmi in storie delicate e felici e non ne trovo più. Ora l'amore ruota tutto intorno al sesso: scopare, pompino, sega, penetrare, su e giù.. sono i termini che leggo continuamente nelle righe di un testo che ha la pretesa di raccontare il sentimento. E a me infastidisce. Dov'è tutto il resto? Non sono conservatrice o bigotta, non condivido censure nè tabù, ma nemmeno gli eccessi. Il sesso è bello ed è parte integrante di una storia ma non è tutto. I romanzi "casti", dall'altra parte, diventano noiosi a lungo andare: sospiri, sguardi, rossori per 200 pagine ed oltre non fanno per me. Una mezza via? Una Cenerentola che va a letto con il Principe Azzurro? Una favola moderna, ambientata nella nostra brutta realtà, che te la sappia far dimenticare un pò e ti faccia ritrovare nelle sue righe. Gli psicologi attaccano TV e moda per via dei canoni estetici che sapientemente impongono alle nuove generazioni; e i libri allora? (naturalmente, ribadisco, -perché so che sarà la prima critica che verrà mossa- parlo di quelli appartenenti ad un dato format, che non ritengo capolavori letterari, capiamoci) Tette, culo, magrezza, occhi da cerbiatto, sorriso smagliante, battuta pronta, un pizzico di fragilità all'occorrenza ed ecco servita la ragazza perfetta! Mentre le ragazze devono rispondere a ferrei requisiti, gli uomini sono liberi da qualsiasi vincolo, tanto la spuntano comunque. La maggior parte di noi, invece, non rientra in nessun canone dettato dalla società odierna.. Perché tuffarsi nel mondo ovattato che si crea al contatto con un libro (che sia esso un "buon" libro o no) deve significare modificare il proprio aspetto anche solo il tempo mentale di 200 pagine? So che questo discorso è facilmente prendibile nel verso sbagliato.. o magari anche in quello giusto può sembrare stupido, infantile e magari qualunquista. Lo condivido anche per questo. Le persone devono poter condividere le cose. E' tutta qui l'intimità. |
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