|
RECENSIONE | di: Luca [Redazione Filmagenda] data: 27-09-2001 09:22 | Dopo un convincente esordio low-budget in bianco e nero (Lola Darling) e un mediocre séguito due anni dopo (Aule Turbolente), Spike Lee colpisce in pieno viso le platee di tutto il mondo con quello che resta tuttora il suo capolavoro, e uno dei più grandi film di tutti i tempi sulla convivenza e sulla tensione razziale negli Usa. Oltre a essere davvero un gran pezzo di cinema, Fà la Cosa Giusta è un vero e proprio inno alla necessità di fare scelte coerenti con le proprie convinzioni; le due frasi ripetute come un mantra in tutto il film sono "trovati un lavoro" e "fà la cosa giusta", le e due voci (della coscienza?) che aleggiano - in qualche modo ingombranti - sono quelle di Martin Luther King e Malcolm X, due visioni, due scelte, due "cose giuste" per un unico problema. Il tutto amalgamato con piccole storie quotidiane di frizione razziale, splendide ambientazioni in una torrida Brooklyn (spesso - sempre? - ricostruita in studio) e Grande Musica (Fight the Power dei Public Enemy apre un nuovo capitolo nell'uso della colonna sonora al cinema). Ampio, corale, di grande respiro, quasi un musical senza balletti. Puro piacere di visione (ripetibile all'infinito: non invecchia mai) fino allo splendido epilogo finale che non racconto per non spoilerare, basti dire che la "cosa giusta" che il protagonista Mookie sceglie di fare rappresenta davvero una delle conclusioni più "necessarie" che il cinema ricordi. Capolavoro. | |