La rosa divelta nel sonno che perde colore la rosa divampata nel sonno del momento rinunciando a sé continua a sopravvivere
La parola che il tempo ha rubato nel sonno chiede ancora una volta di essere al centro dei fuochi del mezzogiorno disteso a festa
E ogni volta è lo stesso la parola la rosa mi chiedono di non morire di correre Nella valle del mio occhio le cose sopravvivono nella coda del mio occhio le cose non ricorrono cercate ricercate da cani rabbiosi le azioni coperte dal tempo di una notte di sonno
E ogni volta è lo stesso mi agito corro verso un sogno o un'idea che va via e ogni volta le nuvole rosse di marzo mi schiudono l’anima a un volo insensato povere parole di terra povere rose divelte