Nick: Full. Oggetto: Freddie Mercury Data: 5/9/2006 20.9.47 Visite: 218
Sessant'anni fa nasceva Freddie Mercury
Il 5 settembre 1946 nasceva a Zanzibar il leader dei Queen, icona controversa del rock. Nel '91 la morte per Aids Roma, 26 ago. – E’ stata l’isola di Zanzibar a dare i natali ad una delle voci più grandi della musica rock. In pochi lo ricorderanno con il nome di Farrokh Bulsara. Folle oceaniche invece lo hanno adorato come il leader leggendario e provocatorio dei Queen. Freddie Mercury, mito a tutti gli effetti. Figura adorata ma anche odiata, controversa per la sua omosessualità, per il suo modo così sprezzante di usare il palcoscenico come un teatro dal quale spesso ha lanciato duri commenti. Sessant’anni fa, il 5 settembre del 1946, Freddie nasceva a Stone Town. Una piccola città lungo le rive della zandj barr, la 'terra dei neri' oggi conosciuta con il nome di Zanzibar. Fu icona indiscussa del glam rock, capace di stupire e strappare applausi, ma anche di tirarsi addosso le ire di molti tre gli omofobi che sono arrivati a benedire l’Aids che ne provocò la morte nel 1991. Mercury e la sua band sono stati padroni indiscussi delle classifiche degli anni ‘70 e ‘80, vendendo qualcosa come 300milioni di dischi. In suo onore vengono celebrati festival e premi, in tutto il mondo. E’ recente la notizia che un'organizzazione musulmana di Zanzibar, la sua terra natale, stia cercando di proibire i festeggiamenti per il sessantennale della sua nascita. ''Tanta gente dice che Freddy è uno di qui, ma lui è cresciuto fuori dalla nostra isola, ha cambiato il suo nome'' tuona Abdallah Said Ali, leader dell’associazione per la propaganda islamica (UAMSHO) nell’isola. E aggiunge: ''Associare il nome di Mercury alla nostra terra degrada le nostre tradizioni, la nostra cultura, festeggiare un omosessuale diffama l’isola di Zanzibar e la sua gente''. Ma gli organizzatori ribattono: ''La festa si farà, Freddie è nostro cittadino e va onorato''. Così, ancora una volta, Freddie Mercury divide. Esattamente come quando era in vita, a sfidare folle oceaniche dal palco di Wembley a quello di Rio De Janeiro, fino alla bellissima, pazzesca performance con la cantante lirica Montserrat Caballé nell'album 'Barcellona', la cui canzone omonima sarà l'inno dei Giochi Olimpici di Barcellona 1992. La sua voce resta impressa nella memoria degli amanti della musica, perché capace di toccare le note più alte con una facilità impressionate, di emozionare, di far vibrare le corde dell’anima. Freddie Mercury lo ha fatto fino alla fine. Quando contrasse l’Aids visse la sua malattia con perfetta dignità. Stupì tutti, ancora una volta, smentendo illazioni e fantasie pubblicate dai giornali inglesi che lo vedevano in scena semrpe più magro e consumato. Lo fece con un comunicato stampa: ''Desidero confermare che sono risultato sieropositivo, ho l'AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento allo scopo di proteggere la privacy di quanti mi stanno intorno. Tuttavia, è arrivato il momento che i miei amici e i miei fans in tutto il mondo conoscano la verità''. Il 24 novembre del 1991 i telegiornali di tutto il mondo annunciano la sua morte mentre, quasi contemporaneamente, il giro di chitarra di 'Innuendo', l’ultimo album dei Queen con Mercury, riecheggia nelle case di tutto il mondo. L'album è di fatto un testamento musicale. La 'voice' del rock saluta e se ne va, ma prima di farlo incide un brano che lascia tutti a bocca aperta: 'The show must go on'. Sì lo spettacolo deve continuare... ''anche senza di me''.
 |